...fini la comédie

Il Mare dell'Amore


 Buona sera cari amici , eccomi di nuovo tra voi.  Questo è un raccontino a cui tengo molto e soprattutto tenevo a presentarlo qui, in questo blog. Vi auguro come sempre buona lettura. La stanza è immersa nella quasi totalità del buio. Solo da alcune fessure delle tapparelle entra un po' di luce.  Il rumore del condizionatore acceso fa capire che all'interno della camera si trovano delle persone.
" Mi ami , ma quanto mi ami ? " dice una voce dando un tono di cantilena alla frase. Una mano accarezza i capelli di chi ha parlato e risponde:  "Mi sembra di sentire un vecchio spot pubblicitario, quello della Telecom. La risata sorge spontanea da entrambe le parti. " Non è colpa mia se ti amo , valuto i pro e i contro e i pro.. sono tantissimi " risponde la prima voce. " Se riesci a non parlare per un attimo puoi anche baciarmi ! " continua la seconda voce. Le mani scorrono sui loro corpi nudi , si soffermano.. lentamente percorrono ogni centimetro di pelle nuda.
Si pongono domande sul futuro, sul loro futuro. " Non ho risposte purtroppo,  perché dovrei mentire? Non sarebbe giusto per entrambi. Non credi ? " Ci pensa su un po' prima di rispondere e poi replica : " Lo so hai ragione , ma questa incertezza mi fa star male. Perché non possiamo vivere alla luce del sole il nostro amore? Perché? " " Bella domanda ma lo sai anche tu il perché. Vieni accanto a me, non pensiamo al domani, del quale non v'è certezza.. Viviamo il presente! " " Che scemo sei, però mi piaci anche per questo" . Un bacio suggella la frase , mentre il condizionatore continua la sua litania rinfrescando la stanza. " Sai rimpiango solo una cosa " dice la prima voce. " Quale? " " Di non averti fatto conoscere la mia famiglia. Di aver dovuto tenere nascosto il nostro rapporto per non ferirli !"   Il filo di voce si increspa, come sempre, nel pronunciare queste frasi. " Non ci pensare, vedila in questo modo: tu hai ancora una famiglia.. la mia è morta tanto tempo addietro. O forse sono morto io, per essa". Le due persone spengono il condizionatore,  aprono la finestra e il caldo torrido della giornata s'insinua di prepotenza tra le fessure della tapparella. " Esco prima io, o vuoi essere tu a farlo? " chiede la prima voce. "Non cambia nulla! Dobbiamo uscire e vorrei che lo facessimo insieme, per una volta, mano nella mano! " Mentre dice queste parole, una lacrima scende su quel volto....
" Lo faremo te lo prometto, ma sai che per ora non possiamo " la risposta vuole essere rassicurante ma in cuor suo, sa che non è la verità. La porta si richiuse alle loro spalle, una stanza  dove non solo si faceva l'amore ma dove si parlava di futuro e  di speranze , una stanza dove solo il condizionatore faceva da testimone a queste persone, mentre il tempo che scorre  sempre allo stesso modo,  quando si sta bene in compagnia, e soprattutto della persona amata, sembra passi più in fretta,  tanto più in fretta.. alla velocità della luce. E così..era per loro.                                                             Fine   Come dite? I nomi di queste persone? Credo che possiate chiamarli come volete. Non ha molta importanza. Se sono uomo e donna? Anche questo è irrilevante.. non credete? L'amore, se riflettiamo, non ha sesso! Mentre invece ci hanno insegnato  che deve essere catalogato in  "uomo e donna". Quando la freccia di Cupido colpisce, non se ne rende conto, la scocca..e basta. Purtroppo qui, come in tante altre parti del mondo, l'amore deve essere per forza quello vissuto da uomo e donna, etero, come si dice oggi. Ma siamo poi sicuri che sia proprio così ? Io avrei i miei dubbi. Questo mio scritto è solo un umile gesto di speranza per un mondo migliore, dove l'Amore deve prevalere  sull'odio nei confronti del diverso.  Ma chi è in grado di dire chi è il diverso?  Io no di sicuro.. e voi ?           °°°°°°°°°°°°°°°
arrivederci a presto....Paperinoalias Marco...