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...fini la comédie

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Messaggi del 18/03/2014

MA SEMPRE PAPA'

Post n°621 pubblicato il 18 Marzo 2014 da UnaVocedaiContinenti

 

OGGI......

 

  

IERI FESTA DEL PAPA'

 

 

 

 

 

 

 

….ma sempre Papà.....
ormai si è parlato e riparlato di questa figura … decantata da scrittori ...messa in rima da poeti....inserita in canzoni melodiose o rap ...ne hanno parlato filosofi e dottori …..questa figura importante, o troppo assente o troppo ingombrante, padri amorevoli o severi vigilanti, pietre miliari della nostra esistenza, o cruccio infinito qualunque sia il rapporto che ci lega
ma la “festa” è alle porte di casa nostra e come buoni figli e figlie ci apprestiamo a celebrarla.......anche se alcuni di Noi per motivi vari ….forse non conosce il padre...oppure non lo ha mai capito !!!

 

 

Ma il 19 marzo non è solo la festa del papà...ma anche di San Giuseppe...il grande papà putativo di Gesù ...che con sacrificio e dedizione si è dedicato al caro e amato figlio

 

 

 ...immortalata in opere d'arte come nella Cappella Sistina Michelangelo dipinse l'affresco “L'ebbrezza di Noè”...diamo alcune notizie su questa opera ….L'Ebbrezza di Noè fa parte delle nove Storie della Genesi, in particolare è l'ultima della serie, che conclude anche le tre Storie di Noè degli ultimi riquadri....queste scene andavano a comporre un mosaico delle storie dell'umanità "ante legem" cioè prima di Mosè (le cui storie si trovano nei riquadri alle pareti opera di artisti quattrocenteschi). Ciascuna di queste scene della Genesi aveva inoltre una lettura a ritroso legata alla prefigurazione della Settimana Santa, le cui solenni celebrazioni avevano luogo nella cappella e prevedevano una processione che dall'ingresso cerimoniale arrivava all'altare.....L'Ebbrezza di Noè era infatti letta, fin da sant'Agostino, come immagine profetica del Cristo deriso, inoltre la piantagione della vigna, visibile nella parte sinistra, era un simbolo dell'Incarnazione....il racconto biblico racconta come Cam vide il padre Noè ebbro per i frutti della vite, che giaceva nudo e scomposto, avvisandone i fratelli..... Sem e Lafet allora giunsero per coprirlo usando un mantello e camminando a ritroso per non essere costretti a vedere le sue nudità.....Michelangelo ambientò la scena in una capanna di legno, col corpo del patriarca, ebbro e assopito, in posizione distesa su un giaciglio leggermente rialzato da assi lungo il margine inferiore....vicino a lui si trovano due citazioni del quotidiano, una brocca e una ciotola....la metà destra dell'affresco è occupata dai suoi figli che si accorgono dell'accaduto e fanno l'atto di coprirlo, nonostante essi stessi siano nudi....al centro, sotto la capanna, campeggia un grosso tino. Per il gesto di derisione compiuto da Cam, che lo indica col dito, Noè, al suo risveglio, ne maledirà la stirpe: questa condizione di reprobo è legata anche all'aspetto molliccio e arrotondato del suo corpo, mentre i suoi due fratelli hanno corpi atletici e intonati a gesti eroici.

 

 

Ma esiste anche un'altro dipinto dell''Ebbrezza di Noè è pitturato a olio su tela di Giovanni Bellini, databile al 1515 circa e conservato nel Musée des Beaux-Arts di Besançon..... Bellini fu un artista d'avanguardia e di quest'opera un'icona di modernità....la Sua pittura ci porta vicinissimi ai protagonisti..... l'atmosfera cinquecentesca resa da pastosi mezzi toni di rosa, viola, marroni e in primo piano Noè scomposto sotto gli effetti del vino, dietro il figlio Cam che con un ghigno deride la nudità del padre....Sem e Jafet, rispettosi, che distolgono lo sguardo. La famiglia è metafora della società: la discordia familiare minaccia le sorti della città.

 

Di seguito, per voi, una raccolta di frasi e citazioni sul papà, alcune di queste provengono da autori noti, altre da anonimi, ma non per questo meno dense di significato.....spero possano essere lo spunto per creare qualcosa di vostro, da usare per un biglietto di auguri.
Frasi per chi non ha idee o non sente la “festa” ...o non sa cosa dire in questa Festa

 

“Ogni uomo può essere padre, ma ci vuole una persona speciale per essere papà.” Anonimo

 

“Non mi ha detto come vivere: ha semplicemente vissuto e ha lasciato che lo osservassi” Clarence Budington Kelland

 

 

 

“Amo mio padre come amo le stelle: è un esempio luminoso, brillante e felice che scintilla nel mio cuore.” Terri Guillemets

 

19 marzo 2014...Festa del papà.....sia un raggioso giorno pieno di felicità....quella felicità che mi è stata privata da quando gente malefica ...invidiosa..ci ha diviso...sia per Te da stimolo per richiamare alla memoria ciò che vuol dire questo “titolo”.....ciò che esprime....comunica....e anche un domani che non esisterà nulla di Noi rimarranno sicuramente queste parole nel web che han molto sterilmente sintetizzato il mio sentimento per te...ormai il tempo vola e così le parole sono tanto lontane.......che non hanno più tempo per essere comprese ...la mente vaneggia....il tempo scorre rapidamente …....e il ieri è già oggi........e quando finirai di leggere il futuro sarà il Tuo presente......Auguri quindi a tutti i papà !!!!

