...fini la comédie

PAROLE, PAROLE, PAROLE...di Redendacc


Le parole hanno un peso, un significato. A volte si sottovaluta il loro potere, sparliamo, diciamo parole delle quali solo dopo ci pentiamo di aver pronunciato, oppure le usiamo in modo inappropriato. Il 14 settembre del 1978 debutta in tv la serie "Mork e Mindy", che vede protagonista un giovane Robin Williams, destinato ad una carriera strepitosa e ricca di personaggi indimenticabili. In quegli anni il saluto "Nano Nano" diventa un tormentone.
Questo per dire che spesso anche parole apparentemente prive di significato entrano a far parte del nostro linguaggio quotidiano. Parola è un termine che deriva dal greco e sta ad indicare l'espressione orale o scritta di un'informazione. A volte sentiamo o usiamo espressioni di uso comune, senza mai chiederci da dove derivano. Ad esempio, l'espressione "avere delle remore". Vi siete mai chiesti da dove deriva? Bene, deriva dal nome di un pesce, il pesce remora, che ha la caratteristica di attaccarsi con una ventosa a pesci più grandi.
Non avere remore quindi vuol dire non avere quel peso, quell'impedimento. Ancora, perchè si dice "cornuto"? Oppure "Pietra dello scandalo"? "essere uno stoccafisso"? "prendere un granchio"? "A iosa"? L'espressione "cornuto" ha diverse origini. Inizialmente le corna erano un simbolo di virilità ed il toro era un  animale sacro presso varie civiltà . 
Probabilmente il significato è cambiato nel tempo perchè un imperatore di Costantinopoli aveva l'usanza di far appendere teste di cervo nelle abitazioni dove lui aveva avuto relazioni amorose. Il significato di "essere uno stoccafisso" è più intuitivo e deriva dalla pesca del merluzzo che viene successivamente essiccato per sei mesi diventando appunto rigido. La "pietra dello scandalo", invece, viene dall'antica Roma, quando coloro che non erano più in grado di pagare debiti venivano messi a sedere nudi su una pietra, detta appunto dello scandalo. Ancora oggi a Firenze ce n’è una nella loggia del Mercato Nuovo.
"Prendere un granchio", poi, deriva dall'essere respinti in amore, ma anche dalla pesca, quando i pescatori tiravano su le reti e trovavano granchi al posto dei pesci. L'espressione "a iosa", infine, deriva molto probabilmente da 'chiosa' che erano monete finte con le quali una volta giocavano i bambini e che erano fatte di legno. Dunque parole ed espressioni spesso vengono usate in maniera inconsapevole, ma hanno sempre una loro origine e significato. a volte modificatosi nel tempo. L'uso peggiore della parola, resa volutamente incomprensibile e ingannevole, si ha nel cosiddetto 'politichese', ma questa è un'altra storia...