La Lettera Scarlatta

Credo di non esser stata mai così nervosa...


Ovviamente come al solito non sono riuscita a tenermelo per me e ho raccontato a lui l’accaduto, non andando nei particolari, ovvio, ma con tutta la rabbia ed il nervosismo che avevo, non so cosa sia riuscito a capire… Ero nervosa sia per quello che era successo con Gianni e sia perché lui era partito per un paio di giorni e per tutto il tempo, ho provato a chiamarlo ma non c’è stato verso di sentirlo. E quindi non appena l’ho beccato al telefono, a mezzanotte quasi, mentre stanco tornava a casa, gli ho vomitato addosso tutto quanto.Perché non mi ha chiamata, perché non mi rispondeva e se era giusto che lui partisse ed io ero arrivata al punto di non sapere più esattamente dove si trovasse! Ero un fiume in piena, non ricordo neanche se lui aveva il tempo di rispondere:“Insomma hai preso un aereo, sei fuori casa, non ti sento per due giorni, provo a chiamarti e non mi rispondi, permetti che io mi preoccupi??”“Si, hai ragione, ma non avevamo molto tempo…”“Una domanda sola, ma tua moglie l’hai sentita?? L’hai avvisata che eri arrivato, che stavi partendo??”“L’ho sentita solo la sera dopo, mi ha chiamato lei…”Io ormai ero senza freni, andavo e basta:“E si, io sono stata una giornata intera a chiamarti, lei una telefonata sola ha fatto e ti ha beccato nel momento giusto! E che fortuna!”“Ma prima di parlare con lei, io ho provato a chiamare te!”“E giustamente io dovevo stare tutto il tempo attaccata al telefono, sperando che tu prima o poi mi chiamassi!! E’ questo che dovevo fare???”Una volta calmata, apparentemente almeno, mi chiede di sabato. E lì, giù di nuovo il nervosismo! Gli ho anticipato che avrei preso da parte Gianni e che gli avrei parlato, stavolta definitivamente (si spera!). Quando gli ho raccontato di sabato, non ha detto niente, so di averlo deluso nuovamente ma, non volevo sentire le sue parole, non volevo sentirmi dire “te l’avevo detto” ero solo decisa a parlare con Gianni, che lui fosse d’accordo oppure no!Volevo dirgli a tutti costi che non solo la tipa che si incontra una sera, con cui ci si diverte e poi basta, perciò se quando mi vede, gli si accendono i bollenti spiriti, che se li spenga da solo!E lui era lì, dall’altra parte del telefono che ascoltava in silenzio e che ogni tanto mi diceva “Ma sei troppo nervosa per questa storia, ti sento troppo agitata…”Non ero nervosa, ero incazzata nera!! Avevo bisogno di dirgliene quattro a Gianni e solo in questo modo mi sarei calmata!“Ma cosa gli vorresti dire?” In cuor mio sapevo esattamente cosa volevo dire a Gianni, era una disperata richiesta di aiuto: lasciami perdere, fermati tu per primo, perché io credo proprio di non esserne in grado…