Boutade

connessioni


Il mio nuovo materasso in lattice non rispetta affatto i parametri standard della mia muscolatura a riposo. È uno dei tanti compromessi della convivenza, lui voleva il materasso duro, io volevo i cuscini delle sedie a righe. Stamattina, appena sveglia, girando la testa ho sentito un dolore lancinate al gluteo, sintomo della generale contrattura a cui i miei tonici muscoli devono sottostare per tutta la notte. Mi ha comunque stupito il modo in cui fossero così esplicitamente collegati il gluteo e la testa (e qui si sprecherebbero le battute sulla faccia da culo che io peraltro non nego di possedere). Anatomia spiccia: è evidente che le vertebre cervicali sono connesse alle vertebre lombari, le quali esercitano ulteriori connessioni con la fascia muscolare lombare a cui è altresì connesso il muscolo dei glutei. Azz. Mi è venuta subito in mente, così, di prima mattina, la faccenda tibetana delle ali della farfalla che provocano uragani dall’altra parte del mondo. È così evidente, salta all’occhio, anzi al gluteo, persino di una profana mezza addormentata come me. Tutto scorre, ma tutto è anche connesso, per questo non si dice alcune cose scorrono, perché ogni cosa che scorre se ne porta dietro un’altra e per forza poi tutto scorre. È evidente.Era evidente che i debiti non si pagano facendo dei debiti ancora più grossi.Era evidente che i mutui del 105% stipulati senza garanzie erano come una grossa puntata a Las Vegas. (Oltre alla casa ti comprano pure la cucina? E perché no anche una manicure, già che ci siamo?)Era evidente che se uomini potentissimi e danarosissimi investivano sulla scommessa che il sistema crollasse, quel sistema prima o poi sarebbe crollato. Era evidente che tutti questi tre postulati hanno delle fooooorti, fortisssssssssime connessioni fra loro.Sì sì, sto insinuando.Sto proprio palesemente e ferocemente insinuando.Che siamo tutti liberisti coi soldi dello Stato, così come diceva quello, siamo tutti froci col culo degli altri. Liberisti nel profitto, socialisti nella perdita. Uè uè, meno male che la mamma ci ha sempre la pappa. Se qualcuno si avvicina ancora per instillare dubbi innocenti sulla possibile buona fede del capitalismo, si metta una mano sulla coscienza. E un dito nel culo. E ne studi le connessioni. 
 Che silenzio. Che tremendo, impossibile silenzio. Che assordante, confuso, lancinante silenzio. Keynes, dì qualcosa almeno tu, un po’ di dignità.