Il principe è tristela notte è scesadomani la sua vita cambieràSposerai una fanciullaricamata di rosale cui fattezze commuovono gli deie dalla cui bocca non escono parolesolo gocce di mieleElla ti sarà al fianco per il resto della vitae dopo averla vistanon desidererai più altroAngelo dei sognisposa la mia mentenon questo precario simulacroe il mio cuore si scioglierà nell’amoreper teOsserva, principe, i doni del tuo popolole figlie del sole si prostrano a teregalano sorrisi e pace alla terrae sono così bellecantori e adulatori scacceremoperché oggi non v’è bisogno di cantarebellezza e virtùsi sono incarnate per noici osservano ci adoranola tua vita è la loroIl principe trema come la montagnaquando infuria il ventoattorno a se vede già solo rovineLa prima si fa avantie dice: “Signore del mio popoloe da oggi del mio cuorenel mio grembo dimora il nome di quel fiore dimenticato fra i tesori del tuo giardino,senza che nessuno vi entrasse, per timoredi essere sopraffatti dalla delizia...Voglio donarti l’oro di mio padre,le più belle stoffe e palazzi d’incanto.Spero di essere la tua sposa”La seconda si fa avantie dice: “Signore del mio popoloe da oggi del mio cuoresul mio petto aleggiala nostalgia di notti cullatedai sogni d’amore più soaviquelli che neppure le nottiricordano, al risveglio...Voglio donarti i gioielli di mia madre,l’esercito di mio padre e splendidi destrieri.Spero di essere la tua sposa”La terza si fa avantie dice: “Signore del mio popolo e da oggi del mio cuorei miei occhi sono come anelliincatenati ad uno specchiodove scivola una carezzache sfiora labbra colpevoli...Voglio donarti l’impero ch’è mio,le mie ricchezze saranno tue.Tutto ciò che chiederai, io esaudirò.Spero di essere la tua sposa”E’ questa la bellezzache commuove gli dei?Come non rinnegare se stessise immagine del nostro peccatoè il sorriso che cela il gelo nel cuore?Umile e sola, spoglia di ricche vesti,senza potenti nobili al braccio,si fa strada nell’indistintouna tremula figura con il capo velatoclandestina, gli occhi negli occhidi chi spera di conquistareed è un attimoDice: “Mio nobile principeio non ho averi, se nonlo strascico della mia ombrache chiede solo una parolaper ritirarsi, e lasciare cosìche splendail fulgore della tua luce...Se diverrò tua sposa, il mio corpoe la mia anima saranno una sola cosaper teti donerò la mia fatica, la mia gioia,la tristezza infinita e il sole meravigliosodel mattinobagnato del sorriso dell’amoree della preghieracolmerò il tuo vuoto quando saraida soloe sorreggerò il tuo braccioanche con il corpo in fiamme.Non avrai bisogno di chiedereperché avrò già in me il tuo pensieroe dopo averlo adorato lo innalzeròal cielo dove prenderà posto tra le stelle.Leggerò poesia e reciterò le preghieresolo con te accanto,mi ciberò del tuo respiroe mi disseterò al calice della tua parola.In verità oggi sono già sposa del creato,perché ti ho visto e ti ho adorato”Il principe la guardapoi d’incantosi spoglia di tuttobalza giù dal tronosi fa largo tra corpi di vita vuotain cerca della sua sposala trova, la stringe a sein lacrimedice: “Meraviglia del creatopossa essere benedetto il Signore Dio di tuttinei secoli dei secoli perchéti ho incontrato.In verità non ho mai vistocreatura più bella di te”bizzarro