Bentornati, cari lettori, la Farmacia d’Epoca riapre i battenti dopo la vacanza estiva, anche se per me è stata poco relax e molto lavoro.Purtroppo non sono riuscita a terminare il “piano diabolico”, ormai completo all’ 80 %, ma necessitante ancora di qualche miglioria, per dirsi ufficialmente “concluso”. Pazientate ancora un altro po’ e poi sarà tutto più chiaro, anche se credo che ormai sappiate già cos’è. Vi avevo lasciato con un farmaco OFA, il Kalmadent, ed oggi ho intenzione di continuare sempre con un suo “parente stretto”: l’Anticall OFA. Come il Kalmadent, anche l’Anticall, partiva da una base di etere etilico, a cui era aggiunto acido acetico, rimedio della nonna contro calli e duroni, ed acido salicilico, che non è Aspirina ma il suo precursore, impiegato nel trattamento in funzione delle sue virtù esfolianti. Il medicinale conteneva anche timolo, un fenolo estratto dal timo, dalle proprietà antisettiche, e collodio. Quest’ultimo, infatti, viene ottenuto facendo sciogliere la nitrocellulosa in etere, e reso elastico dall’aggiunta di olio di ricino: ciò fa sì che se spennellato sul callo, tenda a creare una pellicola che si raggrinzisce ancorandosi alla callosità, che una volta asciutta, potrà essere “strappata via”. Ecco la foto del flaconcino:
Anticall OFA
Bentornati, cari lettori, la Farmacia d’Epoca riapre i battenti dopo la vacanza estiva, anche se per me è stata poco relax e molto lavoro.Purtroppo non sono riuscita a terminare il “piano diabolico”, ormai completo all’ 80 %, ma necessitante ancora di qualche miglioria, per dirsi ufficialmente “concluso”. Pazientate ancora un altro po’ e poi sarà tutto più chiaro, anche se credo che ormai sappiate già cos’è. Vi avevo lasciato con un farmaco OFA, il Kalmadent, ed oggi ho intenzione di continuare sempre con un suo “parente stretto”: l’Anticall OFA. Come il Kalmadent, anche l’Anticall, partiva da una base di etere etilico, a cui era aggiunto acido acetico, rimedio della nonna contro calli e duroni, ed acido salicilico, che non è Aspirina ma il suo precursore, impiegato nel trattamento in funzione delle sue virtù esfolianti. Il medicinale conteneva anche timolo, un fenolo estratto dal timo, dalle proprietà antisettiche, e collodio. Quest’ultimo, infatti, viene ottenuto facendo sciogliere la nitrocellulosa in etere, e reso elastico dall’aggiunta di olio di ricino: ciò fa sì che se spennellato sul callo, tenda a creare una pellicola che si raggrinzisce ancorandosi alla callosità, che una volta asciutta, potrà essere “strappata via”. Ecco la foto del flaconcino: