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“Un unico direttore per S. Anna e azienda USL?” Il Resto del Carlino-Ferrara, Domenica 8 agosto 2010 L’INTERVENTO del dott. FRANCESCO LEVATO, Consigliere Comunale PDL Entro Agosto saranno fatte scelte che condizioneranno la futura politica sanitaria della Provincia di Ferrara. E’ ormai, risaputo che:
E’ anzitutto opportuno sottolineare che dall’1 Settembre 2010 saranno operative le due figure apicali dell’ASL e dell’Ospedale, scelte e nominate dalla Regione e che i probabili nuovi Direttori Generali avranno la responsabilità comune di presentare alla città un progetto assistenziale ospedaliero e territoriale di qualità, capace di rispondere ai tanti quesiti ripetutamente posti, non solo dai cittadini attraverso i loro rappresentanti politici, ma anche dal mondo professionale, come da quello universitario. Per favorire la “modernizzazione delle attività ospedaliere e sanitarie”, come di recente affermato dall’Assessore alla Sanità di Ferrara, non sarà sufficiente terminare l’Ospedale di Cona (sempre che su questo ci sia la parola fine) e ristrutturare l’anello del Sant’Anna. Sarà invece importante la scelta dei nuovi Primari, in sostituzione di quelli andati in pensione, che dovranno essere professionalmente qualificati, e vedere accolte proposte di innovazione organizzativa, culturale e tecnologica, per sentirsi parte di un contesto avente come obiettivo lo sviluppo e l’incremento delle risorse destinate all’attività assistenziale. Solo così sarà possibile organizzare una sanità di pregio, concorrenziale con gli Ospedali di altre realtà. Non si dimentichi poi che, nella nuova cittadella Sociosanitaria, dovranno operare di concerto professionisti e personale in capo alle due Aziende. Dovrà inoltre essere terminata e portata a conoscenza della città la dismissione dell’ampia e centrale area dell’Ex Sant’Anna. Ci sarà altresì l’obbligo di pianificare e di integrare con quelle pubbliche le prestazioni fornite dalla Sanità Privata, in regime di convenzione, anche di tipo ospedaliero, dichiarando ufficialmente se esse dovranno svolgersi all’interno dell’Ospedale Sant’Anna. Nel nuovo Ospedale di Cona, dovrà essere gestita la convenzione trentennale con la Società PROG.ESTE che prevede anche la gestione degli spazi commerciali, del ristorante e del self service, dei distributori automatici di cibi e bevande, della foresteria, del supporto alberghiero per reparti a pagamento, del baby parking, dell'asilo nido, della pubblicità e dei parcheggi. Infine, la riorganizzazione della Medicina del Territorio, finalmente integrata con quella Ospedaliera, non potrà avere come unica novità la “Casa della Salute”, perché il personale medico e infermieristico in essa oprerante potrà fornire talune prestazioni e non altre, e neanche tutte quelle finora usufruibili nell’attuale Pronto Soccorso del Sant’Anna. Dopo tanti anni, anni, si spera di avere il Nuovo Ospedale di Cona e, nel Sant’Anna ristrutturato, la Cittadella Sociosanitaria, l’Università e forse la Sanità Privata. Ne consegue che i nuovi Direttori Generali dovranno affrontare e risolvere problemi le cui competenze non sempre saranno attribuibili all’uno o all’altro, forse più spesso ad entrambi. Allora ci chiediamo:
Siamo infatti convinti che i problemi futuri della sanità ferrarese, compresi quelli dell’organizzazione dell’emergenza – urgenza o di un altro Pronto Soccorso in città, potranno trovare una soluzione, solo se verranno affrontati da figure apicali, con relativa squadra, che, conoscendoli, sappiano affrontarli senza impedimenti e conflittualità, con una visione più ampia.
