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...fini la comédie

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Messaggi del 25/10/2011

Un tuffo nel passato...

Post n°173 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da picciro

Carissimi amici ed amiche...sono felice, come sempre..d'essere tra voi! Qualche domenica fa sono stata in gita a Pompei...tappa d'obbligo..visita al sito archeologico più visitato al mondo...ed io non potevo certo fare eccezione!!!
Ho pensato così di raccontarvi questa mia esperienza..ma non come una guida stampata che ne conserva neutramente le memorie del tempo ..ma vorrei narrarvi quello che ha suscitato in me..quell'esperienza unica!! Rivivere quel periodo lontanissimo..eppur sempre presente...un affascinante tuffo...nelle acque del tempo...seguitemi..sperando di non annoiarvi....

Entriamo in punta di piedi..anche per non disturbare il sonno di quei cani che come tappeti..son sdraiati all'ingresso...silenzio!!
Oltrepasso il cancello..un'atmosfera indescrivibile sento in quel vasto spazio..l'aria ha un odore particolare..e in me è come se le lancette del tempo, vorticosamente girassero al contrario..come se una macchina del tempo mi catapultasse indietro!!

                                 

 Era il 24 agosto del 79 d.c..
Rombi tremendi squarciano l'aria sul Vesuvio, una catastrofe si sta scatenando nel cielo di Pompei..Un'enorme quantità di materiale lavico sta eruttando dal vulcano che in modo fragoroso si squarcia..originando due coni...(quelli che per intenderci..si ammirano oggi sulle cartoline). Tutto intorno..distruzione e morte...!!
Non fu la lava ad uccidere..ma una nube tossica, come un grande fungo atomico a forma di pino marittimo, così ci dice anche Plinio il giovane nel suo racconto:
"Una nube nera e terribile, squarciata da guizzi serpeggianti di fuoco, si apriva in vasti bagliori di incendio: erano essi simili a folgori, ma ancora più estesi ...
Dopo non molto quella nube si abbassò verso terra e coprì il mare...
Scese la notte, non come quando non v'è luna o il cielo è nuvoloso, ma come quando ci si trova in un locale chiuso a lumi spenti...
Udivi i gemiti delle donne, i gridi dei fanciulli, il clamore degli uomini...
Riapparve un debole chiarore, che non ci sembrava il giorno, ma l'inizio dell'approssimarsi del fuoco."
Dunque quella nube tossica col suo carico di veleni e materiale lavico..addormentò i pompeiani in un sonno senza tempo. Essi sicuramente non stavano dormendo...visto il fragoroso rumore..non ne avrebbero avuto la possibilità..ma in poco tempo assuefatti da quella nube mortale..perirono.
A quel tempo la città contava ventimila abitanti...e tra essi vi furono sedicimila  vittime.
Sino a quel momento di morte...e tra quel momento e il prima....ecco sono lì dentro seguo la guida, calpesto quella terra ricoperta di sabbia lavica e aghi di pino secchi...

In religioso silenzio, tendo l'orecchio..non voglio perdere nemmeno una parola proferita dalla guida...che mi sta facendo rivivere...quel momento intenso...sento addosso un brivido...è come se fossi presente nella vita di quel periodo..ed è bello per me..rimango affascinata e ascolto...
Attraversiamo una specie di cunicolo, un corridoio non molto ampio e arriviamo davanti ad una lastra di pietra affissa al muro....ne manca un pezzo, così spiega la guida...e traduce quelle parole...praticamente la spiegazione della nascita dell'anfiteatro...ad opera dei due sindaci, che in quel periodo governavano la città di Pompei..anfiteatro costruito..udite udite..con finanze proprie!!! E qui, dal gruppo, si leva un coro di"..proprio come..ora!!!..

L'anfiteatro come dono alla cittadinanza...e comprensibilmente..è un manifesto di campagna elettorale per i sindaci..che si attendono, dopo quel dono, la rielezione!!!
Percorro quelle stradine su cui affacciano abitazioni prive di porte e finestre..solo delle aperture dalle quali i pompeiani, privi di fogna, scaraventavano in strada tutti i rifiuti organici..l'aria a quel tempo era irrespirabile e le strade, provviste di alti marciapiedi, avevano dei massi sui quali camminavano per non sporcarsi i calzari nei liquami. Questi massi erano sistemati in modo che permettessero il passaggio di carretti costruiti con misure apposite. Quelle stradine avevano un unico senso di marcia.

