il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie"" Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà.. gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera... In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività. Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore rimangono indelebili tutte le nostre emozioni... Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è, oltre che informazione, dialogo e anche cultura ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano, ma senza amici non se va lontano. Qui c'è da chiarì però na situazione, l'amici veri so pochi, nun so un milione. Amico non è quello che tutti i giorni te chiama, e manco quello che lo fa ogni settimana. Amico è quello che pure se non senti, pe te se farebbe spaccà tutti i denti. Amico è quello per cui provi amore, sia omo o donna, lo guardi cor core. Te fa piacere sapè soltanto, che pure si non c'è te sta sempre affianco. Magari lo vedi solo un giorno all'anno, ma quanno lo ncroci te viene l'affanno. A lui dije tutto, i segreti più oscuri, potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità..... Il mio amico virtuale è diverso.... egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore! .....forse tu non sai, ma quando mi parli, quando giochi con me.... quando mi ascolti, quando mi vuoi bene eserciti il nobile compito di un amico reale....
Post n°475 pubblicato il 20 Maggio 2013 da paperino61to
Buona sera cari amici e amiche, questa volta ho preso a prestito una canzone di un grande cantante folk americano : Woddy Guthrie. Leggendo la traduzione di questa canzone, ho notato quanto fosse valida ancora oggi e non solo per gli americani, ma per tutti quelli che amano la terra dove sono nati, e che cercano in qualche modo di difenderla. Questo raccontino narra una realtà attuale dove non si mescola a leggenda o sogni ma viene vissuta quotidianamente sulla propria pelle.
Buona lettura
Decido di prendere la strada con direzione sud , tirando a sorte con una monetina, non ho bagaglio con me se non la speranza che qualcosa cambi andando via da questo posto .
Un biglietto scarno lasciato su un tavolo era l’addio ai miei genitori, inutile basare il mio futuro sulle loro spalle curve dall’età del tempo.
Macerie che fanno da sfondo nella città ancora buia, un piccolo fuoco illumina un tratto di strada , è la Pina che cerca di portare a casa qualche soldino vendendosi non solo la dignità ma anche il corpo.
Dalla sua casa sento il pianto del suo bimbo che ha fame, il marito è morto sul lavoro, uno dei tanti nomi scritti nelle statistiche inutili.
Mi vede e domanda dove sto andando.
“ Vado a sud Pina, qui è solo macerie “ rispondo alzandomi il bavero dell’unico cappotto che ho.
“ Mi porti con te ? Non ti darò disturbo .“ risponde lei, ma in cuor suo sa già la mia risposta.
A passo lento mi avvio verso il confine della città, le poche insegne accese corrispondono a pochi negozi ancora aperti. Gli scalini della chiesa sembrano un dormitorio a cielo aperto, gente che conosco e che ora si trova lì sperando in un pasto caldo e un letto dove dormire.
Alzo lo sguardo al cielo come volessi domandare qualcosa, ma a che serve , tanto da lassù ammesso che esista un lassù , non risponderebbero, meglio osservare le nubi che non presagiscono nulla di buono.
Penso che questa terra è la tua terra, dalle montagne al mare del sud è la terra di ognuno di noi, è stata fatta per me, per noi.
Vedo una fabbrica caduta a pezzi, non molto tempo addietro centinaia di lavoratori lavoravano per pochi soldi ma quel giorno non riscossero la paga e mai ebbero la possibilità di riscuoterla. Erano morti dentro schiacciati non solo dal tetto ma dall’avidità del titolare che non mise mai in sicurezza il tetto e tutto il resto, un cartello a fianco del capannone recita : “ carne da macello a poco prezzo “, che ironia triste, carne da macello - esseri umani.
Un cartellone indica il benvenuto ai turisti, buffo penso io, quali turisti ? Gli unici turisti sono i cani del paese vicino in cerca di cibo. Un’auto sta arrivando sento il rombo del motore, mi fermo e provo a fare l’autostop , chissà magari rimedio un passaggio e anche una tazza di latte caldo.
