La farmacia d'epoca

La terrificante Pasta Pectoral del Dottor Andreu


Vi ricordate il Dott. Andreu? Ma sì, quello delle Papeles Fumigatorios Azoados ( le carte fumigatorie azotate), contro tutti i problemi respiratori, considerabile uno dei “padri fondatori” della farmacia spagnola.Bene, nonostante sia un po’ di tempo che non riesca ad andare a “caccia”, ho un aggiornamento per voi: sono riuscita a reperire la scatola delle pastiglie a base della Pasta Pettorale del Dottor Andreu.Se per caso ve ne capitasse in mano una, abbiate la cura di aprirla per controllare che anche la litografia interna sia a posto: infatti, la posologia e gli ingredienti sono elencati all’interno della scatola.Sinceramente ritengo che le pastiglie del Dott. Andreu siano uno dei preparati farmaceutici europei più “pesanti” della prima metà del Novecento. Non ci vuole una grande esperienza, basta leggere gli ingredienti per capire quanto fossero una “mazzata” per la tosse!- Estratto di Lactuca: ha effetti ipnotici e sedativi, simili all’oppio.- Estratto di Belladonna: l’atropina, uno degli alcaloidi contenuti nella pianta, agisce direttamente sul sistema nervoso centrale inibendo i recettori per l’acetilcolina, causando così un rallentamento del riflesso spinale che causa la tosse.- Estratto di aconito: è un sedativo, con cui bisogna essere molto cauti. Infatti, bastano 6 mg di aconitina per provocare il decesso di un adulto.- Estratto di stramonio: o “erba del diavolo” o “erba delle streghe”, chiamato così per le sue virtù narcotiche, sedative e allucinogene.- Codeina fosfato: è un antidolorifico e analgesico, impiegato in farmacia ancora al giorno d’oggi.  Richiede la prescrizione medica.- Ossisulfuro di antimonio: o kermesite, è sicuramente una scelta che pare curiosissima per un farmaco. Sicuramente molti di voi conosceranno questo minerale rosso intenso perché utilizzato già dagli antichi Egizi nei prodotti di cosmesi (soprattutto rossetti), e nel Quattrocento diventò uno dei simboli dell’alchimia. Fu utilizzato in lungo e in largo finché non si scoprì la sua tossicità.Nel Diciannovesimo secolo era molto radicata la convinzione che l’antimonio e i suoi derivati fossero una sorta di panacea, basti pensare alle “Antimony pills” vittoriane contro la costipazione. Quelli che non morivano di tisi o di colera li portavano via le pillole all’antimonio.- Gomma arabica e zucchero: che posti in fondo all’elenco suonano un po’ come una presa in giro.Ormai, in due anni e più di blog posso contare sulla punta delle dita i farmaci considerabili veramente “pericolosi”, e mi sento di annoverare queste pastiglie dalla sicura efficacia nella categoria. Spero che siate d'accordo anche voi.La scatola in mio possesso è la versione del prodotto destinata al mercato argentino, quella spagnola non differisce di molto:
Misura 7 cm x 3,5 cm x 1,1 cm e risale agli anni Dieci / inizio Venti del Novecento. Da una veloce ricerca, posso considerarmi fortunata:  è ben conservata, perché purtroppo non essendo trattate all’interno, tendono ad arrugginirsi con facilità.Una scatola costava 70 centesimi e conteneva 12 pastiglie. Si consigliava di assumerne una ogni tre ore, e in caso di tosse ostinata si arrivava anche a due. Per i bambini mezza pastiglia ogni tre ore.Grazie per aver letto il post!