La farmacia d'epoca

Pirisal


Buongiorno a tutti, oggi vi voglio proporre un prodotto della casa farmaceutica italiana più conosciuta al Mondo: il Pirisal Menarini. Questo antireumatico fine anni Cinquanta / inizio Sessanta, era composto da due molecole dal nome chilometrico, il gentisato di fenil dimetil dimetilamino isopirazolone e il cloridrato dell’etere β dimetilaminoetilico del benzidrolo. Bene, ora che la metà di voi si sarà calmata dallo spavento di vedere delle molecole dal nome così tanto lungo, mentre l’altra ha ampiamente riflettuto quanto sia pericoloso invitare un chimico organico puro a giocare a Scarabeo, vi dico a cosa corrispondessero questi due insiemi di atomi. Il gentisato di fenil dimetil dimetilamino isopirazolone, fu proposto per la prima volta come medicamento nel 1957 da due ricercatori italiani, Di Maggio e Piazza, come potente antireumatico, a cui erano associati anche degli effetti antinfiammatori. Nonostante i sali dell’acido gentisico siano usati ancora oggi nell’industria farmaceutica e cosmetica, questo non fu il caso della molecola sopraccitata, poiché studi successivi misero in luce che poteva dar luogo a fenomeni di agranulocitosi. Il cloridrato dell’etere β dimetilamino etilico del benzidrolo, invece fungeva da antidolorifico, infatti il farmaco era indicato soprattutto per lenire affezioni reumatiche acute e croniche, dalla lombaggine alla sciatica fino alla fibrosite, malattia poco conosciuta che colpisce il tessuto fibroso della muscolatura. Questa molecola iniziò a sparire con la messa al bando di etere e derivati, intorno agli anni Settanta. Ecco la foto del tubo: 
Misura 6 cm di altezza per 2,5 di diametro, ed è in alluminio come molti altri tubi destinati a contenere farmaci negli anni Sessanta. La posologia variava in base a ciò che prescriveva il medico, la dose minima era di una compressa al giorno, che poteva “crescere” fino a tre. Grazie per aver letto il post!