La farmacia d'epoca

Le Pastiglie borato di sodio, mentolo e p - aminobenzoil - dietilaminoetanolo cloridrato


La mia settimana dell’odio nei confronti della tosse continua con le pastiglie di mentolo, borato di sodio e p – aminobenzoil  - dietilaminoetanolo cloridrato.Cos’è questa roba impronunciabile, e perché sulle scatole è scritta piccola - piccola?Innanzitutto, chi mi segue da un po’ di tempo, saprà che né il mentolo, né il borato di sodio hanno un effetto sedativo sulla tosse, quindi la nostra molecola dal nome talmente lungo che anche il copia incolla si rifiuta di ripetere, sicuramente sarà il principio storden, ops, volevo dire attivo.In particolare il p – aminobenzoil  - dietilaminoetanolo, non è che un parente prossimo della novocaina, indicato su alcuni testi degli anni 50 come vitamina H3, la vitamina dell’eterna giovinezza.Infatti, era a base di un farmaco, il Gerovital, che prometteva di ringiovanire l’organismo, allungando la prospettiva di vita.In realtà il prodotto si rivelò una bufala, l’effetto “giovani, belli e pimpanti” era dato dalle proprietà del  p – aminobenzoil  - dietilaminoetanolo che anestetizzavano gli acciacchi.Di questi preparati galenici ne possiedo addirittura due scatole: la prima commercializzata dalla OFA (Officina Farmacoterapica Milano), mentre la seconda era commercializzata dalla Farmaco Merano (la cui sede era a Milano in via Zanella 5!).
Misurano 8 cm x 4 cm x 1 cm.Entrambe risalgono agli anni 50 / 60 del secolo scorso e differiscono tra loro solo a livello della quantità di mentolo.Si raccomandava di assumere da 8 a 12 pastiglie al giorno, da lasciar sciogliere lentamente in bocca.Grazie per aver letto il post!