L’auto si ferma, domanda dove sono diretto , il proprietario mi squadra , valuta, soppesa se sono un probabile delinquente o un essere solamente sfigato, poi decide di farmi salire.
“ Salga, io arrivo fino a ..le va bene ? “domanda l’uomo con tanto di giacca e cravatta.
“ Benissimo grazie “. Salgo sull’auto, pulita ,profumata, altro che la mia, quella vecchia carcassa data in demolizione in cambio di pochi spiccioli. L’uomo sembra leggermi nel pensiero e dice : “ Sa , io ci vivo qua sopra, è la mia casa “il tutto detto con voce flebile quasi a vergognarsi.
Annuisco, dicendo che di questi tempi dormire anche su un’auto è un lusso, lui concorda. Procediamo spediti , ad una stazione di benzina ci fermiamo , è chiusa abbandonata chissà da quanto tempo ma riusciamo in qualche modo e anche con fortuna a fare il pieno.
L’onesto autista vorrebbe lasciare dei soldi a mo di pagamento , poi mi guarda e desiste dicendo : “ chi verrebbe dopo di noi prenderebbe lui questi soldi, tanto vale che me li tenga no ? “.
Non rispondo sapendo che ha ragione in pieno. Ripartiamo passando attraverso paesini pieni di macerie, vediamo una piazza dove la gente si accapiglia per un cesto di verdura buttato chissà da quanti giorni.
Vediamo la polizia ferma al ciglio della strada ad osservare la scena , nessuno di loro ha intenzione di intervenire. La notte ha lasciato spazio al giorno, incomincia a piovere, i campi abbandonati da tempo vedono i loro frutti marcire, in lontananza vediamo un negro che lavora con a fianco un “ caporale “ con tanto di fucile.
Chissà se a fine giornata il negro dirà grazie all’uomo per non averlo ucciso dopo il raccolto !!!
Andiamo a fare una gita mi dico per convincermi pur sapendo che non è vero, attraversiamo campi di grano che nessuno raccoglie più, la nebbia si alza e se uno ascolta con il cuore sente che le sta dicendo che questa terra è stata fatta per te e per me.
Arrivai a…l’autista mi fece scendere , lui era arrivato, da li a poco si sarebbe imbarcato su uno di qui gommoni che fanno capo all’altra sponda del mediterraneo.
Le faccio gli auguri di buona fortuna con un sorriso sincero, lui fa quello che anni addietro facevano quelli che noi chiamavamo i “ beduini “, cercare lavoro in terra straniera.
Passo per il porto a vedere i famosi gommoni, uno è quasi sommerso dall’acqua , un miracolo se arriva all’uscita del porto, ma tanto per gli scafisti questo poco importa, basta che vengano pagati.
Mi avvio verso l’uscita della città, macerie anche qui, la differenza è che ogni tanto si vedono persone che passeggiano con i loro vestiti alla moda e che la povera gente sta al di là del confine, un confine che è un muro con torretta e soldati di guardia.
Il sole sta uscendo finalmente , un bambino mi prende la mano e mi dice : “ mia mamma sta male , puoi aiutarla signore ? “. Lo guardo, le accarezzo la testa e dico : “ Posso provarci , una volta ero un medico, ma poi la gente non aveva più soldi per curarsi e ora sono qui alla ricerca di una cosa chiamata speranza, dicendo che questa terra è la tua terra, che questa terra è la mia terra.
Lo prendo per mano e mi avvio con lui, mentre i raggi del sole ci avvolgono e ci scaldano.
Questa terra è la tua terra di W.Guthrie :
Questa terra è stata creata per te e per me
Questa terra è la tua terra, questa terra è la mia terra dalla California fino all'isola di New York, dalla foresta di sequoie, fino alla corrente del golfo, questa terra è stata creata per te e per me.
