Boutade

Post N° 76


Stuporenon è precisamente conosceree non precisamente non conoscere.Una condizione bella, ma desolata.Emily Dickinson
Partirò. Ancora partirò.Credevo di tornare, invece me ne andavoseminavo la strada con i miei chicchi di sensoe dimenticavo che eri una ragazza,che portavi una sottana rossache ti piaceva girare su te stessafare la ruota con la sottana, prima che te la portassero via.I tuoi occhi stanotte pieni di piantomi hanno svelato l'ineluttabilità dei mutamenti.Partirò.Te lo prometto.Ritroverò una sottana rossa, da qualche parte,in taffetà frusciante, la indosserò per tee sarai tu a lacerarla coi denti, sarai tu,questa volta, a dire con le unghie chi sei.Non saranno loro. Non sono più loro.Io ti ho vista, quando ricacciavi le lacrime negli occhi e dicevicon la tua voce di latteiononsonoquella.Ero orgogliosa di te. Come se fossi mia. Come se fossi tua.Ti amavo. E non ero più ioe non eri più tuti baciainella boccaavidamentee dissi grazie, grazie, grazie.In spirito e verità.Partirò.E sai che tornerò.Ma avrò le mani piene di sentieri, gli occhi pieni di cammino,avrò la voce piena di canti, le orecchie piene pace,avrò i ricordi, che ora non ne ho,avrò la pelle scura come il bronzo di Temesae coralli vivi e smeraldi mi adorneranno il capo.Tu piangerai, ancora, ma non sarà mai più per me.Il dolore sarà reso perdono.I've never find a more impossible girl.Foto: Loretta Lux, The wanderer, 2003