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1- Consiglio Comunale del 28.06.2010 “Servizi sanitari previsti al Sant'Anna dopo l'apertura del nuovo Ospedale di Cona e progetto di valorizzazione delle aree del Sant'Anna finalizzato al finanziamento del nuovo ospedale” (P.G. n. 51588/2010)” Cittadini, Presidente del Consiglio, Signor Sindaco, Assessori, Consiglieri sulla mozione presentata avremmo voluto essere qualcosa in più che semplici lettori, non sappiamo se sarebbe stata migliore, sicuramente non avremmo accettato di inserirvi giudizi sulle persone, dai quali formalmente ci dissociamo. Vogliamo, a maggior ragione, dare un contributo pacato e speriamo utile al dibattito, convinti che, con il dialogo e il confronto, sia possibile raggiungere degli obbiettivi anche quando ne sembra difficile la condivisione. Non vogliamo ritornare su argomenti come:
Vogliamo invece discutere degli argomenti specifici all'ordine del giorno. |
2- Consiglio Comunale del 28.06.2010 “Servizi sanitari previsti al Sant'Anna dopo l'apertura del nuovo Ospedale di Cona e progetto di valorizzazione delle aree del Sant'Anna finalizzato al finanziamento del nuovo ospedale” (P.G. n. 51588/2010)” RICHIESTE DELCONSIGLIERE FRANCESCOLEVATO RAPPRESENTANTE DEL PDL Con la sua mozione, al di là delle asprezze o delle valutazioni politiche in esse contenute, l'opposizione Chiede un impegno al Sindaco e alla Giunta, formale e calenderizzato, di ultimare nel più breve tempo possibile l'ospedale di Cona e le infrastrutture ad esso collegate; Chiede di conoscere la destinazione dell'attuale area del Sant'Anna; Non vorrebbe autorizzarvi la costruzione e/o l'esercizio di alcuna clinica privata o struttura assimilabile; Propone nei locali delle cliniche universitarie una struttura ospedaliera, con annessi reparti medici, chirurgici, diagnostici e di servizio, per il ricovero e la cura specialistica di pazienti anziani (fino a 100-150 posti letto) e per la ricerca medico-scientifica, anche in campo oncologico (in collaborazione con la Facoltà di Medicina) di nuovi trattamenti terapeutici, di cure palliative e di cure del dolore. Vuole mantenere attivi presso l'attuale Ospedale Sant'Anna:
OSSERVAZIONI Su alcuni di questi impegni ci sentiamo in dovere di fare alcune osservazioni. Perchè si vuole impedire la presenza della sanità privata nell'area del S. Anna? Perchè non può essere perseguita una politica che favorisca il superamento della distinzione tra pubblico e privato? Forse perchè si è convinti che la sanità privata convenzionata in competizione con quella pubblica non possa fornire prestazioni di qualità? Sulla proposta di una struttura Ospedaliera nei locali delle cliniche universitarie facciamo notare che: l Al momento non è chiaro se le cliniche universitarie sono state vendute o sono ancora di proprietà dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria; se è valida l'ipotesi della vendita si può tornare ad averne l'uso incondizionato oppure bisognerà spendere dei soldi come per esempio pagare delle penali? l Questo nuovo e autonomo “Piccolo Ospedale” di 100-150 posti letto con finalità di assistenza e di ricerca perchè dovrebbe essere esclusivamente pubblico e non può essere privato? Se pubblico, alla gestione dovrà provvedere l'azienda Ospedaliera-Universitaria o solo l'Università? l'Università sarà disponibile a rivedere le scelte su Cona, potrà ancora contare sui finanziamenti per costruire i previsti circa 1000-1200 metri di locali a Cona, le attuali strutture di Cona, sovra dimensionate, edificate con altre finalità, saranno idonee a sostituire i non più costruendi locali? Nella prevista e in fase di attuazione Rete delle Cure Palliative questo “Piccolo Ospedale” come verrebbe a inserirsi? Perchè la ricerca medico-scientifica, anche in campo oncologico, dovrebbe essere finalizzata ai solo pazienti anziani? L'ipotesi di un Pronto Soccorso al S.Anna con annesse unità di rianimazione, emodinamica, sale operatorie, diagnostica per immagini, laboratori e quant'altro necessario, e un altro Soccorso a Cona, darebbe alla città due Pronto Soccorso; in quello del S.Anna sarebbero fornite delle prestazioni che offre anche il Pronto Soccorso di Cona? |
