...fini la comédie

Rocco e Josè


Buona sera amici eccomi di nuovo tra di voi e stasera tento di parlarvi del rapporto che si può instaurare  con una certa tecnologia, ovviamente a modo mio. Quindi mettetevi comodi, una bibita vicino e un augurio di  buona lettura a tutti. Quanti di noi hanno un particolare feeling con degli oggetti  di casa, specialmente elettrodomestici, compreso le sveglie? Ecco, il racconto verte sul “ rapporto “ che c’è tra un uomo e la sua sveglia. Ammetto che non ho mai trovato due personaggi singolari come quelli che vi farò conoscere stasera…vi prego, seguitemi, perché vi presento il signor Rocco e la sua sveglia brasiliana Josè.
La luna sonnecchia mentre splende in tutta la sua bellezza. Illumina la città, con i suoi ponti,  i suoi parchi e la collina che sovrasta la città. Illumina i corsi, le vie e le case, dove la gente dorme o almeno, quasi tutti dovrebbero dormire. Rumore della sveglia : “ Tic tac…tic tac…tic tac.. “ (le lancette si fermano sulle 5 )                  
La sveglia Josè: “ Operaooooo   giù dal letto …svegliaooo operaoooo “. ( Questa è la colonna sonora di tutti i santi giorni dal lunedì al venerdì). Una mano spunta da sotto le coperte, a tentoni cerca la sveglia. La spegne, e poi  accende le luci della stanza.           
Rocco : “Anche oggi con questa litania, cambiare musica mai vero Josè ? “. Josè: “ Quale vorresti meu amigo Charlie : Svegliatevi bambine è primavera ?“. Rocco: “ Non mi chiamo Charlie, sono Rocco …R…O…C…C…O ! " . Josè: “ Come no? Voi maschi italiani siete tutti dei Rocco “. Rocco:  “ Non so gli altri, ma io all’anagrafe sono registrato come Rocco “. Josè: “ Anche il tuo vicino dice di chiamarsi Rocco, poi però tu lo chiami Alberto “. Rocco: “ Vabbè , gli hanno detto che assomiglia a quell’attore …appunto a quel Rocco ..e da allora si fa chiamare così “.  
Josè: “ Voi italiani siete strani, una volta all’anno avete un mese per farvi una visita oculistica gratis e non ne approfittate…proprio strani siete “. Rocco: “ Scusa, cosa c’entra ora la visita oculistica ?“. Josè: “ Chi ha chiamato Rocco il tuo amico, era cieco come una talpa credimi, è già tanto che non assomiglia al  Quasimodo  di Notre Dame“.               
Rocco : “ Sempre che stai a criticare, fammi mettere su il caffè, ne vuoi una tazza? “. Josè: “ Grazie meu amigo Charlie, deve essere ben tostao, bel gustao e venire do Brazil “. Rocco : “ Vuoi anche altro ? Che so una tazzina che ti canta Besame mucho quando lo bevi, dimmelo perché scendo e te la compro “. Josè: “ Non sarebbe male come idea,  faresti questo per il tuo Josè ?“. Rocco:  “ NO ! “. Josè: “ Ecco vedi, sempre contro di me ...pobre Josè, io che mi sveglio con te , dovresti apprezzare questo mio gesto ”.                     
Rocco : “ Guarda che sei tu che svegli me e non viceversa, e se anche qualche volta non suoni andrebbe ancora meglio…conosci la parola sciopero? No…allora imparala “. Josè: “ Uè, amigo, guarda che sei te che alla sera prima di andare a nanna come le gallinao mi carichi la molla perché suoni alle 5, ricordalo smemorao di un operao ! ”. Rocco: “ Seeee…dai sempre la colpa a me, mannaggia a me che quando ti ho comprato a quel mercatino dell’usato “. Josè: “ Comprato? Ma se mi hai messo nella tua  tascao e poi sei scappato via come un ladrao “.                 
Rocco: “ Non ti permetto di insultarmi sai? Domani ti metto nel cassonetto dell’immondizia e mi compro un’altra sveglia… una di quelle moderne “. Josè: “ Bella la roba moderna, poi con chi parleresti al mattino prima di andare a travaillar ? Con il tuo vicino di casa?  Charlie..Charlie..sei troppo simpaticao “. Rocco: “ Giuro che se mi chiami ancora con quel nome…io…ti butto giù dalla finestra”.  
Josè: “ Ahiaiiiiii caramba, ma tu sao che se io vado in capeza a qualcuno la svegliao te la dà il secondino?”. Rocco: “ Mannaggia a te, hai ragione…vabbè fammi sorseggiare questo caffè...buono vero?”.                
Josè: “ Charlie, se vuoi far la gag di quella marca di caffè, scordatelo…io San Pietrao non lo faccio “.  L’uomo scuote la testa e ripensa a quel maledetto giorno che l’ha incontrata, oddio, per la verità l’aveva fregata, ma non guardiamo il pelo nell’uovo. Rocco: “ Fammi dare una lavata alla svelta, son già in ritardo a forza di parlare con te…una sveglia..”. Josè: “ Oh bella, e con chi vorresti parlare? Con i piccioni? Lo sai o non lo sai che fanno solo ohhhh?”. Rocco: “ Quelli sono i bambini ! E poi è una canzone”. Josè: “  Come no…vallo a dire alle mamme dei bambini …Charlie, stamattina sei permalosao, mi sa che al lavoro troverai duro…rilassati my amigo…se vuoi quando arrivo ti faccio trovare la Raimunda…”. Rocco: “ E chi è? Una tua parente?”. Josè: “ Ignorantao di un uomo, ma non li leggi mai gli annunci? Tieni e guarda “. Rocco: “ Ma…ma….scusa questo è un giornale di annunci a luce rosse..”.                 
Josè: “ Non so se è luce rossa,  verde, gialla o bianca…io so che Raimunda esta muy caliente, mi va la mollao al cervellao, e parlao pure come uno espanol”. Rocco: “ Non so cosa mi trattenga dal …meglio che vada a lavorare…e  guai a te se arrivo e trovo quella Raimunda…sono stato chiaro?”. Josè: “ Charlie, calmati, che ti viene un colpao….va bene non la chiamo, giurao sulla mia tristao nonna Lucina”. L’uomo si avvia alla porta, spegne la luce e mentre sta per chiudere, si sente chiamare. Josè: “ Charlie….meu amigooo Charlie…”. Rocco: “ Che vuoiiii ora? Devo andare”. Josè: “ Niente bacino al tuo Josè? ”. Rocco: “ A volte ho come l’impressione che siamo una coppia di fatto…vieni qui amico mio”. Josè: “ Sei un brav’uomo, te quero bem, …Charlie…buon lavoro“. Qui finisce la nostra storiella tra un uomo e una sveglia. Non crediate che domani mattina i discorsi siano  improntati alla filosofia, per quel tipo la sveglia deve chiamarsi Socrate, ma  questi due amici passano il tempo in questi discorsi assurdi…anche se per qualcuno l’assurdo è  parlare con una sveglia, ma siamo così sicuri che lo sia?.                    arrivederci amici..
un freschissimo saluto Marco alias paperino...