...fini la comédie

Piccola storia della Befana...


La figura della Befana ha origini più antiche dell'Epifania dalla quale ha preso il nome.Dal punto di vista etimologico Befana è una corruzione lessicale del termine Epifania. Dalla parola poi è nata la leggenda e la festa: se nei vangeli sono degli uomini saggi a portare dei doni a Gesù, nella tradizione è una vecchina che porta i doni ai bambini.
Si tenga presente, comunque,che la figura della Befana in sé trova riscontri nella mitologia romana: dodici notti dopo il solstizio d'inverno (21 dicembre) dodici figure femminili volavano sui campi per propiziare i raccolti;queste figure sarebbero poi state identificate con la Diana (dea della cacciagione e della vegetazione) ma anche con divinità minori che avevano come campo d'azione la sazietà e l'abbondanza. 
La chiesa delle origini ha condannato fermamente queste credenze ma, come ben si vede, esse sono passate, con varie modifiche, attraverso i millenni e sono giunte fino a noi nella figura della Befana.
La leggenda vuole che la notte tra il 5 e il 6 gennaio, mentre tutti dormono, la befana voli sopra i tetti e, calandosi dai camini, riempia le calze, lasciate appese dai bambini, di doni e dolcetti. Ai bambini buoni lascia caramelle e doni a quelli cattivi lascia pezzi di carbone.La Befana si festeggia nel giorno dell'Epifania, che di solito chiude le vacanze natalizie. 
Oltre che in Italia, troviamo il culto della Befanain varie parti del mondo:dalla Persia alla Normandia,dalla Russia all'Africa del Nord,ma sempre è una figura buona e generosa.     In tale culto, molti, intravvedonoil mito della Dea genitrice primordiale,signora della vita e della morte,della rigenerazione della Natura (primavera).
Per altri, nella sua figura, la Befanariassume l'immagine della Dea antenata,custode del focolare, luogo sacro della casa.Non a caso la Befana si serve proprio dei camini, che simboleggiano il punto di collegamentora la terra ed il cielo, per introdurrel'allegria nelle case, svolazzandocon la sua fantastica scopa.
Ora che i camini sono stati sostituiticon i termosifoni, forse la Befanaviene dalla finestra a cavallo di un aspirapolvere !
Zitti, zitti presto a lettola Befana è qui sul tetto,sta guardando dal caminose già dormono i bambini,se la calza è già appesa,se la luce è ancora accesa!Quando scende è sola sola,svelti, svelti sotto  le lenzuola!Li chiudete o no quegli occhi!Se non  fate i buoni nientedolci né balocchi, solo cenere e carbone.  dice una filastrocca che tutti i bambini sanno a memoria e che recitano per ingraziarsela.  
La Befana ha portato un po' di carbone perché siete stati un po' cattivi, però, ha portato anche i dolci perché dovete essere buoni": erano queste le frasi che accompagnavano la mattina l'apertura delle calze (di lana, fatte ai ferri dalla nonna) dove, immancabilmente tra dolci e fichi secchi, trovavano posto, oltre al carbone, anche castagne, mele, noci, noccioli e un "portogal" un profumatissimo arancio.
La Befana del mondo contadino di un tempoportava l'augurio di un buon raccolto.Da rilevare che il carbone lasciato nelle calzedei nostri nonni, non era quello fatto di zuccheroche è un piacere sgranocchiare,ma era vero carbone che poi si utilizzavaper preparare le caldarroste che i bambini avrebbero mangiato dopo la tradizionale tombola. (da web)
..e così questa simpatica signorapasserà per lasciare calze e calzetteripiene di dolci e leccornìee poi..tutte le feste porterà via...come è giusto che sia...Non ci restache cominciare una nuova dieta..contando i mesi fino a dicembree saremo pronti per far festa,in forma smagliante più di sempre ! Amorevolmente, Liliana Stiamo ascoltando: G.F. Haendel - Organ Concertos