 

 

..visto che non si parla d'altro..facciamoci due risate

 

 

 

Tre pomodori camminano per la strada. Papà pomodoro, mamma pomodoro e il pomodorino. Il pomodorino cammina con aria svagata e papà pomodoro allora si arrabbia e va da lui, lo schiaccia e dice: “Fai il concentrato!”.

 

 

 

 

"Mamma, il papà è cattivo!" - "Taci,Pierino ! E mangia, che non c'è altro!"

 

 

 

 

 

Un padre si raccomanda alla figlia che sta uscendo con la macchina nuova:
- Mi raccomando... non correre!
- Si papà... non ti preoccupare...
- Guarda che ti chiamo sul cellulare per stare tranquillo!
- Si, papà... come vuoi! Basta che mi fai andare che faccio tardi...
Alla sera la figlia rientra in orario e il padre senza dire una parola le molla due ceffoni.
La ragazza piangendo:
- Ahia! Ma perché? Che ho fatto?!?
- Hai pure il coraggio di chiedermelo? Ti avrò chiamato almeno dieci volte ed ogni volta la segreteria telefonica mi diceva che l'utente non era raggiungibile. Si può sapere a quanto accidenti andavi?!?

 

 

 

Papà lo sai scrivere il tuo nome ad occhi chiusi?
Perché?
Perché mi devi firmare la pagella!

 

Il figlio al padre:
-papà papà il nonno si sente male!
E il padre:
-allora sposta l’antenna

 

Un bimbo:
PAPA` PAPA` DOVE SONO I PIRENEI?
e il babbo:
NON SO` CHIEDI ALLA MAMMA, E` LEI CHE RIMETTE A POSTO LE COSE

 


 

 

 

GIF DONATE DAI NOSTRI AMICI

LA PUBBLICAZIONE E' PURAMENTE CASUALE

E NON IN ORDINE DI ARRIVO !!!

GRAZIE AMICI E AMICHE

PER AVER CONDIVISO CON NOI QUESTA BELLA FESTA

 

 

 


 

 

 

 

 

 


 

 

 

 


 

200 g. di farina.....100 g. di burro...6 uova...1 cucchiaio di zucchero


la scorza grattugiata di un limone...zucchero a velo vanigliato quanto basta...olio extravergine d’oliva quanto basta....crema pasticcera quanto basta

 

In una pentola antiaderente versa 2 dl. e mezzo di acqua fredda, aggiungi il burro e un pizzico di sale. Mettila sul fuoco e fai bollire; levala dal fuoco e aggiungi subito la farina.
Gira bene il tutto con un cucchiaio di legno e rimetti la pentola sul fuoco moderato. Continua a girare con il cucchiaio di legno lavorando l’impasto fino ad ottenere un composto compatto ed elastico che si stacca facilmente dalle pareti della pentola. Levala dal fuoco e falla intiepidire.
A questo punto incorpora due rossi d’uovo e le altre uova intere, dopo averle sbattute bene, versandole a filo e mescolando per farle amalgamare all’impasto. Continua a lavorare l’impasto fino a quando inizieranno a formarsi delle bolle. Aggiungi un cucchiaio di zucchero, la scorza grattugiata del limone e continua a lavorare l’impasto.
Togli il composto dalla pentola, forma una palla, coprila con un telo e lasciala riposare al fresco per circa 30 minuti o più.
Prendi una padella alta e capiente e metti l’olio a scaldare. Quando è ben caldo mettici dei pezzi di pasta grandi come una noce. Falli friggere a fuoco moderato agitando la padella di tanto in tanto per non farli attaccare.
Quando vedi che i bignè di San Giuseppe si gonfiano aumenta il calore del fuoco e quando saranno dorati levali dall’olio e mettili ad asciugare sulla carta assorbente.
Riabbassa il fuoco prima di aggiungere le altre pallette di pasta e ripeti l’operazione.
Metti la crema pasticcera (che avrai preparato precedentemente) in una siringa per dolci e riempi i bignè. Cospargili di zucchero a velo e i bignè di San Giuseppe sono pronti! Servili su un bel piatto da portata.

Puoi cuocere i bignè di San Giuseppe anche al forno. In quel caso devi ottenere un impasto morbido come una crema. Quando hai finito di lavorare l’impasto, riempi una tasca di tela con il composto e spremila sulla piastra da forno imburrata, formando delle grosse palline distanti una dall’altra. Metti al forno già caldo a 200°C per circa 15 minuti. Quando i bigné si saranno raffreddati, staccali dalla piastra e riempili con la crema.

 

 

 

 

 
 
 

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