- Smettila di sentirti come se avessi sulle spalle il peso del mondo!Mi guarda come se avessi in mano un flagello e volessi torturarlo. Non ne posso più di sentirlo lamentarsi, vorrei davvero riuscire a dirgli le parole giuste per fargli tornare il sorriso, la voglia di vivere, di volare...- Tu proprio non capisci...Fa il suo solito gesto di allungare una mano verso la schiena, dietro alle spalle, come se cercasse qualcosa, il punto esatto di un prurito insaziabile.- Lo vedi? Sei sempre lì ad agitarti, a stuzzicarti, a pungolarti, non trovi pace.- Pace... Io ho qualcosa di strano. Possibile che non ti rendi conto?- Siamo tutti un po' strani, dai...- La smetti di minimizzare? (di nuovo, si cerca le spalle) Io non sto bene, io... mi sta premendo qualcosa, qui... non lo so... mi sta succedendo qualcosa!- Ascolta: non voglio minimizzare. So che hai un problema. Piuttosto grave. Forse a questo punto io nemmeno ti posso aiutare, con tutto il bene che ti voglio. Forse dovresti parlarne con qualcuno.- Sto cercando di parlarne con te, cazzo!- Ma io intendo dire.. uno che se ne intende. Uno specialista.A quel punto si alza, è infuriato. Lo sapevo che non dovevo dirgliela questa cosa, anche se è un po' che ci sto pensando. Si dirige alla porta, poi torna indietro, tira un calcio all'armadio, poi va verso la finestra e tira un pugno contro al muro. Dev'essersi fatto male. Si accascia sul letto. Le sue spalle sono scosse dai singhiozzi.Mi sento così in colpa, così impotente... Vorrei fuggire via.Mi avvicino a lui che trema sul letto. Il pugno è già completamente tumefatto. Ho delle
Flyingblindangel
- Smettila di sentirti come se avessi sulle spalle il peso del mondo!Mi guarda come se avessi in mano un flagello e volessi torturarlo. Non ne posso più di sentirlo lamentarsi, vorrei davvero riuscire a dirgli le parole giuste per fargli tornare il sorriso, la voglia di vivere, di volare...- Tu proprio non capisci...Fa il suo solito gesto di allungare una mano verso la schiena, dietro alle spalle, come se cercasse qualcosa, il punto esatto di un prurito insaziabile.- Lo vedi? Sei sempre lì ad agitarti, a stuzzicarti, a pungolarti, non trovi pace.- Pace... Io ho qualcosa di strano. Possibile che non ti rendi conto?- Siamo tutti un po' strani, dai...- La smetti di minimizzare? (di nuovo, si cerca le spalle) Io non sto bene, io... mi sta premendo qualcosa, qui... non lo so... mi sta succedendo qualcosa!- Ascolta: non voglio minimizzare. So che hai un problema. Piuttosto grave. Forse a questo punto io nemmeno ti posso aiutare, con tutto il bene che ti voglio. Forse dovresti parlarne con qualcuno.- Sto cercando di parlarne con te, cazzo!- Ma io intendo dire.. uno che se ne intende. Uno specialista.A quel punto si alza, è infuriato. Lo sapevo che non dovevo dirgliela questa cosa, anche se è un po' che ci sto pensando. Si dirige alla porta, poi torna indietro, tira un calcio all'armadio, poi va verso la finestra e tira un pugno contro al muro. Dev'essersi fatto male. Si accascia sul letto. Le sue spalle sono scosse dai singhiozzi.Mi sento così in colpa, così impotente... Vorrei fuggire via.Mi avvicino a lui che trema sul letto. Il pugno è già completamente tumefatto. Ho delle