...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
Click sulla mia immagine se vuoi lasciare un dono...
L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
Messaggi del 16/05/2011
Post n°86 pubblicato il 16 Maggio 2011 da emozionami1960
Il castello, che sorge su un'altura proprio di fronte alla Serra d'Ivrea fu per molti secoli dimora gentilizia dei conti Valperga di Caluso, discendenti di Arduino re d'Italia, e fu il cuore del più vasto feudo canavesano. Le origini di questo maniero risalgono all'XI secolo, come dimostra un atto notarile del 1070, anno in cui venne acquistato da Pietro Masino.
L'edificio, costituito da una struttura quadrangolare, caratterizzata da un grande mastio decorato dall'albero genealogico dei Valperga, è frutto delle numerose trasformazioni subite nel corso dei secoli. Infatti questo castello fu più volte messo sotto assedio e danneggiato gravemente, nel Quattrocento dai Savoia, nel Cinquecento dai Francesi e infine nel Seicento dagli spagnoli. Gli interventi architettonici più importanti risalgono però al secolo XVIII, quando Carlo Francesco II, viceré di Sardegna, e il fratello Tommaso Valperga, abate di Caluso, ampliarono la residenza dotandola di un ricco apparato decorativo, di ambienti ammobiliati con tappezzerie e oggetti preziosi. Secondo la tradizione in questo periodo furono portate a Masino dalla marchesa Cristina di Saluzzo Miolans le ceneri del re Arduino, che fino a quel momento erano custodite ad Agliè. L'ultima proprietaria del castello fu la marchesa Leumann che qui visse fino alla sua morte. Qualche anno dopo, nel 1987, Masino entrò a far parte del patrimonio del Fondo per l'Ambiente Italiano (F.A.I) che immediatamente avviò importanti lavori di restauro e catalogazione degli arredi e delle opere d'arte, rendendo questo bene fruibile al pubblico. La visita Il castello è in buona parte aperto al pubblico e tra gli ambienti più significativi del percorso di visita vanno segnalati il grande torrione circolare, che ospita la sala da ballo, la Galleria dei poeti, affrescata per volere dell'abate Tommaso Valperga Caluso con i ritratti dei principali letterati antichi, la grande biblioteca costituita da più di dodicimila volumi, che testimoniano aspetti della vita delle famiglie comitali ma anche delle condizioni della comunità contadina di quest'area per un periodo compreso fra X e XX secolo, e la sala dei Gobelins, decorata nel Seicento con figure mitologiche. All'interno dell'edificio è anche possibile ammirare la famosa cappella di San Carlo Borromeo in cui è il sacello contenente le ceneri di Arduino di Ivrea.
Il parco Anche il parco come il castello subì nel corso dei secoli numerosi interventi; nel Settecento, infatti, i giardini erano concepiti secondo uno schema geometrico che univa il modello all'italiana e quello francese; successivamente fu allestita una nuova sistemazione detta all'inglese, che portò alla realizzazione della "strada dei 22 giri" che scende, in mezzo ai boschi, in direzione di Strambino.
un Castello da non perdere se passate dalle mie parti....... per voi nella mia fotogallery tutte le altre foto che qui non ho potuto mettere.... Lady
|
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: est.la.belle.epoque
|
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() Età: 73 Prov: EE |
Inviato da: whatweather12
il 27/11/2024 alle 09:09
Inviato da: whatweather12
il 25/11/2024 alle 18:23
Inviato da: whatweather12
il 25/11/2024 alle 18:23
Inviato da: whatweather12
il 25/11/2024 alle 18:22
Inviato da: cassetta2
il 14/09/2024 alle 09:28