Buona sera amici mieieccomi di nuovo tra di voi,questa volta per descrivere il Natale o meglio, la sera che precede questo meraviglioso giorno. I protagonisti sono due bambini , due bambini che vivono ogni giorno con l'odio e la morte.Buona lettura . Il paesino si trova ai confini della Striscia di Gaza.
“ Ciao Jalal , pensavo non venissi più “ a parlare era Yona , bambino di otto anni israeliano. Jalal si arrampica sulla collinetta sbuffando . “Ciao Yona..lasciami riprendere fiato per favore “ dette queste parole si accascia al suolo con lo sguardo rivolto al cielo notturno pieno di stelle .
“ Sdraiati anche te, è bellissimo vedere le stelle “ dice al suo amico. Yona lo guarda perplesso , poi si sdraia anche lui. “ E’ vero, è bellissimo .Secondo te le stelle sono i nostri morti? “ domanda a Jalal. Il bambino ci pensa e risponde di si, sua mamma le dice sempre che i nostri morti non sono mai andati via,ma stanno su nel cielo e di notte escono per indicarci la via migliore da seguire. “Anche i miei genitori dicono la stessa cosa, ma allora perché si odiano ?“ Jalal guarda il volto di Yona e scuote la testa , non sa cosa rispondere, sa che nella notte che precede il Natale la pace deve prendere possesso del cuore, il cuore di tutte le persone di questo mondo. “ Dici bene Jalal, noi bambini possiamo essere quella cosa chiamata pace “.
Entrambi si mettono a sedere ognuno immerso nei suoi pensieri . Uno dei due bambini indica una scia luminosa . “ Guarda ! E’ la stella cometa “ la sua voce urla dalla gioia. L’amico vorrebbe dirgli che è un razzo , uno dei tanti che portano la morte da entrambi i popoli..ma non sente il botto , non sente le sirene suonare. Rimane perplesso , si domanda come può essere un razzo portatore di morte se non scoppia.
“ Te l’ho detto che era la stella cometa, annuncia la nascita di Gesù “ ripete Yona con il sorriso dipinto sul suo faccino. Jalal scuote la testa , non è convinto del tutto anche se nel profondo del suo cuore sa che l’amico ha ragione. Il cielo si riempie sempre più di stelle , è uno spettacolo bellissimo , una notte che sa di magia e non di pianti e grida di disperazione. “ Jalal, ti ho portato un regalo, spero ti piaccia “
Il palestinese prende il regalo e nel pacco vede un barattolo : “ E’ Hummus , una crema di ceci, tahini, olio, succo di limone e aglio, l’ha preparata mia madre ; spero ti piaccia “disse Yona. Il bambino sorrise e rispose che sicuramente gli sarebbe piaciuto e ringraziò anche sua madre del pensiero.
Poi toccò a lui offrire il regalo, il pacco era stato fatto frettolosamente ma a Yona questo non importava, tolse la carta e vide un capanno di legno, dentro si vedeva Gesù assieme al bue e all’asino, accanto vi era un pezzo di carta. Lo lesse: era una lettera dove Jalal ringrazia Dio per avergli donato un amico come Yona e che dall’alto del cielo proteggesse lui e la sua famiglia dalla stupidità e dall’odio del mondo . Si abbracciarono con le lacrime che scendevano dai loro volti, poi lentamente si alzarono e Jalal disse : “ I’d milad said oua Sana saida “ ( Buon Natale ) , Yona ringraziò l’amico e a sua volta esclamò : “ Hag ha Molad sameah “ ( Buon Natale ) . Poi ognuno scese la collina nel silenzio della notte mentre in cielo le stelle formavano la scritta : “ Buon Natale “ .
Che bello sarebbe se gli adulti prendessero esempio da questi due bambini, due piccoli grandi uomini che non conoscono la parola ODIO , ma che amano il loro prossimo senza distinzione di pelle o di religione.
La famiglia del papero vi Augura un Buon Natale e
un FeliceAnno Nuovo.... un grandissimo abbraccio a tutti voi !!!