Ultimamente, nonostante la mia giovane età, non sopporto la televisione. Saranno i programmi trash, i soliti film visti e rivisti, i format politici, i programmi dove il momento culturale è rappresentato da un bambino di prima media che dice la tabellina del due e dove si pensa che i terremoti siano segno della giustizia divina. Poi, volete mettere tutta la montagna di pubblicità che ci viene propinata ogni giorno? “Marcellino vuole diventare esploratore” nonostante siamo ormai nel 2011 e abbiamo esplorato ogni centimetro quadrato del pianeta Terra, oppure “Ho un fastidioso prurito intimo” e subito arrivano le amiche che ti consigliano l’ultima lavanda in commercio al posto di un vecchio e sano “Grattati”.O ancora, chi non è rimasto impressionato dalle robioline volanti di Nonno Nanni (sono peggio che i piccioni), e chi non ha dubitato più volte della rettitudine morale di Capitan Findus, dal momento che sta tutto l’anno su una barca, solo circondato dai bambini?Ma nulla batte le televendite. Gente che vuole venderti pentole, attrezzi ginnici, l’ultimo ritrovato anticellulite, tre scarpiere al prezzo di una (e se tu ne hai bisogno una, te ne devi tirare in casa tre!), il ritrovato anticalvizie che “aggiunge capelli ai tuoi capelli” (sì, ma da dove vengono i capelli che mi vengono aggiunti?), l’elettrostimolatore di turno, le pillole dimagranti e la cremina che ti fa lievitare il seno facendoti passare da meline a meloni.Basta, basta, basta e ancora basta! Ma perché non sono vissuta nei primi anni del Novecento quando tutta questa pubblicità martellante non c’era? E invece, non risolverei proprio nulla, perché la pubblicità martellante di paccottiglie di dubbia utilità c’era anche nei primi anni del secolo scorso.Basta infatti aprire una Domenica del Corriere del 1905 per rendersi conto che il tempo passa, ma l’umanità e le sue necessità non cambiano affatto. Vediamo insieme qualche pubblicità:Donne, vostro marito è uno di quei giovani “vecchi” con il coraggio e l’ambizione assopita, per non parlare di qualcos’altro? Riacquisteranno magicamente la virilità perduta con l’ Electro – Vigor del dottor Maclaughlin.L’Electro – Vigor ha guarito più di 50.000 casi giudicati incurabili. E ricordatevi il motto del dottor Maclaughlin: “Io garantisco la guarigione quando dico che posso guarire!” (cosa voglia dire questa frase sibillina, non l’ho ancora capito e penso che non lo capirò mai).
Elettrostimolatori, calvizie, dimagranti & co: tutto quello che avrebbero voluto venderci nel 1905
Ultimamente, nonostante la mia giovane età, non sopporto la televisione. Saranno i programmi trash, i soliti film visti e rivisti, i format politici, i programmi dove il momento culturale è rappresentato da un bambino di prima media che dice la tabellina del due e dove si pensa che i terremoti siano segno della giustizia divina. Poi, volete mettere tutta la montagna di pubblicità che ci viene propinata ogni giorno? “Marcellino vuole diventare esploratore” nonostante siamo ormai nel 2011 e abbiamo esplorato ogni centimetro quadrato del pianeta Terra, oppure “Ho un fastidioso prurito intimo” e subito arrivano le amiche che ti consigliano l’ultima lavanda in commercio al posto di un vecchio e sano “Grattati”.O ancora, chi non è rimasto impressionato dalle robioline volanti di Nonno Nanni (sono peggio che i piccioni), e chi non ha dubitato più volte della rettitudine morale di Capitan Findus, dal momento che sta tutto l’anno su una barca, solo circondato dai bambini?Ma nulla batte le televendite. Gente che vuole venderti pentole, attrezzi ginnici, l’ultimo ritrovato anticellulite, tre scarpiere al prezzo di una (e se tu ne hai bisogno una, te ne devi tirare in casa tre!), il ritrovato anticalvizie che “aggiunge capelli ai tuoi capelli” (sì, ma da dove vengono i capelli che mi vengono aggiunti?), l’elettrostimolatore di turno, le pillole dimagranti e la cremina che ti fa lievitare il seno facendoti passare da meline a meloni.Basta, basta, basta e ancora basta! Ma perché non sono vissuta nei primi anni del Novecento quando tutta questa pubblicità martellante non c’era? E invece, non risolverei proprio nulla, perché la pubblicità martellante di paccottiglie di dubbia utilità c’era anche nei primi anni del secolo scorso.Basta infatti aprire una Domenica del Corriere del 1905 per rendersi conto che il tempo passa, ma l’umanità e le sue necessità non cambiano affatto. Vediamo insieme qualche pubblicità:Donne, vostro marito è uno di quei giovani “vecchi” con il coraggio e l’ambizione assopita, per non parlare di qualcos’altro? Riacquisteranno magicamente la virilità perduta con l’ Electro – Vigor del dottor Maclaughlin.L’Electro – Vigor ha guarito più di 50.000 casi giudicati incurabili. E ricordatevi il motto del dottor Maclaughlin: “Io garantisco la guarigione quando dico che posso guarire!” (cosa voglia dire questa frase sibillina, non l’ho ancora capito e penso che non lo capirò mai).