Buonciorno, occi ciornata ti farmaco tetezco, ecco a tuti Gonosan. Gonosan ezzere ultimo ritrofato efficacizzimo und teutonicizzimo contro faztidiozizzima e triztizzima manifeztazione quale gonorrea. Sì signori, se foste vissuti negli anni Dieci del Novecento, il Gonosan sarebbe stata la vostra unica scelta per curare la gonorrea e le infiammazioni dell’apparato uro genitale. So che la gonorrea non è uno degli argomenti preferiti della community di Libero, ma dato che è una delle malattie sessuali più diffuse, ho deciso direndere onore al lavoro del batterio Neisseria gonorrhoeae dedicandogli un post. Costui, nonostante svolga un’occupazione mal retribuita, senza sindacati e senza giorni di ferie, continua da millenni a svolgere il suo compito con perizia e maestria.Al momento dell’infezione attraversa l’epitelio colonnare dell’uretra raggiungendo il tessuto connettivo che sta sotto l’epitelio stesso. Qui, complice la risposta immunitaria dell’organismo, si viene a formare il caratteristico muco purulento che da origine ad una delle infiammazioni più dolorose sia per lui, sia per lei. La simpatica Neisseria gonorrhoeae, infatti è per la parità dei sessi: come ogni malattia sessuale moderna colpisce in maniera uguale uomini e donne. L’unico modo per difendersi è fare uso dell’invenzione di Julius Fromm, che non è la fascetta di plastica per gli imballaggi ma il profilattico. Il Gonosan in realtà non era poi questo “ritrovato portentoso” che tutti si aspettavano. Era più che altro un forte sedativo a base di Kava – Kava ( una pianta tropicale) e di olio di legno di sandalo, che oltre al buon profumo non ha qualità medicamentose tali da eliminare la Neisseria. Per riuscire a combatterla efficacemente saranno necessari gli antibiotici degli anni Cinquanta. Dal momento che la scatola risale agli anni Dieci, non è presente alcuna indicazione delle componenti, d’altronde all’epoca non era obbligatorio, come non era obbligatorio indicare le controindicazioni o gli effetti collaterali. Infatti, se non lo sapete, non vi verrebbe mai in mente di trovarvi davanti ad una scatola di un medicinale: pensate che chi me l’ha venduta era convintissima che fosse una scatola di spilli. Ecco la foto della scatola:
Gonosan
Buonciorno, occi ciornata ti farmaco tetezco, ecco a tuti Gonosan. Gonosan ezzere ultimo ritrofato efficacizzimo und teutonicizzimo contro faztidiozizzima e triztizzima manifeztazione quale gonorrea. Sì signori, se foste vissuti negli anni Dieci del Novecento, il Gonosan sarebbe stata la vostra unica scelta per curare la gonorrea e le infiammazioni dell’apparato uro genitale. So che la gonorrea non è uno degli argomenti preferiti della community di Libero, ma dato che è una delle malattie sessuali più diffuse, ho deciso direndere onore al lavoro del batterio Neisseria gonorrhoeae dedicandogli un post. Costui, nonostante svolga un’occupazione mal retribuita, senza sindacati e senza giorni di ferie, continua da millenni a svolgere il suo compito con perizia e maestria.Al momento dell’infezione attraversa l’epitelio colonnare dell’uretra raggiungendo il tessuto connettivo che sta sotto l’epitelio stesso. Qui, complice la risposta immunitaria dell’organismo, si viene a formare il caratteristico muco purulento che da origine ad una delle infiammazioni più dolorose sia per lui, sia per lei. La simpatica Neisseria gonorrhoeae, infatti è per la parità dei sessi: come ogni malattia sessuale moderna colpisce in maniera uguale uomini e donne. L’unico modo per difendersi è fare uso dell’invenzione di Julius Fromm, che non è la fascetta di plastica per gli imballaggi ma il profilattico. Il Gonosan in realtà non era poi questo “ritrovato portentoso” che tutti si aspettavano. Era più che altro un forte sedativo a base di Kava – Kava ( una pianta tropicale) e di olio di legno di sandalo, che oltre al buon profumo non ha qualità medicamentose tali da eliminare la Neisseria. Per riuscire a combatterla efficacemente saranno necessari gli antibiotici degli anni Cinquanta. Dal momento che la scatola risale agli anni Dieci, non è presente alcuna indicazione delle componenti, d’altronde all’epoca non era obbligatorio, come non era obbligatorio indicare le controindicazioni o gli effetti collaterali. Infatti, se non lo sapete, non vi verrebbe mai in mente di trovarvi davanti ad una scatola di un medicinale: pensate che chi me l’ha venduta era convintissima che fosse una scatola di spilli. Ecco la foto della scatola: