...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
Messaggi del 20/12/2014
Post n°749 pubblicato il 20 Dicembre 2014 da paperino61to
Buona sera amici miei
Il paesino si trova ai confini della Striscia di Gaza.
“ Ciao Jalal , pensavo non venissi più “ a parlare era Yona , bambino di otto anni israeliano.
Jalal si arrampica sulla collinetta sbuffando .
“Ciao Yona..lasciami riprendere fiato per favore “ dette queste parole si accascia al suolo con lo sguardo rivolto al cielo notturno pieno di stelle .
“ Sdraiati anche te, è bellissimo vedere le stelle “ dice al suo amico.
Yona lo guarda perplesso , poi si sdraia anche lui.
“ E’ vero, è bellissimo .Secondo te le stelle sono i nostri morti? “ domanda a Jalal.
Il bambino ci pensa e risponde di si, sua mamma le dice sempre che i nostri morti non sono mai andati via,ma stanno su nel cielo e di notte escono per indicarci la via migliore da seguire.
“Anche i miei genitori dicono la stessa cosa, ma allora perché si odiano ?“
Jalal guarda il volto di Yona e scuote la testa , non sa cosa rispondere, sa che nella notte che precede il Natale la pace deve prendere possesso del cuore, il cuore di tutte le persone di questo mondo.
“ Dici bene Jalal, noi bambini possiamo essere quella cosa chiamata pace “.
Entrambi si mettono a sedere ognuno immerso nei suoi pensieri . Uno dei due bambini indica una scia luminosa .
“ Guarda ! E’ la stella cometa “ la sua voce urla dalla gioia.
L’amico vorrebbe dirgli che è un razzo , uno dei tanti che portano la morte da entrambi i popoli..ma non sente il botto , non sente le sirene suonare. Rimane perplesso , si domanda come può essere un razzo portatore di morte se non scoppia.
“ Te l’ho detto che era la stella cometa, annuncia la nascita di Gesù “ ripete Yona con il sorriso dipinto sul suo faccino.
Jalal scuote la testa , non è convinto del tutto anche se nel profondo del suo cuore sa che l’amico ha ragione.
Il cielo si riempie sempre più di stelle , è uno spettacolo bellissimo , una notte che sa di magia e non di pianti e grida di disperazione.
“ Jalal, ti ho portato un regalo, spero ti piaccia “
Il palestinese prende il regalo e nel pacco vede un barattolo : “ E’ Hummus , una crema di ceci, tahini, olio, succo di limone e aglio, l’ha preparata mia madre ; spero ti piaccia “disse Yona.
Il bambino sorrise e rispose che sicuramente gli sarebbe piaciuto e ringraziò anche sua madre del pensiero. Poi toccò a lui offrire il regalo, il pacco era stato fatto frettolosamente ma a Yona questo non importava, tolse la carta e vide un capanno di legno, dentro si vedeva Gesù assieme al bue e all’asino, accanto vi era un pezzo di carta. Lo lesse: era una lettera dove Jalal ringrazia Dio per avergli donato un amico come Yona e che dall’alto del cielo proteggesse lui e la sua famiglia dalla stupidità e dall’odio del mondo .
Si abbracciarono con le lacrime che scendevano dai loro volti, poi lentamente si alzarono e Jalal disse : “ I’d milad said oua Sana saida “ ( Buon Natale ) , Yona ringraziò l’amico e a sua volta esclamò : “ Hag ha Molad sameah “ ( Buon Natale ) . Poi ognuno scese la collina nel silenzio della notte mentre in cielo le stelle formavano la scritta : “ Buon Natale “ .
Che bello sarebbe se gli adulti prendessero esempio da questi due bambini, due piccoli grandi uomini che non conoscono la parola ODIO , ma che amano il loro prossimo senza distinzione di pelle o di religione.
La famiglia del papero vi Augura un Buon Natale e un FeliceAnno Nuovo.... un grandissimo abbraccio a tutti voi !!!
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