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Messaggi del 04/03/2016

Giovanni Boldini: la magia de La Belle Epoque


La magia ed il fascino della Belle Epoque
portano anche l'impronta delle sapienti mani
di Giovanni Boldini 
La Belle Epoque fu il tempo di De Nittis, di Corcos, di La Gandara, di Stevens, di Tissot, di Sargent, di Helleu, di Whistler, di Beraud, di De Jonghee ma sopra ogni altro, di Boldini, geniale capostipite di questa generazione di pittori cosiddetti "à la mode". Approdò a Parigi proprio nel 1871, dando origine all'ineguagliabile stile Boldini.


Il 1871 fu dunque l'inizio della lunghissima esperienza francese di Boldini e della Belle Époque che, in senso estetico e figurato, sbocciava, deflagrava e concludeva la propria parabola, parallelamente alle rappresentazioni caratterizzate dai pittori italiani a Parigi. Boldini fu prima esordiente e giovane pittore di belle speranze, poi fulgido astro dell'arte internazionale e infine, proprio negli anni fatidici del primo conflitto mondiale,  fu afflitto da una grave malattia della vista che segnò l'inizio del suo declino umano e artistico.

Giovanni Boldini fu uno dei pittori più apprezzati del tempo nel campo della ritrattistica, soprattutto era il pittore più richiesto per rappresentare a figura intera le signore nobili dell'epoca. Lui le chiamava «Fragili icone» intendendo, con questa definizione, donne dalla grazia e la delicatezza infinite, e così in effetti appaiono sotto il suo tratto: indossano ricchi e sofisticati abiti che racchiudono forme sinuose, espressione sempre anche di un carattere preciso, non solo modelle in posa. Eppure, per quanto amato in vita come artista, con l'arrivo della Grande Guerra e nei decenni successivi fino ad oggi, lo stesso Boldini fu archiviato: il suo gusto risultava, già allora, eccessivamente classico davanti allo scoppiare dei movimenti avanguardisti (Futurismo, Dadaismo, Surealismo) e alla novità estetica, simbolica e di concetto dei loro linguaggi.



 

 

Forse non tutti sanno che anche "Giuseppe Verdi in cilindro" è opera di Boldini. Egli lo raffigura a mezzo busto utilizzando la tecnica a pastello e ritrae il compositore italiano che fissa l'osservatore direttamente negli occhi.

 

Il ritratto è di grande espressività e lo stesso musicista rimase sorpreso tanto che scrisse a Ricordi che voleva utilizzare quell'immagine per l'edizione dell'Otello. "Per quanto sia grande la rassomiglianza e il merito del lavoro, mi pare sia uno scherzo più che un ritratto serio", disse Verdi a proposito dell'opera. La giacca e il cilindro neri e il fazzoletto annodato al collo sono in contrasto con lo sfondo neutro, tipico di molti ritratti del pittore ferrarese. L'espressione concentrata e attenta di Verdi, come se volesse fissare lo spettatore, è sottolineata anche dalla barba, resa con toni bianchi e sottili linee nere, che conferisce al soggetto un'aria di maestosità. La composizione dell'opera si basa sulle diagonali create dal fazzoletto che scende sulla giacca, e proprio questo elemento si differenzia dal resto del dipinto sia per il colore bianco con alcune linee gialle e blu, sia per la sua rigidità. Inoltre una linea verticale, data dal riflesso di luce sul cilindro e dal profilo del naso, divide a metà il quadro. In alto a destra si trovano la data e la firma. Il ritratto è oggi conservato alla Galleria nazionale d'arte Moderna di Roma. Questo ritratto invece, precede di poco quello più famoso compiuto il 9 aprile 1886
Realizzato da Boldini nello studio di Place Pigalle nel marzo del 1886 dopo varie sedute di posa, alle quali partecipavano la moglie Giuseppina Strepponi ed il direttore d'orchestra Emanuele Muzio, ci presenta il grande musicista in veste austera dovuta non già dall'abito che indossa, quanto dall'atmosfera seriosa che lo circonda. Concluderei dicendo che Boldini sa dare risalto e grazia alle sue modelle esaltandone la femminilità in una magia di colori quasi impalpabili esattamente come per l'uomo, ne fa emergere impetuosamente la mascolinità.

 


 Un abbraccio miei cari amici...

Sulle note di ''Va pensiero''
amorevolmente vi auguro
un felice fine settimana...
Liliana


 
 
 

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