La farmacia d'epoca

Il Principe Veganin


“Sì. Se un paziente, poniamo, dimostra una particolare intolleranza verso un farmaco, allora può essere che il medico, o un suo incaricato, vada a chiedere se c’è un prodotto similare con cui sostituire l’altro. Molti poi vengono a chiedere un Veganin o un’Aspirina, perché hanno i postumi della sbornia, e occasionalmente, direi, per flirtare con qualcuna delle ragazze se si presenta l’opportunità. La natura umana è sempre la natura umana. Lei può vedere come sia.  Piuttosto senza speranza”.Così si rivolgeva l’Ispettore Sharpe al detective che il pubblico crede francese, ma lui è più belga che mai: Monsieur Hercule Poirot. In Hickory Dickory Dock (tradotto in italiano in “Poirot si annoia”), il mistero ruota intorno alla scomparsa di un flacone di morfina  dalla farmacia dell’Ospedale di Santa Caterina ed alla comparsa di una serie di cadaveri, che hanno la capacità di attirare tutti i detective letterari presenti nel giro di venticinque chilometri. La scienza indica questo fenomeno come “l’effetto Jessica Fletcher”.Ma io non sono qui né per parlare di Agatha Cristie, né di morfina e neppure per tirare frecciatine al mio popolo preferito (les Françaises), ma per introdurre il farmaco di oggi: il Veganin.Sì, il prode Veganin, erede della corona, che ha combattuto a fianco del mago Badedass il Blu e al nano Golin Gambelunghe, nello sceneggiato radiofonico “The horde of the things”, adattamento comico del più celebre “The lord of the rings”, “Il signore degli anelli”. Stiamo parlando proprio di lui, vero che ve lo ricordate?Scommetto di no, perché a differenza di quanto avvenne Oltralpe, il Veganin ha avuto difficoltà ad attecchire in territorio italico, forse perché in Italia era più forte il dominio dell’Aspirina Bayer, della Rodina Montecatini e del Diaforil Maggioni.Ma chi era costui? Il Veganin era una via di mezzo tra l’antidolorifico e  il farmaco antifebbrile, infatti era indicato in caso di nevralgie, emicranie, grippe (termine francese per indicare l’influenza) e stati influenzali vari.Gli ingredienti indicati sulla scatola sono ancora quelli della ricetta originale del Veganin: codeina fosforica ( ottenuta dalla metilazione della morfina, l’alcaloide estratto dal Papaver somniferum), acido acetil salicilico (principio attivo della comune aspirina) e la fenacetina.Quest’ultima molecola è stata sintetizzata per la prima volta nel 1887 da Harmon Northrop Morse (sì, parente di quel Morse!), e fino alla riscoperta del paracetamolo negli anni 50 è rimasta uno degli antipiretici più diffusi. Oggi non è più utilizzata in quanto si è dimostrato che può causare disturbi renali ed epatici, emolisi e facilita l’insorgere di carcinomi della vescica.Ad oggi il Veganin è ancora in commercio, ma con formulazione differente: la fenacetina è stata sostituita con il paracetamolo ed è stata introdotta la caffeina.Ecco una foto di repertorio del Principe Veganin:
La confezione era un campione gratuito per i medici di cui era vietata la vendita: misura 5,5 cm di lato e risale agli anni 30 – 40.La posologia consigliava di  assumere da 1 a 6 compresse al dì, secondo indicazione medica.Il brevetto del farmaco era della GÖDECKE & Co, il cui concessionario per l’Italia era il Laboratorio Farmaceutico A. Angiolini & C di Milano.Grazie per aver letto il post!