Incastonati nei marciapiedi....ma in alcuni tratti evidenti, scorrevano i tubi dell'acqua..di piombo..e tanta gente all'epoca accusava i disturbi dell'avvelenamento da quel metallo e moriva, inconsapevolmente... bevendo l'acqua!! Si pensa che anche l'imperatore Nerone ne fosse affetto, per cui il suo comportamento pazzoide..trova una logica giustificazione proprio da tale inconveniente!

(i tubi dell'acqua corrono paralleli al bordo del marciapiedi..son quelle strisce bianche)

Su una di queste stradine (ma buona parte non è ancora stata oggetto di scavi per..manco a dirlo..la cronica mancanza di fondi), si affaccia un locale strano...entro...la guida dice che si tratta di una lavanderia pubblica..di un certo Stefano..ma lì dentro l'ingrato compito ahimè..toccava agli schiavi! A quel tempo il 60 % della popolazione era in schiavitù e a loro ovviamente, venivano riservati i lavori più...puzzolenti! Certo, avete inteso bene perchè il bucato..veniva fatto con le urine!!
In una grande vasca venivano posti i panni a mollo appunto, in quel liquido organico.
Successe però una cosa strana..A quel tempo l'imperatore Vespasiano aveva introdotto e dato il nome ai bagni pubblici. Siccome i lavandai vi andavano a prelevare le urine, (ricche di ammoniaca e quindi molto pulenti) l'imperatore pensò bene di introdurre una tassa su quel prelievo! Ovviamente i pompeiani, abili e scaltri commercianti, per non pagare la tassa, sistemarono davanti alle loro lavanderie dei contenitori..dove i passanti bisognosi..potevano tranquillamente farla...lì dentro..rilasciando così la materia prima per fare il bucato!! Come dire..fatta la legge si scopre l'inganno!!!


(la lavanderia di Stefano)

I panni lavati e venivano poi pressati in delle presse di legno e posti ad asciugare su grandi ombrelli di paglia.

Camminando ancora, mi imbatto in una costruzione..la riconosco, mi sembra un forno quelli di pietra che ancora oggi esistono in qualche paese..e nelle pizzerie col forno a legna. La guida mi dà conferma e dice che in un forno, furono rinvenute 88 forme di pane. Ogni panificio aveva un sigillo che veniva impresso sui pezzi di pane che ne diceva appunto la provenienza, una odierna denominazione d'origine controllata!


(una delle 25 paneterie esistenti all'epoca)

 Entriamo poi in una casa..sconosciuti i proprietari...e chiamata la casa di Venere per via di un affresco che rappresenta appunto Venere in una conchiglia..

La casa ha un bellissimo giardino con splendide piante di mirto.. piantato al momento degli scavi, avendovi trovato semi di mirto... ed oggi si può ammirare in tutta la sua bellezza!!

 

 Non esistevano porte, come detto sopra, solo delle tende isolavano la casa dalla strada..I mobili scarsissimi  e spostati all'occorenza..lì dove necessitavano e da qui la parola "mobili", mentre il colore regnava sovrano perchè faceva anche arredamento.(sarò forse la reincarnazione di una pompeiana..casa mia è supercolorata) Dall'ingresso alle stanze una grande vasca che raccoglieva l'acqua piovana...e tutt'intorno un porticato..sul quale si aprivano delle stanze...Ne scorgo una, non si può entrare..c'è un cordone che impedisce l'accesso..è buia..e all'improvviso..volo di fantasia..uomini sdraiati, reclinati su un lato che mangiano con le mani!!
I pasti dei pompeiani prevedevano un'abbondante colazione (ientaculus)..a base di carne..verso le dodici..staccavano dal lavoro e consumavano della frutta esiccata e  conservata nel miele e, molto spesso in locali che potremmo paragonare ai nostri Mc Donald's

 
                                          (un antichissimo Mc Donald's)

Verso le tre o le quattro del pomeriggio consumavano il pasto principale provvisto di innumerevoli portate..e tra l'una e l'altra...pensate un po'..vomitavano per fagocitare  tutto quel cibo!! E io che pensavo che la bulimia fosse una malattia dei nostri giorni!!
Come dicevo prima, mangiavano stando sdraiati su un fianco e con le mani. La loro salsa preferita era il "garum", ottenuta dalla fermentazione di pezzi di pesce e interiora di pesce..tenuti all'aria...fino a quando tutt'intorno era un nugolo di mosche e altri insetti. Schiacciavano poi l'intruglio, consumando, non già il liquido che fuoriusciva, quello lo utilizzavano come una specie di te, arricchito di erbe aromatizzate e spezie  (addizionato ad aceto, lo usavano anche per vomitare traun piatto e l'altro) ma la poltiglia. Anche il vino che bevevano era molto denso, molto diverso dall'odierna bevanda. Sicuramente senza conservanti..non dovevano essere piatti d'alta cucina... s'arrangiavano con quello che avevano a disposizione.