Percorrendo quel nastro di strada vedendo sopra di me quell'infinita strada nel cielo, vedendo sotto di me quella valle tutta d'oro, dissi: questa terra è stata creata per te e per me.
Ho vagato e girovagato e sono tornato sui miei passi alle spiagge scintillanti dei suoi deserti di diamanti, tutt'intorno a me risuonava una voce: questa terra è stata creata per te e per me.
C'era un grande muro alto che cercava di fermarmi un cartello dipinto diceva: Proprietà Privata. Ma dall'altra parte non c'era scritto niente - questa terra è stata creata per te e per me.
Mentre il sole splendeva io giravo senza meta i campi di grano ondeggiavano e le nuvole di polvere rotolavano; una voce cantava mentre saliva la nebbia: questa terra è stata creata per te e per me.
Una bella mattina di sole all'ombra del campanile vidi la mia gente davanti all'Ufficio Assistenza loro erano lì affamati, io ero lì che mi chiedevo se questa terra è stata creata per te e per me.
A presto per un nuovo racconto un abbraccio Marco.... alias paperino
Marco sei ufficialmente Redattore e da tutti noi ricevi il benvenuto in un caro abbraccio...Bene ora corro a leggere questo racconto e torno....Aspettami !!!
Bentornato Marco..un racconto che ho letto tutto d'un fiato (malgrado il carattere piccolo)e ho ripensato a quanto di reale c'è in questo tuo scritto..per ora i miei complimenti!!!!
ciao Rosa stiamo cercando di ovviare agli inconvenienti anche se dal mio pc lo vedo scritto in grande. Ho cercato di fare una storia adatta ai giorni nostri.
Che destino crudele segnato da una barricata che divide..un destino di quel povero medico..costretto a lasciare la sua terra in cerca di fortuna..ma quella era la sua terra..creata per lui..come tutte le terre di tutti..sacrilego destino che trancia le radici di chi vi è nato a causa di una differenza che uccide..di un mondo che non si cura in egual misura dei suoi figli..Bellissima musica..è country?
si country come ti ho detto Guthrie èil padre di gente come Dylan, Springsteen, questa canzone l'adoro.
Io non trovo giusto che bisogna abbandonare la tua terra per lavorare...
Purtroppo Marco..la storia è piena di emigrazione..verso paesi più promettenti..ma a quale prezzo? Un prezzo troppo alto da pagare, quando il cuore piange lacrime amare..per l'abbandono del tetto natio..
Miseria, prostituzione, morti bianche, caporalato, tratta umana...ma sopra tutto hai tracciato il filo della speranza..che deve essere annodato ad ogni spezzone prodotto..per sperare e non morire disperati...
UN CARO ABBRACCIO A LILIANA, CHE TROVA SEMPRE LA MIA CASELLA PIENA, MA NON POSSO FARCI NIENTE E' LIBERO CHE DEVE
FARMELO SCARICARE.
MARCO PER QUESTA SERA, HO SOLO LETTO,
IL POST. CHE QUESTA TERRA E' LA MIA TERRA, DOMANI SERA TI CONFERMERO' SE E' ANCHE UN PO' LA TUA TERRA, PER ORA,
TI ABBRACCIO FRATERNAMENTE, ALDO.
