Questo farmaco ve l’avevo annunciato tempo fa, e dal momento che ve lo avevo promesso, ebbene eccolo qui: la Cascarina Le Prince. Questo è uno di quei pochi farmaci di cui vi è traccia ufficiale del suo utilizzo da parte di qualcuno, in particolare il suo nome è legato a Nikolaj Alexandrovic Romanov, l’ultimo Zar di Russia. Sì, è ufficiale, lo Zar Nikolaj, oltre ad essere colpito dalla sventura di avere un erede emofiliaco e una moglie non troppo brillante, ( Alessandra d’Assia era nipote della Regina Vittoria e questo dice tutto) soffriva di emorroidi, e per “curarsi”, faceva uso della Cascarina Leprince. Le emorroidi, in realtà erano le ultime arrivate a minare la già debole costituzione dello Zar: soffriva di forti dolori alle gambe, insonnia ed emicranie con la conseguenza di essere circondato da farmaci per lui e per la consorte (che anche lei non stava tanto bene). La Cascarina Leprince era prodotta dalla Farmacia di Maurice Leprince, sita a Parigi. Comparve per la prima volta nel 1893 e già da subito divenne un successo internazionale, tanto che nel giro di cinque anni, le sue pubblicità erano pubblicate sui giornali di mezza Europa. La Cascarina era a base di Rhamnus purshiana: in particolare ne veniva utilizzata la corteccia essiccata. Essa contiene una molecola, l’idrossiantrachinone, che stimola il movimento peristaltico del colon diminuendo l’assorbimento di acqua. Il nome del farmaco cioè “Cascarina”, deriva dal nome comune della pianta, Cascara Sagrada, ovvero “corteccia sacra”, perché una delle tante leggende circa la costruzione dell’arca di Noè vuole che essa sia stata realizzata con la corteccia della pianta. Ecco la foto della scatola:
La Cascarine Leprince: il lassativo dello Zar
Questo farmaco ve l’avevo annunciato tempo fa, e dal momento che ve lo avevo promesso, ebbene eccolo qui: la Cascarina Le Prince. Questo è uno di quei pochi farmaci di cui vi è traccia ufficiale del suo utilizzo da parte di qualcuno, in particolare il suo nome è legato a Nikolaj Alexandrovic Romanov, l’ultimo Zar di Russia. Sì, è ufficiale, lo Zar Nikolaj, oltre ad essere colpito dalla sventura di avere un erede emofiliaco e una moglie non troppo brillante, ( Alessandra d’Assia era nipote della Regina Vittoria e questo dice tutto) soffriva di emorroidi, e per “curarsi”, faceva uso della Cascarina Leprince. Le emorroidi, in realtà erano le ultime arrivate a minare la già debole costituzione dello Zar: soffriva di forti dolori alle gambe, insonnia ed emicranie con la conseguenza di essere circondato da farmaci per lui e per la consorte (che anche lei non stava tanto bene). La Cascarina Leprince era prodotta dalla Farmacia di Maurice Leprince, sita a Parigi. Comparve per la prima volta nel 1893 e già da subito divenne un successo internazionale, tanto che nel giro di cinque anni, le sue pubblicità erano pubblicate sui giornali di mezza Europa. La Cascarina era a base di Rhamnus purshiana: in particolare ne veniva utilizzata la corteccia essiccata. Essa contiene una molecola, l’idrossiantrachinone, che stimola il movimento peristaltico del colon diminuendo l’assorbimento di acqua. Il nome del farmaco cioè “Cascarina”, deriva dal nome comune della pianta, Cascara Sagrada, ovvero “corteccia sacra”, perché una delle tante leggende circa la costruzione dell’arca di Noè vuole che essa sia stata realizzata con la corteccia della pianta. Ecco la foto della scatola: