Boutade

Post N° 44


Maratona: da venerdì sera a domenica sera completamente immersa in un’altra dimensione.Sono ancora stordita. Ho dato tanto, ho ricevuto ancora di più. Fino a stasera l’ultimo pasto completo che avevo fatto risaliva al pranzo di venerdì. Avevo una fame che ho appena cenato nelle quantità del veglione di capodanno.Chi mi conosce lo sa che mi brillano gli occhi quando si tratta di teatro. Chi mi conosce sa bene come mi sento quando, seduta sulla mia poltroncina, o ancora più spesso, visto i postacci che frequento, sulla mia scomodissima sediolina traballante, si spengono le luci e c’è quell’istante di sospensione, in cui non sono più esattamente qui ma nemmeno lì, perché il lì sta per cominciare, non esiste ancora, non l’hanno ancora creato. E’ il momento più bello, quando comincia a salirmi l’emozione e la gratitudine, al di là di ogni aspettativa, e ogni volta mi ripeto “ecco, è per questo che sono qui, per questo istante”. Anche se poi lo spettacolo fa schifo (e di ciofeche ultimamente ne vedo), quell’istante ha in sé qualcosa di profondamente vivo. Creare un luogo. Creare un tempo. Creare qualcosa di vivo. Usare il respiro e il serpente che mi sostiene in piedi per incontrare il mondo che mi circonda.Per questo amo il teatro. ore 11.30: Faust La Commedia è divina, Filarmonica Clown, Teatro Carcano.Divertente. Domenicale. Trasparente. Leggero. Una mongolfiera colorata che sale verso le guglie del Duomo e fa le scoregge sul pubblico delle matinèe.ore 16.00:Le muse orfane, Teatro Leonardo.Il testo è bellissimo, non lo conoscevo affatto, ho tanta voglia di leggermelo. L’architettura scenica minimalista e molto efficace. Ma. Recitare o non recitare? Questo è il dilemma… ore 18.30:
Mac e Beth, Astorri-Tintinnelli, Teatro LittaSplendida chincaglieria! Life is a cabaret, lunga vita a Don Cano! Senz’altro la soddisfazione maggiore della giornata: una baldraccosa, sporca, rumorosa rielaborazione del Macbeth (ma quanto è bello giocare con gli archetipi), che ha saputo trafiggermi con uno sguardo silenzioso in mezzo a tutta quella confusione. Questi ragazzi hanno stile da vendere....contenta di esserci andata con frankie... ore 21.00:Freedom, Barbara Toma, CRT saloneGrandi energie disperse. Canalizzare. Ecco cosa vuol dire quando il maestro ti dice che il talento non è tutto. Ma soprattutto, sopra ogni cosa, sopra le maratone e le feste milanesi che aprono i teatri alle cavallette precipitantesi a spellarsi le mani per l’ultimo successo dell’ultima velina elevata a glorie maggiori, ecco, sopra le spalle di questa gente pesa la responsabilità della fatica e del sudore e delle tensioni e degli spasmi di chi il teatro lo scopre ogni giorno fra le cicatrici che si porta dentro. T r y, Abbondanza-Bertoni, CRT Teatro dell’ArteSola in scena, Antonella Bertoni. Nel silenzio. Così brutta e così splendida. Così dolorosa e così salvifica. Così vulnerabile e così forte. Keep on searchingKeep on learningJust try.Grazie, ancora e sempre, signor Abbondanza. E grazie Mario, Andrea, Michela, Eleonora, Brigida, Vincenzo, chi è passato e chi si è fermato. E' successo qualcosa di speciale in questi giorni.I swear I'll just try.