ciao Aldo che piacere leggerti sempre, spero che tu stia meglio..la mia terra è questa come dice il titolo e vederla ridotta così mi fa stare male..un abbraccio
marco
ALDO MIO CARO LEGGO CHE ANCHE TU HAI PRESSANTI PROBLEMI SU QUESTO PORTALE...NE SIAMO TUTTI UN POCO COINVOLTI PURTROPPO...UN ABBRACCIO PER LA SERA, LILIANA
Come sempre complimenti Marco per lo scritto...quando decidiamo di vivere la nostra vita è come partire per quel viaggio ...all inizio senza meta..nel percorso molte persone incontreremmo..chi ci aiuterà chi ci metterà i bastoni tra le ruote..ma noi andremmo avanti..vedremmo persone bisognose d'aiuto che nessuno aiuta e via discorrendo....ma incontreremmo di certo belle persone e buoni amici che ci aiuteranno nel cammino..ma gira e rigira sempre a casa torneremmo....a domani Marco un caldo abbraccio
ciao Lucia grazie , è una storia attuale, come dici te nel percorso incontriamo tanta gente, e solo tutti insieme potremmo dare vita alla speranza che per ora non si intravede...a domani buona notte smack
marco
Liliana, che bel quadro naif a cornice ..molto bello..colori tenui..che alimentano i colori della speranza..il verde sui tetti..dele nostre casa..che non deve morire mai..sia pur nel'indigenza di questo tempo patrigno..
Un tema tristemente attuale, ogni giorno lo vediamo attorno a noi...questa terra è mia, è tua...sarà anche così ma credo che in pochi la sentano così...
purtroppo Sonia questo è il male di noi..guardiamo solo nel nostro orticello senza rendersi conto che quello a fianco è arido..e lo sarà pure il nostro
Quel medico, caduto in disgrazia..collegato alle disgrazie altyrui..va via da casa sua, lascia i genitori stanchi e vecchi ed ecco il tema della fuga dei cervelli..Una terra che è madre..deve essere amorevole coi propri figli e deve generare Persone degne ne saperla gestire..ma così non è..così non è mai stato..
e mai lo sarà Rosa..spero tanto di sbagliarmi, ma noi non sentiamo questa terra come nostra, non abbiamo ( in generale ) un senso di appartenenza a una sola terra, un solo popolo.
Siamo nati con la separazione in testa..che schifezza..se il pensiero fosse univoco..quanto meglio sarebbe!! Ehi papermine..vedi di ridspondere ai commenti..altrimenti..vengo lì..e ti spenno!! Ahahahah..son stata troppo tempo senza dirtelo!!
ciao Marco .questa volta tocca a te !!!!!!!!un racconto dal quale non si può esimere di emozionarsi ....una storia molto attuale dei nostri tempi moderni e purtroppo a volte con dei tragici epiloghi ..........buona notte !!!!
ciao Rosanna questa volta è toccato me, un emozione pari alla prima volta che ho pubblicato qui ..
Purtroppo è una storia attualissima e che mai avrei pensato potesse diventare realtà.
notte
marco
Ciao Marco che bella sorpresa, grazie a Rosa dell'invito, e che bella storia sicuramente vera, ho cominciato a leggere ma tu hai scritto un romanzo, mi ci vuole fino a domani di finire, comunque ripasso dopo ciaooo Grazia
Bellissimo il finale che hai scritto...porre l'accento sulla speranza è importante perchè senza di essa sarebbe difficile andare avanti...quella manina nella mano di lui è la nostra speranza.
Marco eccomi e spero di poterti leggere con la dovuta calma...Come sempre hai creato un atmosfera che sa di mondi lontani eppur così vicini...^__^ Liliana
grazie Liliana ho cercato come ho detto di trasportare il senso di questa canzone ai giorni nostri, giorni dove se perdiamo la speranza non possiamo aiutare quel bambino che ci dà la manina
GRAZIE ROSA, UN CARO ABBRACCIO ANCHE A TE CHE MI HAI INVITATO DALLA MESSAGGERIA,
HO GIA' DETTO, A MARCO CHE LO COMMENTERO' DOMANI LA SUA TERRA CHE LO HA FATTO
RIDURRE IN UNO STATO PIETOSO, LA LILIANA HA FATTO SCIOPERO? EBBENE UN ABBRACCIO
A VOI TRE CON AFFETTO E' STIMA ALDO.
