...fini la comédie

" L'uccello in chiesa " di Trilussa ( recitata da A. Bocelli )


Era d’agosto e un povero uccelletto,ferito dalla fionda d’un maschietto,andò, per riposare l’ala offesa,sulla finestra aperta d’una chiesa.
Dalle tendine del confessionaleil parroco intravide l’animalema, pressato dal ministero urgente,rimase intento a confessar la gente.Mentre in ginocchio alcuni, altri a sederedicevano i fedeli le preghiere,una donna, notato l’uccelletto,lo prese al caldo e se lo mise al petto.D’un tratto un cinguettio ruppe il silenzioe il prete a quel rumoreil ruolo abbandonò di confessoree scuro in viso peggio della peces’arrampicò sul pulpito e poi fece:
“Fratelli, chi ha l’uccello, per favore,esca fuori dal tempio del Signore.”I maschi, un po’ stupiti a tal parole,lenti s’accinsero ad alzar le suole.Ma il prete a quell’errore madornale“Fermi!”, gridò, “mi sono espresso male.Rientrate tutti e statemi a sentire:solo chi ha preso l’uccello deve uscire.” 
A testa bassa, la corona in mano,cento donne s’alzarono pian piano.Ma mentre se n’andavano ecco allorache il parroco strillò:“Sbagliate ancora! Rientrate tutte quante, figlie amate, ch’io non volevo dir quelche pensate.” “Ecco, quello che ho dettotorno a dire: solo chi ha preso l’uccellodeve uscire, ma mi rivolgo, non ci sia sorpresa,soltanto a chi l’uccello ha preso in chiesa.”Finì la frase e nello stesso istantele monache s’alzaron tutte quante,e con il volto pieno di rossorelasciavano la casa del Signore.“Oh Santa Vergine!”, esclamò il buon prete,“Fatemi la grazia, se potete!Poi: “Senza fare rumore dico, piano piano,s’alzi soltanto chi ha l’uccello in mano.”Una ragazza, che col fidanzatos’era messa in un angolo appartato,sommessa mormorò, col viso smorto:“Che ti dicevo? Hai visto? Se n’è accorto!”  Alcune curiositàIl Presidente della Repubblica Luigi Einaudi nominò Trilussa senatore a vita il 1° dicembre 1950,venti giorni prima che egli morisse.Già da tempo malato, ma con immutata ironia,il poeta commentò:"M'hanno nominato senatore a morte".Belli, Pascarella e Trilussa furono i tre più grandi poetidialettali comparsi sulla scena dall' Ottocento in poi,nell'ambiente romano.Belli con il suo realismo espressivo prese a piene manila lingua degli strati più popolari per farlaconfluire in brevi castici sonetti,Pascarella propose la lingua del popolano dell'Italia Unitache aspira alla cultura e al ceto borghese inserita in unrespiro narrativo più ampio.E Trilussa, ideò un linguaggio ancor più prossimoall'italiano nel tentativo di portare il vernacolodel Belli verso l'alto.Trilussa alla Roma popolana, sostituì quella borghese,alla satira storica l'umorismo della cronaca quotidiana.Lo pseudonimo Trilussa non è altro che l'anagrammadel suo cognome: Salustri Carlo Alberto....Mi è sembrato giusto chiudere questo 2010, un anno che ha portato cose belle e molte altre meno, con un po' d'ironia. L'anno vecchio sta per finire, ormai manca poco, ma prima voglio ringraziare tutte le persone che me l'hanno reso fantasticamente bello!...i miei amici..voi... colgo l'occasione per augurare a tutti,e con voi i gentili ospiti di questo blog, un Felice e Sereno Anno Nuovo