La farmacia d'epoca

Teofilchinidina


Oggi voglio concludere la Settimana del Tubo in bellezza con un medicinale anni 50: la Teofilchinidina.Questo farmaco era utilizzato per regolare il ritmo e il trofismo cardiaco, in caso di aritmie, tachicardie e miocarditi. Secondo la descrizione del farmaco, la Teofilchinina doveva funzionare provocando una modificazione dell’eccitabilità del tessuto cardiaco e quindi dell’irrorazione coronarica, grazie ai suoi ingredienti selezionati: vediamo quali sono.Glutammato di chinidina: viene utilizzato nel trattamento delle aritmie cardiache, in quanto ha la caratteristica di legarsi ai canali del sodio. Questo fa agire la molecola come un regolatore dell’attività cardiaca: più il cuore batte velocemente e più si bloccano i canali del sodio e vice versa.Diidrossipropiteofillina: è un broncodilatatore impiegato nel trattamento di affezioni respiratorie pesanti. Papaverina cloridrato: non credo ci sia bisogno di presentazioni. La papaverina, ha avuto largo impiego nei farmaci degli anni 50: in questo caso, veniva sfruttata la sua capacità di vasodilatatore, che come abbiamo già visto, accomuna un po’ tutti gli alcaloidi. Interessante è anche il fatto che la chinidina amplifica l’effetto della papaverina, in quanto blocca il citocromo P450, un enzima che si occupa di “demolire” gli alcaloidi.Eccipienti: fanno sempre fine e non impegnano.So che cosa state pensando: sì, la Teofilchinidina era proprio un farmaco d’urto, non c’è che dire.Ecco la foto della scatola:
E’ alta 4,5 cm x 1,4 cm e conteneva 10 compresse da 0,50 g ciascuna.La Teofilchinidina era prodotta dalla Concessionaria Ligure, i cui laboratori erano situati a Genova in via Sturia 48.Grazie per aver letto il post!