Anche se ormai non è più stagione, io non finirò mai di parlarvi di pastiglie per la gola, in questo caso abbiamo le pastiglie Tossisan del Laboratorio AGIPS di Genova.Ho cercato di reperire delle informazioni sul Laboratorio AGIPS di Genova, ma ho trovato pochissime informazioni sul suo passato storico. Comunque, questa Casa Farmaceutica esiste ancora, ma ha cambiato sede: da Genova si è trasferita in quel di Rapallo.Il Tossisan, come ogni buona caramella per la gola degli anni 60 era composto da ingredienti di tutto rispetto: estratto di balsamo del Tolù (antibatterico), fluido di aconito (sedativo tossico), benzoile (parente del benzene), catrame norvegese (antibatterico di origine vegetale, che comunque rimane sempre catrame), narceina (calmante, simile alla papaverina), creosoto(cancerogeno estratto da depositi fossili) , lattofosfato di calcio (integratore di calcio e fosforo), gomma e zucchero aromatizzato alla menta e liquirizia.Praticamente queste pastiglie avevano due funzioni: eliminava ogni presenza batterica nel cavo orale, e se avevi finito la benzina, ti bastava sciogliere una pastiglia in un po’ d’acqua e versarla nel serbatoio per arrivare fino al più vicino distributore.Infatti, la descrizione del prodotto parla chiaro: “le sostanze medicamentose usate nella composizione delle nostre pastiglie, per il loro potere antisettico, agiscono sulla mucosa diminuendone la secrezione e la irritabilità, decongestionando in poco tempo le vie respiratorie” per mettervi nuovamente in moto, aggiungerei io.Ecco la foto della scatola:
Tossisan
Anche se ormai non è più stagione, io non finirò mai di parlarvi di pastiglie per la gola, in questo caso abbiamo le pastiglie Tossisan del Laboratorio AGIPS di Genova.Ho cercato di reperire delle informazioni sul Laboratorio AGIPS di Genova, ma ho trovato pochissime informazioni sul suo passato storico. Comunque, questa Casa Farmaceutica esiste ancora, ma ha cambiato sede: da Genova si è trasferita in quel di Rapallo.Il Tossisan, come ogni buona caramella per la gola degli anni 60 era composto da ingredienti di tutto rispetto: estratto di balsamo del Tolù (antibatterico), fluido di aconito (sedativo tossico), benzoile (parente del benzene), catrame norvegese (antibatterico di origine vegetale, che comunque rimane sempre catrame), narceina (calmante, simile alla papaverina), creosoto(cancerogeno estratto da depositi fossili) , lattofosfato di calcio (integratore di calcio e fosforo), gomma e zucchero aromatizzato alla menta e liquirizia.Praticamente queste pastiglie avevano due funzioni: eliminava ogni presenza batterica nel cavo orale, e se avevi finito la benzina, ti bastava sciogliere una pastiglia in un po’ d’acqua e versarla nel serbatoio per arrivare fino al più vicino distributore.Infatti, la descrizione del prodotto parla chiaro: “le sostanze medicamentose usate nella composizione delle nostre pastiglie, per il loro potere antisettico, agiscono sulla mucosa diminuendone la secrezione e la irritabilità, decongestionando in poco tempo le vie respiratorie” per mettervi nuovamente in moto, aggiungerei io.Ecco la foto della scatola:
