Creato da Mondo_Biondo il 25/11/2010

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stile, accessori, trucchi e buona educazione

 

 

Perla Nera

Post n°7 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da Mondo_Biondo
 
Foto di Mondo_Biondo

Lunedì sera, rientrando dal lavoro, l'ho comprato. Più di 20 euro, per la precisione 20.50. E ci siamo tolti il dente (dolente) del costo. Un prezzo osceno, sono d'accordo con voi, ma, in certi casi, assai rari per la verità, può valerne la pena. Questo è uno di quei casi.

Il colore è unico, e ricorda in modo fedele quello delle perle tahitiane, un nero/grigio con riflessi sul verde. In piena luce si distinguono micorscopici glitterini turchesi. In definitiva, non è nero, non è grigio, non è verde. E' Black Pearl n. 513 di Chanel, e fa parte della collezione di Primavera 2011, Les Perles de Chanel, uscita nelle profumerie circa 15 giorni fa. Gli smalti della collezione sono tre, oltre al BP ci sono un bianco perlato (Pearl Drop) e un rosa pesca (Peche Nacrè); carini, questi due, ma nulla di originale; sono smalti classici da signorina bon ton.

Il Black Pearl è qualcosa di mai visto, sarà probabilmente il nuovo smalto di stagione, nella scia del Particuliere e del Paradoxal, tutti smalti non convenzionali, dalle tinte impreviste e dalle sfumature inimitabili. Certo, presto anche di BP usciranno i dupes, ma arriveranno quando oramai la novità sarà passata, e tutte avranno lo smalto perlato nero. Per una volta ho voluto avere una cosa bella da subito, e sono felice del mio acquisto.

La consistenza è ottima, e la stesura abbastanza facile. Il penellino per i miei gusti è un po' troppo lungo e stretto, ma con un po' di manualità si ottiene un buon risultato, perfetto con due mani.

Una volta asciutto (non so dirvi in quali tempi, perchè io uso le gocce dissecanti) la resa è perfetta: al di là dei colori incredibili, lo smalto Chanel dà un effetto smooth e liscio come nessun altro, assomiglia ad una lastra di vetro. E' evidente che la differenza deve esserci, rispetto ad uno smalto essence o kiko. E vi assicuro che c'è. Detto questo, 20 euri sono 20 euri, e hanno il loro peso, quando si guadagnano col sudore della fronte.

In ultimo, la durata, altro tastino dolente degli smalti Chanel. Io l'ho steso mercoledì sera, e ho aggiunto il mio top coat della Deborah Nail Space. Oggi è sabato, ed è ancora discreto, appena un po' consumanto sulle punte, ma in modo impercettibile, quindi usando un top coat non avrete problemi.

Risolti i problemi con la macchina fotografica, ho finalmente messo sul profilo fb un po' di foto decenti, per darvi un'idea se pensate di fare questo acquisto.

 
 
 

Smalto mon amour

Post n°6 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da Mondo_Biondo
 
Foto di Mondo_Biondo

Vi piace lo smalto? Anche a me. A me piacciono gli smalti, al plurale.

Ne ho sempre comprati tanti, diciamo pure troppi. Questo perchè mi colpiscono i colori dentro le boccette. Quando arriva il momento della verità e stendo il colore sull'unghia, il più delle volte il mio entusiasmo sfuma, e lo smalto finisce in un cassetto, per non uscire mai piu'.Per fortuna da un po' di tempo le cose sono cambiate, e vado a colpo sicuro, perchè mi rivolgo alle mie consulenti.

C'e' da stupirsi del numero dei blog dedicati a unghie, smalti, manicure e nail art al limite dell'incredibile e anche del buon gusto. Non esiste smalto in commercio al mondo, credetemi, che qualcuna non abbia recensito, fotografato e vivisezionato a vostro vantaggio; imparate ad approfittarne. Basta digitare su Google il nome e il numero dello smalto che vi intriga, selezionare la modalità trova immagini, ed ecco un numero piu' o meno vasto di foto del vostro smalto, visto sulle unghie di qualcun'altra, e non in una boccetta o su un orrendo unghiometro di plastica. La prospettiva cambia.

Se poi non sapete che smalto comprarvi, o volete curiosare tra le ultime novità, un giretto tra i blog del settore è d'obbligo. Di seguito vi posto gli indirizzi di alcuni di quelli che io frequento, ma ce ne sono infiniti. A me piacciono quelli ben fatti: aggiornati spesso, con grandi foto professionali, e con manicure ineccepibili (se voglio vedere dello smalto dato male mi basta guardare le mie unghie, ma sto migliorando, grazie ai consigli che trovo su questi blog tenuti da vere esperte).Ultima nota utile, come saprete, su questi blog potete trovare confronti tra gli smalti famosi e costosi (leggi Chanel), e i loro cloni. dignitosi ed economici. In un prossimo post, vi rcconterò dedicato al mio ultimo acquisto, uno spettacolare dupe di Paradoxal di Chanel.

 

http://www.lacquerized.com/

http://polishorperish.blogspot.com/

http://the-polished-perfectionist.blogspot.com/

http://www.nailjunkie.com/

http://missverniz.blogspot.com/

http://www.parokeets.com/en/category/nails-2/

http://polishmehappy.blogspot.com/

 
 
 

Paradoxal...o il suo sosia perfetto!

Post n°5 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da Mondo_Biondo
 
Foto di Mondo_Biondo


Il mio ultimo acquisto nel reparto smalti, in questo scorcio di autunno oramai scivolato nell’inverno, è Dusky Mauve di Barry M, ovvero, il clone perfetto di Paradoxal di Chanel.


La notizia brutta è che in Italia non si trova nei negozi, ma va acquistato su internet, sul sito inglese della compagnia (http://www.barrym.com/products), la bella è che costa 3 sterline, più spese trasporto. E’ arrivato a casa mia 5 giorni dopo averlo ordinato, per un costo totale di circa 9 euro e mezzo ed è stupendo.

Premetto che non sono ancora riuscita a vedere il Paradoxal dal vivo perché sempre oramai introvabile, ma a giudicare da numerose foto comparative e swatches dei due smalti, pare proprio che colori e riflessi siano identici. Quando si parla di cloni o dupes non sempre siamo così fortunati: qualche piccola differenza c’è sempre, ma in questo caso mi sembra difficile da individuare, come potete vedere facendo una ricerca su Google immagini digitando “dusky mauve vs paradoxal”. Cosa ne dite? Io lo adoro e da quando l’ho avuto sto indossando solo questo smalto.


Il colore è di estrema tendenza quest’anno, perché parliamo di viola, grigio, fango, taupe, con riflessi inaspettati e un glitter appena percettibile ma ben presente. E’ la tinta dell’inverno che, a differenza dei viola troppo dichiarati, è portabilissimo tutti i giorni e va d’accordo con ogni abbinamento. Mi piace.

 
 
 

Mai piu' senza...FOULARD

Post n°2 pubblicato il 26 Novembre 2010 da Mondo_Biondo
 
Foto di Mondo_Biondo

Ho capito tardi che il segreto è tutto negli accessori. Gli abiti sono la tavolozza su cui dipingere, e gli accessori sono le pennellate di colore. Ecco, la pennellata che adoro, e che nel mio outfit non può mancare, è il foulard. Il mio cassetto ce n’è uno per ogni colore, uno per ogni mood. La seta è magnifica, ma vanno bene anche quelli in poliestere, a patto che il disegno sia accattivante, i colori si sposino bene con le mie tinte (nero, nero, nero, e poi rosso rubino, grigio, panna, beige e una punta di blu mare) e che le rifiniture siano curate.
Non c’è niente che mi metta di buon umore come scegliere un foulard (forse una cosa c’è: scegliere lo smalto da mettere sulle unghie, e spesso i due sono coordinati…ma ne parleremo un’altra volta).
Nessuna donna francese che si rispetti, e nessuna celebrity americana, uscirebbero di casa senza il loro foulard di Hermès. Perché, direte voi? Ma è semplice, perché si tratta di una delle armi di stile più potenti in nostro possesso, che possiamo sfruttare in mille modi diversi.


Al collo
Banale? Non direi. In queste belle mattinate d’inverno, dopo essermi infilata il dolcevita e i pantaloni, per spezzare il mio look total black annodo un bel foulard nero e rosso lacca di Tie Rack, che mi ricorda, non so perché, le sfilate di Valentino, e sono pronta. Ha la funzione che avrebbe una collana, ma è molto più leggero e confortevole. E poi mi dà quell’aria bon ton irrinunciabile in ufficio.


Legato alla borsa, oppure intorno al polso
Per un tocco di eleganza retro, quando la borsa merita. Funziona soprattutto con i foularini di dimensioni contenute rispetto al classico 90x90. Potete anche arrotolarli intorno al polso, per un braccialetto colorato un po’ diverso dai soliti, stando sempre attente agli abbinamenti di colore, mi raccomando.


In testa
Personalmente, non mi capita di legarlo intorno alla coda di cavallo o di indossarlo come una fascia, perché la seta scivola e perciò… può invece essere utile in caso di vento forte o pioggia piegarlo a triangolo, metterlo in testa e legare le due cocche appena sotto il mento, come facevano tutte le signore negli anni ’60, Audrey docet. Se poi vi invitano per un giro in decapottabile, siete a posto.


Cintura
Può essere un’opzione carina arrotolarlo e infilarlo nei passanti dei pantaloni, se siete esili come un giunco, altrimenti lasciate perdere. Eviterei invece in tutti i casi le opzioni top e sarong, da ammirare sulle riviste per poi passare oltre.

 
 
 

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