3- Consiglio Comunale del 28.06.2010 “Servizi sanitari previsti al Sant'Anna dopo l'apertura del nuovo Ospedale di Cona e progetto di valorizzazione delle aree del Sant'Anna finalizzato al finanziamento del nuovo ospedale” (P.G. n. 51588/2010)” PRESTAZIONI SANITARIE-PROGETTUALITA’ I cittadini chiedono di conoscere con chiarezza quale sarà l'offerta sanitaria che resterà al S.Anna e quale quella che andrà a Cona; perchè anche dopo l'apertura del nuovo Ospedale e la ricollocazione del S.Anna vogliono continuare ad avere tutti quei servizi che fino ad oggi hanno avuto al vecchio S.Anna. Pretendono però una sanità di qualità, accessibile e fruibile nei tempi previsti dalle necessità e dalle normative vigenti.. Alcune risposte deve darle la politica, mediante infrastrutture e servizi. Perchè per esempio le prestazioni sanitarie che saranno trasferite a Cona devono essere fruibili anche ai cittadini che non possono avvalersi dell'aiuto di amici o parenti per recarsi al nuovo Ospedale. Pensiamo e solo per fare un esempio a un potenziamento del Progetto Giuseppina. Altre risposte, che non sono nelle competenze dei Consiglieri, anche se competenti, deve darle chi compra e paga all'Azienda Ospedaliera-Universitaria le prestazioni, cioè l'Azienda USL di Ferrara. L'ASL ha il dovere di rispondere ai dubbi e alle perplessità dei cittadini; deve dire come può risolvere sicuramente i disagi, e prevenire eventuali ipotetici rischi, che per esempio potrebbero aversi con un servizio di urgenza spostato tutto su Cona. E per fare questo deve presentare un progetto con cui dice come pensa di “garantire l'Assistenza sanitaria H24, riducendo gli accessi impropri nelle strutture di emergenza e migliorando la rete assistenziale territoriale”. Il cittadino deve sapere quali sono i compiti affidati all'emergenza sanitaria, ma deve da una parte trovare una adeguata risposta a quelle giuste esigenze che solo un medico può definire non tipiche da Pronto Soccorso e dall'altra vedere riconosciuto il diritto di ottenere un inquadramento clinico terapeutico migliore e in tempi brevi. Il trasferimento dell'Ospedale a Cona, con i relativi servizi assistenziale, per la nostra città è un'occasione unica per adottare, anche a livello sperimentale e nuovo, azioni di riorganizzazione del servizio di Pronto Soccorso e, contemporaneamente, dell'assistenza sanitaria territoriale attraverso modelli organizzativi diversificati e ad elevata flessibilità con ulteriore sviluppo delle integrazioni multi-professionali. Pensiamo per esempio ai Punti di Primo Intervento omogeneamente distribuiti sul territorio del Distretto Centro-Nord dell'Azienda, allo sviluppo delle Aggregazioni Funzionali Territoriali della Medicina Generale, delle Associazioni Mediche, Medicine di Gruppo in particolare, e delle Unità Complesse delle Cure Primarie o Case della Salute, alla gestione di un ambulatorio H12 nelle Medicine di Gruppo o alle ambulanze del 118 presso le stesse (solo per fare alcuni esempi). In mancanza di questa progettualità, che la politica deve chiedere a chi ha il dovere di fornirla, chiunque, semplice cittadino, professionisti della sanità, politici più o meno competenti in materia, in buona fede o anche in mala fede, motivati da interessi comuni o di parte, si sente autorizzato ad avanzare proposte a volte anche discutibili e non sempre condivisibili. |
Il Resto del Carlino Ferrara, Domenica 6 giugno 2010 Loro hanno risposto che <<già nel 2000 si era deciso che l’assistenza sull’emergenza e la tecnologia si sarebbero trovate a Cona e che i tempi brevi saranno assicurati dalla riorganizzazione del “118”. Infatti in caso di richiesta di soccorso, sul posto arriveranno autonomamente l’ambulanza e il medico. L’operazione di soccorso viene attivata Nell’anello del vecchio S. Anna saranno realizzate due Nella sanità del futuro, la Medicina Generale svolgerà un ruolo importante, integrandosi con l’ospedale, a condizione che Bene ha fatto il Pdl a chiedere la convocazione di un Consiglio |
Inviato da: marialberta2004.1
il 10/08/2010 alle 13:15
Inviato da: marialberta2004.1
il 28/04/2010 alle 16:03
Inviato da: marialberta2004
il 23/12/2009 alle 14:20
Inviato da: giorgio.2007
il 01/09/2009 alle 16:33
Inviato da: levatofrancesco1
il 10/08/2009 alle 11:48