...fini la comédie

Emozioni di una sera d'estate...


 
 
Eccomi a voi cari amici per condividere le emozioni di una sera d'estate...Nonostante Roberto Vecchioni sia sulla breccia da decenni...e che io, abbia creato dei video con i suoi brani,posso dire di averlo conosciuto -veramente-la sera del 26 agosto scorso, quando mia sorella mi invitò all'Anfiteatro di Rio Marina per ascoltare questo grandioso cantautore. E' facile dire poeta..ormai lo si dice con leggerezza, ma con Vecchioni si sente forte questo concetto: il suo canto è  un connubio tra anima, cuore e mente..fatto di ricordi ed esperienze vissute. Il tema di quella sera era *L'amore per la famiglia e per gli amici.* Prendendo spunto da questo argomento, Vecchioni ci ha presentato una decina delle sue canzoni. Canzoni vecchie e nuove che lui interpreta riconoscendosi in esse anche se raccontano emozioni vissute in età giovanile come ad esempio " Luci a San Siro" che lui sente ancora fortemente. Nell'ascoltarlo come narratore si provano forti emozioni..è come se parlasse guardandoti negli occhi...ti senti unico spettatore e viene voglia di stringergli le mani.
 
Vi propongo questa canzone che è una preghiera,un misto tra rabbia e fede, semplicemente devastante. L'amore di un padre disposto a rinunciare a tutto, a se stesso pur di salvare il figlio dalla malattia. Questa canzone non ha prezzo, non può essere classificata: è semplicemente un'opera d'arte. Lui  la scrisse in un momento di sconforto dopo aver chiesto al figlio che cosa desiderasse ed il ragazzo allora tredicenne, gli rispose: *Vorrei delle rose blu*. Sappiamo che in natura non esistono, e quindi, questa richiesta prende un grande significato: chiedere rose blu, equivale a chiedere l'impossibile !    Buon ascolto amici e visitatori ed un grazie dal cuore, Liliana
  *Le rose blu* Vedi,darti la vita in cambiosarebbe troppo facile,tanto la vita è tuae quando ti girala puoi riprendere;io,posso darti chi sono,sono stato o chi sarò,per quello che sai,e quello che io so.Io ti daròtutto quello che ho sognato,tutto quello che ho cantato,tutto quello che ho perduto,tutto quello che ho vissuto,tutto quello che vivrò,e ti daròogni alba, ogni tramontoil suo viso in quel momentoil silenzio della serae mio padre che tornavaio ti darò.Io ti daròil mio primo giorno a scuolal'aquilone che volavail suo bacio che iniziavail suo bacio che morivaio ti darò,e ancora sai,le vigilie di Natalequando bigi e ti va male,le risate degli amici,gli anni, quelli più feliciio ti darò.Io ti daròtutti i giorni che ho alzatoi pugni al cieloe ti ho pregato, Signore,bestemmiandoti perchè non ti vedevo,e ti daròla dolcezza infinita di mia madre,di mia madre finita al volonel silenzio di un passero che cade,e ti darò la gioia delle nottipassate con il cuore in gola,quando riuscivo finalmentea far ridere e piangere una parola...Vedi,darti solo la vitasarebbe troppo facileperché la vita è nientesenza quello che hai da vivere;e allora,fà che non l'abbia vissutaneanche un po',per quello che tu sai,e quello che io so.Fà che io sia un vigliacco e un assassino,un anonimo cretino,una pianta, un verme, un fiatodentro un flauto che è sfiatatoe così sarò,così sarò,non avrò mai visto il marenon avrò fatto l'amore,scritto niente sui miei fogli,visto nascere i miei figliche non avrò.Dimenticheròquante volte ho credutoe ho amato, sai,come non avessi mai credutocome se non avessi amato mai,mi perderòin una notte d'estateche non ci sono più stelle,in una notte di pioggia sottileche non potrà bagnare la mia pelle,e non saprò sentire la bellezzache ti mette nel cuore la poesiaperchè questa vita adesso, quella vitanon è più la mia.Ma tu dammi in cambio le sue rose blufagliele rifiorire le sue rose bluTu ridagli indietrole sue rose blu.                   
 
foto di mia proprietà. Sullo sfondo Rio Marina di notte, vista dall'Anfiteatro