La farmacia d'epoca

Felicur


Nonostante la parola Felicur faccia istantaneamente pensare ad un farmaco veterinario per curare batuffolosi micetti, il medicinale della Schering in questione, veniva impiegato soprattutto per il trattamento di colecistiti, angiocoliti, epatopatie e dispepsie. Comparso per la prima volta sul mercato nel 1954, il Felicur era a base di 1 – fenil propanolo: si presentava come delle piccole perline ambrate del peso di un decimo di grammo, e voleva offrire un’alternativa alla rimozione chirurgica della colecisti in caso di colecistite cronica, peccato che la sua azione non durasse molto. Ciò che segnò la fine del Felicur, infatti,  fu il suo effetto farmacologico breve  e a volte dirompente, che combinato ad un elevato costo di produzione, lo resero poco “conveniente”, anche se i trial avevano dato ottimi risultati. L’1 – fenil propanolo fu testato nel ratto per ben 217 giorni, in dosi 20 volte superiori che nell’uomo e non aveva manifestato alterazioni a carico ematico e dei parenchimi epatici e renali: non male per un farmaco anni Cinquanta. Il farmaco era prodotto dalla Schering, e quando questa si fuse con Bayer continuò ad essere prodotto per un breve periodo, per poi scomparire definitivamente negli anni Novanta del secolo scorso. Eco la foto della scatola:
Misura 6 cm di altezza x 1,8 di diametro. La scatola di cartone ricalca all’incirca le stesse misure: 6,3 cm x 2 cm x 2 cm. Ciascun tubetto in vetro conteneva 20 perle che dovevano essere assunte prima dei pasti principali, a seconda di quanto indicato dal medico. Grazie per aver letto il post!