...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
Messaggi del 22/12/2010
Post n°10 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da SOLITARIO.CUORE
Nel tanto atteso clima natalizio londinese, durante l'epoca vittoriana, l'unico uomo a non gradire la festa in tutta la città è Ebenezer Scrooge, un anziano signore alto e molto esile un tirchio, ricco e avaro, scorbutico e scostante finanziere della città, che non spende nulla nemmeno per sé e per il quale il Natale è una perdita di tempo . Egli non è solo avaro e scontroso, ma anche arrogante ed egoista, il che si nota dal fatto che declina volgarmente l'invito alla cena di Natale da parte del suo unico nipote Fred. Scrooge si rifiuta anche di donare soldi ai poveri, inoltre, dopo aver fatto sentire terribilmente in colpa il suo impiegato Bob Cratchit sottopagato, che timidamente gli aveva chiesto un solo giorno di ferie in tutto l'anno, alla fine glielo concede ed esce dal suo ufficio. Quando Scrooge torna a casa quella notte, riceve una visita da parte dello spirito di Jacob Marley, il suo socio, morto esattamente sette anni prima, una visione tremenda, tanto più terrificante in quanto, scoperte le bende per mostrare il volto, cade la mascella dal viso. Intorno alla vita, una catena forgiata di lucchetti, timbri, assegni, e tutto quel materiale che, secondo l'ammissione di Marley, lo ha distolto dal fare del bene agli altri accumulando denaro tutto per sé. Il rimpianto per aver vissuto chiuso nel proprio egoismo lontano dalle persone che amava e che lo amavano costituisce la sua pena eterna, una dannazione che lo costringe a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di Dio. Il solo sollievo è ammonire Scrooge a non commettere lo stesso errore, perché la catena che si sta forgiando per lui è ben più lunga e pesante della sua. Se andrà avanti così, anche lui subirà la stessa sorte. Marley gli annuncia allora la visita imminente di tre spiriti: lo spirito del Natale passato, lo spirito del Natale presente e lo spirito del Natale futuro. Il primo spirito si presenta sottoforma di una grande candela, e gli mostra il Natale passato quando Scrooge era ancora un bambino e studiava in collegio, a quell'epoca Scrooge amava il Natale ed era gentile con gli altri, vivendo circondato da amici. Poi lo spirito fa rivivere al vecchio l'adolescenza, quando aveva una fidanzata di nome Belle e gli rievoca il momento in cui iniziò ad amare più la ricchezza che Belle, motivo per il quale non si sposarono. Soffrendo per i ricordi, Scrooge si arrabbia così tanto con lo spirito che spegne la sua fiamma. Il secondo spirito, quello del Natale presente, mostra a Scrooge la famiglia molto povera del suo impiegato Bob Cratchit, il cui figlio Timmy morirà se Scrooge non aiuterà la situazione economica della famiglia aumentando il salario del dipendente. In seguito, lo spirito gli fa vedere come procede la festa di Natale di suo nipote, dove tutti deridono Scrooge per la sua scortesia. Quando arriva mezzanotte, lo spirito muore lasciando Scrooge da solo. Poco dopo giunge il terzo spirito, il più inquietante di tutti: non parla e non ha una consistenza materiale perché è l'ombra della Morte. Quest'ultimo spirito rimpicciolisce Scrooge, e lo perseguita a bordo di terribili cavalli inferociti. Lo spirito rivela a Scrooge in Natale futuro, nel quale mostra la sua cameriera mentre depreda la stanza di una persona morta. Il vecchio vede anche che il proprio nipote è felice della morte di quella persona perché può averne l'eredità, ed infine lo spirito spiega a Scrooge, tramite immagini molto tristi, che Timmy è morto. Lo spirito ritrasforma Scrooge alla grandezza normale e lo porta a un cimitero, svelando che il morto era Scrooge stesso, e cerca di gettarlo nella tomba. Proprio quando Scrooge cade, si ritrova nella propria stanza da letto, il giorno di Natale, capendo così che tutti e tre gli spiriti gli hanno fatto fare quel viaggio durante una sola notte, la Vigilia di Natale, Scrooge capisce allora di avere una seconda possibilità per redimersi, perciò migliora molto il suo carattere, e si rende disponibile con tutti, ovvero con il suo dipendente a cui aumenta il salario con i poveri a cui offre denaro e con suo nipote, al quale mostra gentilezza ed educazione presentandosi alla cena di Natale al quale era stato invitato. Infine, grazie alle parole di Bob, si intende che Timmy guarisce dalla malattia e stringe una forte amicizia con Scrooge, e che Scrooge stesso è cambiato, diventando il vecchietto più arzillo e Generoso della città. “Da allora Scrooge diventa una persona molto amata, e trova finalmente la pace dell'anima. Non e’ mai troppo tardi per cercare di cambiare in meglio, cercare di essere meno Egoisti, piu’ Generosi Buoni e Umili, pensare anche al mondo che ci circonda, ai nostri amici, parenti, conoscenti, estranei, preoccuparsi nei limiti delle nostre possibilita’ di donare un sorriso, un conforto, una parola gentile, senza dovere fare tutto cio’solo perche’ gli spiriti del passato, del presente e del futuro vengono a farci visita, scuotendo la nostra coscienza.” I buoni propositi che ogni anno a Natale ci proponiamo di attuare per l'anno che verra', non devono rimanere solo tali...ed il Natale ci da modo non di pensare a cosa faremo, bensi' a cosa abbiamo fatto, durante il corso dell'intero anno. Il Santo Natale...e' la nostra Coscienza. Un Sereno Santo Natale a tutti Voi e Grazie……Angelo.
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