Ciao Liliana che bello sfondo, con questi disegni delicati...ed il banner mi ricorda tanto una foto che ho nella mia gallery, un fiore che resiste a tutte le rovine...un vero simbolo di speranza....un abbraccio...Sonia
Sai Marco, prenderò questo tuo racconto come spunto per conservare la mia speranza per il futuro, ora che lo vedo poco colorato...e chissà che non mi porti fortuna...^___^
Ti ho letto Marco e mi son trovata per quelle strade semi-deserte con il vuoto nell'anima di chi le percorre ....Miseria ovunque e tanta fatica per andare avanti..
Come in uno specchio ho visto riflessi i nostri giorni..e molta tristezza...
Quel bimbo è un simbolo grandioso di nuova speranza perchè lui è l'innocenza e non conosce la malizia, il cinismo e la codardìa che portano inevitabilmente a distruggere la gente comune, quella che fa della sua vita una forza lavoro portante ed importante....
i bambini sono il futuro se non riusciamo a capirlo x loro non vi è speranza...x questo dico non non abbandoniamo questa parola lottiamo per farla diventare realtà.
La tristezza è nel lasciare la propria terra..non c'è nulla da fare: per la maggiore un emigrato è un pesce fuor d'acqua ed agogna sempre di tornare nella sua terra natìa...
infatti, molta gente al giorno d'oggi non lo ricorda più, eppure la migrazione c'è stata negli anni 60'...come si sentivano quelle persone ? credo male..molto male
Ma da che mondo è mondo...pochi sono profeti in patria...Il lavoro è davvero pane e non ci dobbiamo dimenticare che anche noi siamo un popolo di emigranti, lo siamo stati e ci tocca di nuovo...le generazioni prossime lo dovranno fare...
Marco, ti lascio la mia buona notte e un grande grazie dal cuore..avvicinati però che devo tirarti una piuma..almeno una dai!! Smackkkkkkkkkk e dolci sogni..
Ecco che non dobbiamo perdere la speranza mio carissimo amico ed è doveroso infonderla ai nostri figli, anche se ci può restare difficile considerando le delusioni provate e gli ideali perduti..
Ei marco ma che storia emozionante, all'inizio sembrava un racconto ma alla fine mi sono commossa "questa terra e per te e per me", una storia vissuta ,ma nella realta poteva esistere sul serio, un abbraccio e buona notte Grazia
ciao Grazia son contento che ti sia piaciuta, ispirazione è stato leggere il testo della canzone, mettendolo a disposizione con questa tragedia che stiamo vivendo, e dove la speranza è l'unica cosa che dobbiamo dare ai nostri figli...smackkk buona giornata
marco
GRAZIE SONIA, UN CARO ABBRACCIO PER AVERMI INVITATO AL BELLISSIMO POST.
DI MARCO, CHE MI HA COMMOSSO TANTO.
PUOIANCHE RISPONDERMI SE VUOI, TANTO LILIANA E ' MARCO NON SI OPPONGONO,
UN ABBRACCIO A TUTTI ALDO.
Con questo racconto sei riuscito a emozionarmi.Quanta verità nel tuo messaggio. La luce della speranza deve
sempre illuminare il nostro cammino per
un domani miliore.Sei grande Marco con affetto, Renzo
ciao Renzo grazie del complimento, come ho detto questo racconto è lo spaccato di quello che sta succedendo , è l'unica arma che abbiamo è dare speranza ai figli...buona giornata un abbraccio
marco
Buongiorno Marco..come sempre ottimo racconto che non si discosta dalla realtà attuale che stiamo vivendo, storie di persone costrette a lasciare la propria terra, con la speranza di un futuro migliore, ma la di la di questo, mi piace il modo esponenziale che usi, non serve che lo dica io, sei veramente bravo a narrare...^___^...grazie per quest'altra emozione che ci regali! Con affetto, un abbraccio...Enzo
ciao Enzo a forza di sentirmelo dire ci credo pure io a esser bravo :-))) ho voluto narrare questa storia dove di fantasia non vi è nulla, dove solo la speranza può aiutarci a cambiare le cose..
un abbraccio e buona giornata
marco
SI, lo trovo molto attuale, putroppo. La nostra terra, il nostro paese, è stat prosciugato da sanguisughe senza scrupoli che fingevano di contrapporsi...
