La farmacia d'epoca

Sanasma


Con oggi La Farmacia d’Epoca riapre i battenti e ritorna con i suoi post. Spero abbiate passato buone vacanze e siate pronti a leggermi ancora.Per festeggiare, vorrei introdurre un farmaco particolare: le compresse Sanasma.Come dice già il nome, questo preparato galenico era utilizzato per sedare gli attacchi d’asma e la tosse.In passato vi avevo già parlato dell’asma, e dei “dubbi” rimedi che venivano utilizzati per curarla ( sigarette d’Abissinia, carte fumigatorie e fumo di sigaro inalato per bocca), con il Sanasma si ebbe una svolta incredibile. Basta rimedi approssimativi che sanno di Medioevo, finalmente l’Industria Galenica Milanese aveva messo in commercio un farmaco efficace contro l’asma.Il Sanasma, infatti era una vera “bomba” per l’asma, con una serie di ingredienti che fanno paura solo ad essere letti:Stramonio: o erba del diavolo è una pianta velenosissima a causa del suo alto contenuto di alcaloidi come la scopolamina, famosa per i suoi effetti allucinogeni. Se assunto causa un blocco dei recettori muscarinici della muscolatura respiratoria, inibendo così l’attacco d’asma.Lobelia: il vero principio attivo del farmaco, conosciuta già dagli Indiani d’America per le sue proprietà antiasmatiche. Non è però immune da effetti collaterali: essendo il suo effetto sull’organismo simile a quello del tabacco, spesso si sono registrati casi di dipendenza.Belladonna: anche se in precedenza l’abbiamo conosciuta soprattutto come miorilassante e antispastico, ha anche proprietà broncodilatatrici. Non sto a ricordarvi che se assunta troppo di frequente può dar luogo ad avvelenamenti.Menta piperita: perché gli alcaloidi tendono ad essere piuttosto amari e queste compresse dovranno pur sapere di qualcosa.Eucalipto e salvia: i loro estratti hanno proprietà anti infiammatorie e antisettiche.Efedrina cloridrato: chimicamente simile alle anfetamine, in passato è stata utilizzata tantissimo come decongestionante nasale, e come broncodilatatore per l’asma. Purtroppo i suoi effetti collaterali non erano da poco, si arrivava addirittura all’infarto e all’ictus, perciò al giorno d’oggi è stata sostituita con molecole più sicure.Pentametilentetrazolo: è uno stimolante del sistema nervoso centrale, in particolare aumentava la velocità della circolazione sanguigna, in modo tale da far arrivare più sangue agli alveoli polmonari e aumentare lo scambio gassoso. Oggi non viene più impiegato, in quanto se utilizzato per troppo tempo poteva portare ad attacchi convulsivi.Acido paraminobenzoico: o PABA, è più importante per le sue interazioni con l’acido folico che come antiasmatico. Inoltre è largamente impiegato nella produzione di solari e creme antiscottatura, perché riduce i danni delle radiazioni ultraviolette.Calcio levulinato: per dare “corpo” alla pastiglia.Ecco la foto della scatola:
Come abbiamo visto, negli anni Cinquanta / Sessanta, con l’asma non scherzavano proprio, e questo era anche dimostrato dalle dimensioni della scatola: 5 cm x 4 cm x 0,6 cm di spessore: un formato ultratascabile!Ogni scatola conteneva 20 compresse, che potevano essere assunte fino ad un massimo di 6 al giorno, secondo la prescrizione del medico.La sede dell’industria Galenica Milanese era in Via Natale Battaglia, n° 22. Ad oggi gli stabilimenti non esistono più, perché rimpiazzati da eleganti appartamenti in stile anni Settanta. Se qualcuno ne ha notizie, la mia e-mail è quella scritta in arancione nell’intestazione del blog.Grazie per aver letto il post!