...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
Messaggi del 13/06/2014
Post n°662 pubblicato il 13 Giugno 2014 da emozionami1960
Età più di mille anni….. eppure ancora oggi
Percorrendo queste vie fatte di ciottoli e mattoni
Tra le rue, chintane e torri….
Si percepisce la forza di questo borgo medievale che
Resiste nel Tempo…..
“ il Ricetto “ a Candelo provincia di Biella…..
borgo certificato tra i più belli d’Italia
e “gemma” del Piemonte,
bandiera arancione del Touring Club italiano.
è il più intatto di tutti i ricetti del Piemonte
e rappresenta la memoria della gente di Candelo,
Ha tra le sue mura ancora il fascino di una volta….
Si intravedono donne, uomini, chini sul greto del torrente Cervo...
A raccogliere ciottoli per costruire quello che sarà il loro rifugio.
Ancorati a questa terra fatta di sogni ..di lavoro..
Di fierezza contadina.
il ricetto medioevale è un luogo magico e suggestivo
ma poco conosciuto …Si tratta di una zona fortificata
costruita intorno alla fine del Duecento
e che serviva a proteggere i fienili e le cantine
dei produttori agricoli dei dintorni.
in caso di pericolo estremo il ricetto diventava
anche il luogo dove la popolazione del contado
si rifugiava per sfuggire alle bande di soldati
che si davano al facile saccheggio delle zone di campagna.
Oggi il ricetto di Candelo
è ancora perfettamente conservato:
al suo esterno c’è una passeggiata
che fa costeggiare le antiche mura
e all’interno ci sono le cinque rue (strade)
tra gli antichi depositi, uno accanto all’altro,
con ancora i tipici ingressi ad arco a sesto acuto e i muri di ciottoli.
in questi antichi depositi
oggi trovano spazio una serie di botteghe artistiche
e artigiane dei generi più disparati:
intagliatori, ceramisti,
pittori, liutai, creatori di mosaici.
Il ricetto è a pianta pentagonale
ha un perimetro di circa 470 metri
e una superficie di 13 mila mq,
è largo 110 metri e lungo 120.
In queste ristrette dimensioni trovano spazio
circa 200 cellule, oggi quasi tutte di proprietà privata.
La cinta muraria ne segue tutto il perimetro
ad eccezione del lato sud, ora occupato dal palazzo comunale
in stridente contrasto con l´architettura medievale del ricetto.
Le mura sono in ciottoli a spina di pesce
Tutto intorno correva il cammino di ronda.
Gli angoli del ricetto sono protetti da quattro torri rotonde,
in origine tutte aperte verso l´interno
per facilitare le operazioni di difesa.
L´unica via d´accesso era protetta, a sud,
da una poderosa torre-porta,
Varcata la torre-porta, ci si trova in una piazzetta pavimentata
con le pietre tondeggianti del vicino torrente.
La costruzione più imponente è il palazzo del principe,
fatto costruire da Sebastiano Ferrero nel 1496,
quando diventò feudatario di Candelo.
Le rue sono a ciotoloni inclinati verso la mezzaria
e con pendenza da sud a nord per permettere
il deflusso delle acque
Dal ricetto, scendendo lungo il tratto erboso
a sinistra della torre di sud-ovest,
si raggiunge la chiesa di S. Maria attraverso
un viottolo che costeggia la roggia Marchesa,
il canale che dal 1561 dà acqua alle campagne
circostanti e alle risaie del Vercellese.
In questi terreni, fino alla piana del torrente Cervo,
si trovavano le fosse per la macerazione della canapa,
coltivazione dismessa agli inizi del Novecento.
La chiesa, variamente rimaneggiata,
conserva una bella facciata
costruita con pietre di torrente disposte a spina di pesce.
All´interno, i capitelli quattrocenteschi delle colonne,
gli affreschi della fine del XV secolo e il pulpito della metà del XVII.
superata Piazza Castello si riportano
le lancette del tempo indietro
di dieci secoli e si entra in una sorta di
“Pompei” del medioevo.
Ed è subito magia
Lady
State ascoltando Emotional Music - Fallen Tears
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