La farmacia d'epoca

La mitica Citrosodina!


Quello di oggi è un prodotto conosciutissimo e non credo che abbia bisogno di presentazioni: la Citrosodina dei Laboratori Maestretti.Quanti di voi avranno preso o continuano ad assumere questo ritrovato della scienza e della tecnica, che ci consente di combattere in maniera efficace i bruciori di stomaco, le dispepsie e le gastralgie? Penso che non esista un Italiano che almeno una volta nella vita non si sia ritrovato faccia a faccia con la Citrosodina!La latta di oggi è molto particolare.  Credo che molti di voi siano abituati a conoscere la Citrosodina sotto forma di granuli, mentre la scatola in questione, conteneva delle complesse.La Citrosodina degli anni Cinquanta era a base di citrato trisodico. Lo ione citrato bilancia il pH dello stomaco, infatti proprio per questo motivo, il citrato trisodico è sempre stato indicato come un antiacido. In realtà la nostra molecola è impiegata anche come anticoagulante, come doping (nel 2003 alcuni studi hanno dimostrato che il citrato trisodico  migliora le performance nella corsa)e come trattamento delle affezioni delle vie urinarie.Inoltre , il citrato trisodico viene impiegato nell’industria alimentare ( il suo codice è E331), per conferire il sapore acido a dolci, bibite e succhi di frutta.Ecco la foto della scatola:
Misura 8 cm di altezza per 2,7 di diametro e risale agli anni Cinquanta.La dose per gli adulti era di 4 – 8 compresse dalle 2 alle 6 volte al giorno, mentre per i lattanti una o mezza compressa sciolta in un cucchiaio di acqua prima di ogni poppata.La Citrosodina era prodotta dai laboratori Maestretti, siti in via Gran Sasso 18 a Milano. Oggi, come ben saprete, il preparato galenico è ancora in produzione, ma è il brevetto è passato alla Bayer nel 2001, quando ha acquistato la divisione prodotti da banco della Roche.Grazie per aver letto il post!