Complimenti!
Cosa dire, un racconto che mette i brividi... una lettura che appassiona e ci fa porre domande: possibile!
Buon pranzo, sperando non nella povertà del racconto, Saverio
Buon pomeriggio Marco, a vedere come continuano ad andare le cose credo che la luce in fondo al tunnel sia ancora lontana e pure chi si erge a salvatore della patria, alla fine, è solo fumo negli occhi...penso che solo recuperando il vero valore della solidarietà si potrà uscire da questa situazione...smackkk...Sonia
Romeo - Parla ancora, angelo luminoso, sei così bella, e da lassù tu spandi sul mio capo tanta luce stanotte quanta più non potrebbe riversare sulle pupille volte verso il cielo degli sguardi stupiti di mortali un alato celeste messaggero che, cavalcando sopra pigre nuvole, veleggiasse per l’infinito azzurro!
William Shakespeare, Romeo e Giulietta
Buonasera Marco. Ti leggo volentieri, scrivi molto bene e questo è un racconto che può essere ambientato anche ai giorni nostri e in una qualsiasi città. Ci stiamo abituando alla povertà, ma senza perdere mai la speranza, no, non possiamo. Grazie, Anna
Ti bacio allora..dolce papercaballero..spero ti riabbia!! ahahahah..visto che so essere anche dolce? Senza spennamenti..non ha senso quando sei rinco!! ahahahahah *__^
scusami Marco se solo ora mi appresto a commentarti ieri per me è stato un gran brutto giorno e non è che oggi sia migliore,oggi ce la rassegnazione ad una notizie non felice che potrà succedere da un momento all'altro.....lo sa benissimo che i tuoi racconi mi affascinano primo per la descrizione che fai dei luoghi e per i dialoghi sempre belli ed attenti anche stavolta hai suscitato in me tanta emozione ti abbraccio con affetto lillo ciao bravo Marco....
ciao Lillo cosa posso dire ? Immagino la notizia che ti riguardi me ne avevi parlato tempo addietro. ti siamo vicini e credimi è la verità, ma come finisce questo racconto è con la parola speranza...non perderla Lillo caro...
un abbraccio da tutti noi
marco
caro Marco la speranza è ultima a morire ,ma nel caso di mia sorella non ci sono più speranze ,si sta spegnendo lentamente che DIO la benedica ,scusami Marco è un momento no per me e nonostante tutto sono entrato a commentarti perchè per me sei un grande amico forse andrò in Sicilia fra qualche giorno un abbraccio lillo e felice notte ciao....
Olà Marco, come butta? Ottima scelta musicale..mi piace parecchio il Country..ho avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo e proprio nella patria che gli ha dato i natali..l'America..questo è successo durante il servizio militare in marina, imbarcato su un incrociatore portaelicotteri durante una crociera estiva di 4 mesi..ah, che bei tempi" Un abbraccio...Enzo
ciao Enzo butta che domani mattina mi alzo prima del gallo eh eh...fortunato allora...di questo signore mi piacciano alcuni pezzi , gli trovo meravigliosi.
un abbraccio anche a te
marco
Buon proseguimento di serata e notte a tutti, come ho detto all'amico Enzo domanti mattina il papero si alza prima del gallo.. .un abbraccio e un bacione
marco
Marco caro dolce papero, complimenti, ma data la mia età ...ti rileggo domani con l'attenzione che meriti. Sono tanto stanca . Felice notte caro amico. Un caro abbraccio. Dolce notte Carla
Ciao Liliana ho fatto solo quello che il mio buon senso diceva..avrebbe fatto lo stesso chiunque se fosse capitato anche a me...Grazie del pensiero , sono contento che ancora una volta vi ho emozionato in qualche modo, x me è la più bella gratifica che possa avere...tanti smackkkkkkkkk