<3 Le Veline <3
Anoressia, Drunkoressia, Bulimia. Fanno e faranno sempre parte di noi. <3
Post n°5 pubblicato il 07 Maggio 2010 da G_leveline_S
Eliana Ramos, appena diciottenne, stroncata da un'emorragia cerebrale Modella muore sei mesi dopo la sorella Famiglia distrutta dalla moda in Uruguay: la ragazza vide sua sorella maggiore accasciarsi in passerella stroncata dall'anoressia MONTEVIDEO - Soltanto sei mesi fa se n'era andata la sorella maggiore, Luisel, stroncata a 22 anni da un infarto mentre sfilava in passerella a Montevideo dopo una lunga e ferrea dieta. Ora la stessa malaugurata sorte è toccata a lei: Eliana Ramos, anche lei modella, appena diciottenne, è uscita per sempre dal palcoscenico della vita. E' stata la nonna, con cui viveva, a trovarla sdraiata a terra esanime nella sua abitazione. L'autopsia ha accertato che il decesso della ragazza è stato causato da un'emorragia cerebrale, ma non è stato confermato che sia riconducibile a disordini alimentari, come ipotizzato dalla stampa uruguyana che parla di «morte improvvisa» associata a «un quadro di alimentazione deficitaria». LA MORTE NELLA PRIMA SFILATA INSIEME - Una cosa è certa: la giovane, conosciuta con il soprannome di Elle, era stata molto provata dalla morte della sorella, scomparsa sotto i suoi occhi, tant'è che, secondo fonti locali, era in cura da uno psicologo: il 2 agosto scorso, poco prima di salire in passerella per la serata di chiusura della settimana della moda, Luisel l'aveva abbracciato e le aveva augurato buona fortuna: per le prima volta le due sorelle avrebbero sfilato insieme. Dopo pochi passi tra i flash dei fotografi, però, Luisel si era accasciata senza vita. «SI ERA RIPRESA» - La giovane lavorava per l'imprenditore argentino Pancho Dotto, che l'aveva lanciata a livello internazionale. Raggiunto a Los Angeles, Dotto ha respinto le ipotesi che la morte sia imputabile a una carenza di cibo. «È un assurdo - ha detto all'agenzia di stampa argentina Telam - che si parli di una alimentazione deficitaria, di anoressia o di bulimia». Eliana, ha aggiunto, «era una ragazza molto sana, si alimentava bene e faceva sport. E non ha mai avuto una magrezza estrema». Anche secondo un'amica di Eliana, Natalia Ferreira, pure lei modella, Elle «non mostrava sintomi di cattiva salute». «Aveva vissuto tre o quattro mesi di grande tristezza per la morte di Luisel, ma ultimamente appariva più allegra» ha dichiarato la modella alla televisione locale, raccontando che avevano trascorso 20 giorni nella casa di Dotto a Punta del Este, rinomata località balneare urugaiana, e che non vi erano stati problemi di alimentazione. Da: Il Corriere della Sera. 15 Febbraio 2007 |
Post n°4 pubblicato il 07 Maggio 2010 da G_leveline_S
Il termine anoressia deriva dal greco ἀνορεξία (anorexia), mancanza di appetito, ma il significato che noi oggi gli attribuiamo viene introdotto nel 1873, quasi contemporaneamente, da Charles Lasegue (anoressia isterica) a Parigi e da William S. Gull (anoressia nervosa) a Londra. Fu lo stesso Lasegue a fornire la prima descrizione approfondita del nucleo psicopatologico centrale del disturbo. Da quel momento in poi la descrizione di casi di anoressia - intesa come disturbo psicopatologico - nella letteratura medica europea, divenne un fatto abbastanza comune. Negli anni compresi tra il 1889 ed il 1911 troviamo infatti contributi interessanti per la comprensione della psicopatologia anoressica ad opera di famosi neurologi dell'epoca quali Jean-Martin Charcot, Jilles de la Tourette, Pierre Janet. Una svolta importante nella storia della anoressia si verificò nel 1914, allorché il fisiologo Morris Simmonds suggerì l'ipotesi fisiopatologica di una insufficienza pituitaria grave che, nelle pazienti affette, era a suo dire la causa fondamentale del disturbo. Per tale motivo, dal 1911 fin quasi a tutto il 1930, l'approccio endocrinologico all'anoressia nervosa fece la parte del leone, facendo quasi dimenticare le precedenti ipotesi psicopatologiche. È soltanto a partire dal 1930, a seguito della pubblicazione di uno studio condotto da Berkman su 117 pazienti, che l'interpretazione psicopatologica riprende dignità clinica ed importanza nosologica. I grandi progressi verso l'interpretazione dell'anoressia nervosa - così come noi oggi intendiamo questa patologia - sono stati compiuti negli ultimi trent'anni e sono da attribuirsi all'opera di Hilde Bruch, Arthur H. Crisp e Gerald M.F. Russell. A questi autori dobbiamo, infatti, la gran parte delle descrizioni ancora attuali sui meccanismi psicopatologici dell'anoressia nervosa. Grazie anche alle loro descrizioni la categoria diagnostica dell'anoressia nervosa è stata presente nel DSM (Manuale Diagnostico Statistico dei disturbi mentali) sino dalla sua seconda edizione (DSM-II) avvenuta nel 1968.
Testo preso da qui: http://www.psicologia-italia.it/cart_contributi/storia_anoressia.html |
Post n°3 pubblicato il 06 Maggio 2010 da G_leveline_S
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Post n°2 pubblicato il 06 Maggio 2010 da G_leveline_S
Per un bicchiere medio: |
Ci presentiamo! |