La farmacia d'epoca

Angioxyl


Per la serie “ i farmaci indefiniti” abbiamo oggi con noi l’Angioxyl dei Laboratori Farmaceutici Maestretti.L’Angioxyl era un farmaco opoterapico, per la precisione dell’estratto pancreatico disinsulinizzato, decisamente enigmatico: infatti, sulla scatola viene indicato nella cura di “alcune affezioni dell’apparato cardio vascolare”, ma non specifica quali, e soprattutto io non vedo il nesso tra estratto pancreatico e malattie cardiache.Che fare allora? Ovvio: prendere in mano la mia Annata Terapeutica del 1948 e cercare di rispondere a questi interrogativi.Già dalle prime pagine trovo una bella pubblicità del prodotto in questione, con  annesso elenco delle patologie in cui era impiegato:
Peccato che l’inserzione non dia alcuna spiegazione circa il perché di questo bizzarro utilizzo.Per ottenere delle risposte sono dovuta andare fino a pagina 479, e vi riporto ciò che ho trovato:“Il tessuto pancreatico disinsulinizzato, somministrato per via endomuscolare alla dose di 2 - 4 cc, combatte i dolori così efficacemente che secondo Kirwin e coll. l’effetto è duraturo e quasi mai si deve ricorrere ad un’altra iniezione”.E’ inoltre curioso notare che l’Annata Terapeutica consigli il Deprepanex e non l’Angioxyl per le iniezioni di estratto pancreatico. Sinceramente non ho idea di come Kirwin e collaboratori abbiano condotto la loro ricerca, e vorrei veramente saperlo, perché ogni volta mi stupisco per come siano riusciti a catalogare come antidolorifico qualcosa che non lo è.Ecco la foto della scatola:
Misura 7,8 cm x 11,5 cm x 2,2 cm ed è databile tra il 1934 e il 1937. Da notare che essendo un prodotto biologico, aveva una data di scadenza, fatto assai raro nella farmacia della prima metà del Novecento.Le fiale contenevano 2 cc di estratto pancreatico sul totale di 20 unità.La posologia raccomandava 1 - 2 fialette al giorno secondo le prescrizioni del medico.Grazie per aver letto il post!