 
                                               (un ristorante)

Questo locale è un ristorante..notate le scritte a sinistra? Bene..ci sono scritti i nomi di tre donne..Orrore per quel tempo!! Si perchè le donne erano all'ultimo piolo della scale sociale, oserei dire inesistenti..ombre che vagavano e servivano (come le cose) per alcuni scopi..E allora perchè quei nomi su quel muro? Scritte che contengono anche un messaggio di un politico. Allora chi erano quelle donne..o meglio cos'erano? Erano le proprietarie del ristorante ed erano prostitute!! Potevano essere al servizio di politici.."Escort!! Grido io..provocando l'ilarità di tutto il gruppo. "Forse è la reincarnazione di un pompeiano!! Ecco spiegato l'arcano!!" Un particolare da gossip..la guida dice che le prostitute non potevano portare abiti lunghi..e penso tra me: ecco perchè ancora si vestono in abiti..diciamo così..succinti!!

 
                                                        (anfiteatro)

 Siamo nell'anfiteatro..ecco qui posti assegnati in base alla casta d'appartenenza..in cima le donne che, come vi dicevo, non avevano alcuna importanza..altro che quote rosa! In quest'arena si svolgevano spettacoli, condanne a morte, combattimenti tra uomo e animale, uomo e uomo, animali. Di solito i combattenti erano ergastolani che scontavano la pena combattendo ed erano osannati se si comportavano in modo valoroso..e se qualcuno di loro moriva sugli spalti, veniva venerato come un dio e del sangue, fatto commercio..considerato l'allor viagra e dunque simbolo di fertilità!! Qui dentro tutto odora di sangue e di morte!! Solo l'anticamera di quello che la natura aveva riservato a quei luoghi..lontanamente immaginabile!!

Una cenno ci vien fatto dalla guida..relativamento ai costumi dei pompeiani legati alla sfera sessuale...era ammessa la prostituzione..chi la praticava...aveva un protettore e doveva pagare le tasse. La prostituzione si esercitava nelle lupanare il cui significato deriva da lupa..cioè prostituta...E qui viene da pensare che il mito di Romolo e Remo..non era relativo ad una lupa vera e propria..ma ad una prostituta e ..la cosa potrebbe essere più..credibile..ahahahah.. Era ammessa anche la pedofilia e anche altre pratiche tipo l'omofobia. Il fallo era rappresentato dovunque, avendo un significato apotropaico..cioè veniva attribuito un valore propiziatorio.




Salgo su una scaletta..la scendo e la guida dice che siamo nell'orto dei fuggiaschi...un ampio spazio coltivato a vigneto, che accoglie i calchi di alcune delle vittime Un'immensa emozione...infatti è il luogo di maggior impatto emotivo!! Vedere quei corpi e immaginare il momento in cui hanno visto la morte.. rapirli!! Quello che si vede di quei 13 corpi è frutto di un'idea geniale del direttore degli scavi Giuseppe Fiorelli (1860-1875) che  introdusse il metodo dei calchi.  
Nella cavità lasciata nel banco di cenere dal progressivo decomporsi del corpo della vittima  versò gesso liquido, che solidificatosi, ne riproduce esattamente la forma. Chissà quali pensieri affollavano la mente di quella gente..immediatamente prima di morire!!
A questo punto la visita in quei luoghi sta per terminare..percorriamo un lungo viale che delimita ..è il cimitero..dove statue, mezzobusto, cappelle...salutano i visitatori prima d'uscire.



Mentre una suadente voce da un altoparlante..racconta, facendola rivivere...qualla giornata dove il tempo si fermò e travolse tutto..attorno a sè...In quella città incantevole e commovente sepolta sotto il chiarore di milioni di lune!
Non so quanti amano la Storia..quel passato che ha calpestato la terra prima di noi... conoscerla aiuta a contemplare e penetrare il mistero dell'Universo..che ruota attorno  noi..e noi manco ce ne avvediamo!!

 

Alla prossima dolcissimi amici.. un abbraccio....serena notte....

rosa

 
 
 

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