...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
Messaggi del 03/12/2011
Post n°193 pubblicato il 03 Dicembre 2011 da g1b9
Un saluto affettuoso a Liliana che mi ha aperto ancora una volta la sua casa, agli amici redattori, agli amici del blog, sperando che vi piaccia un tuffo nel passato. Curiosità d'altri tempi...
Sfogliando un magazine, mi sono imbattuta in un dossier, che riguardava il mondo del disegno pubblicitario in tempi abbastanza lontani. Intendo i primi anni del secolo scorso fino all'avvento della TV. Si parlava in particolare di due famosi artisti, Alberto Vargas e Gil Elvgren. Il primo, peruviano, svolse la sua attività negli anni d'oro delle commedie musicali americane, rappresentate nei grandi e piccoli teatri di Broadway. I suoi cartelloni riproducevano le dive del momento in atteggiamenti da vamp, così si diceva allora, quando il termine sexy non veniva usato. Queste maliarde ,dai grandi cartelloni, che tappezzavano le vie, ammiccavano al pubblico maschile, che si fermava ad osservare, fantasticare e poi, la sera ,affollava le sale dei teatri. Gli spettacoli venivano frequentati anche dal gentil sesso, curioso sì, ma, soprattutto, desideroso di imitazione, per cui anche la moda di quei tempi finì coll'ispirarsi sempre più al look di queste dive, che conquistava l'immaginario collettivo. Allora incominciarono a vedersi capelli dagli strani colori, copricapi fantasiosi ricchi di nature morte, di piume, tante piume. La moda incominciava a vestire le donne con una certa civetteria, rispecchiava a modo suo la voglia di emancipazione delle donne, che tuttavia era ancora molto lontana.
Questo uno dei cartelloni di Vargas, Anna Mae Clift diva della troupe di "Ziegfeld Follies" Ann Sheridan era una diva del momento , sia nel cinema, che nel teatro, donna di una bellezza particolare. Dicevano che il suo fascino fosse nel suo sguardo. Oggi ci stupiremmo all'idea che una donna strabica, potesse tanto ammaliare, ma evidentemente, allora, la bellezza di Venere, piaceva, ed anche molto. Ecco un cartellone, che raffigura la più bella strabica di tutti i tempi, dopo la dea Venere naturalmente...
Le Pin.up di un tempo erano le donnine dei manifesti, dei calendari per maschi, gentile ed ambito omaggio del barbiere ai suoi più affezionati clienti per l'Anno Nuovo, calendari che venivano accuratamente nascosti alle mogli e fidanzate, e che , tuttavia ,facevano loro compagnia nei momenti di solitudine. Elvgren si dedicò proprio a questo tipo di lavoro e divenne molto famoso.Le sue donnine erano giovani ragazze, che non conoscevano ancora il mondo della pubblicità e della moda, bellezze semplici e lui le disegnava non in atteggiamenti di donne fatali, ma in pose di normale vita quotidiana che possono anche, per puro caso, o per civetteria, diventare imbarazzanti.E qui stava la strategia che intrigava le voglie maschili ,proprio questo puro caso, nascondendo al massimo l'intenzione sotto un attimo di falsa vergogna. Un presentarsi impensabile oggi,in un mondo, dove il nudo è la cosa più normale ,la volgarità ,sia nel parlare, sia come vera provocazione, non scandalizza,ma tutto è vissuto come assoluta normalità .Oggi la donna è in mostra, intenzionalmente .Senza rendersi conto ha annullato la voglia di scoprire e scoprirsi piano piano, preludio al desiderio, alla passione, all'innamorarsi, all'amore !!.
Qui di seguito alcune pin-up di Gil Elvgren
Broadway è un'ampia avenue di New York ed una delle più antiche direttrici nord-sud della città e risale al primo insediamento olandese di New Amsterdam. La Broadway attraversa per intero il borough di Manhattan diagonalmente, fino a lasciare la città per entrare nella contea di Westchester.In questo percorso forma alcune piazze, grandi, piccole, e tra queste la più nota è Time Square.. Il tratto più prossimo a questa piazza, è la sede dei molti teatri, che ospitano spettacoli vari, ma specialmente musicals.
A Broadway, all'incrocio tra la Sixth Avenue la 54th Street, sorse nel 1927 The Ziegfeld Theatre, che prese il nome dal grande impresario di spettacoli teatrali.La sera dell'inaugurazione Broadway sembrava splendere ancora di più.
Lussuose Limousine giungevano all'ingresso del teatro, da queste scendevano signori in nero, con la classica sciarpa bianca, pronti a tendere la mano a signore sfavillanti nelle pailettes dei loro abiti e sfarzosi gioielli, acconciature impreziosite da allegre piume che aggiungevano civetteria alle pettinature alla maschietta di quegli anni.Una limousine dopo l'altra, intervallate da qualche romantica carrozza che non voleva cedere il passo alle auto che stavano riponendole negli angoli più bui e nascosti dei garage.
Questo il cartellone di invito al primo spettacolo... donnine ed ancora donnine, la sorpresa della serata e questo attirava gli uomini, ma non solo . Le mogli, le fidanzate, le amanti dei grandi magnati forse attendevano con maggior curiosità. Sapevano che da quel momento, avrebbero dovuto sostenere un grande confronto.. Ziegfeld Follies si presentò come uno spettacolo, ispirato alle Folies Bergère di Parigi; comprendeva numeri musicali e sketch comici. Il genere era semplice, tipico del vaudeville, con l'alchimia del fasto della scena, la verve delle musiche ed il talento degli artisti. Le ballerine e cantanti erano viste come autentiche bellezze .Nel video potete vedere le foto di alcune di queste ragazze di Ziegfeld.
Fotografie di Alfred Cheney Johnston, fotografo ufficiale delle Ziegfeld Follies, ancora oggi considerate opere d'arte!!
Alcuni manifesti dell'epoca!!Tra questi potete notare una locandina che risale al tempo in cui gli spettacoli venivano presentati al The NewAmsterdam Theatre
Se vi è piaciuto questo racconto di un epoca perduta per sempre, da consevare come una pietra miliare nella storia dello spettacolo , accompagnato da quella tipica musica americana, che invitava a vivere con gioia.. ecco a voi un piccolo assaggio di una rappresentazione di Ziegfeld Follies
Spero che questo momento di un'altra epoca, vi abbia distratto un poco dai pensieri che ci assillano ogni giorno Vi ringrazio tutti e vi lascio un bacio... Giovanna
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