le vide

senza titolo


Stanno sulle porte delle casea soffiare loro il vento che non viene piùe quando le foglie di cui saremo cinticadranno, la mano che sarà uscita dalla conta dei dadi sul selciato pianterà un nuovo seme, che saràalbero, poi vita, e solo alla finesoffio di rinnovato ardoreCamminerò al tuo fianco, allora, madreche mi sei stata fedele sopra tutte le donnee guarderemo al cielo con speranzaperché non si dia un solo giorno senza sole, neve o anima, il buonodi quel raccolto lasciato a riposonei granaiBasta una tua parolae anch’io mi lascerò andareper spingermi fin dove l’acqua ha cadenza di sorgente, là dove il fuocosi accanisce solo sui rovi e la nebbiaristagna, serena, un velo che accarezzala luce chiara, sbiadita dalle tue labbrarosse di tremore bizarro