La farmacia d'epoca

Per chiudere il 2013 in bellezza, eccovi l'Improved Inhaler


Se vi siete mai chiesti come facevano le inalazioni intorno al 1870, eccovi accontentati:
Questo curioso oggetto in ceramica, altro non è che l’antenato dei moderni aerosol: veniva riempito fino a metà di acqua bollente in cui erano messi in infusione erbe medicamentose oppure estratti, come quello alla cannella della pluripremiata Langdale’s, ed infine tappato con un turacciolo di sughero su cui era innestata una cannula di vetro con cui eseguire i fumenti. Sul retro è invece presente un boccaglio in ceramica che fungeva da sfiatatoio. So che vi state chiedendo se questo pezzo in foto possa essere raro, e prima che vi facciate strane idee vi dico già che non lo è: ne sono stati prodotti a migliaia durante l’età vittoriana, e alcuni modelli sono prodotti ancora oggi. Infatti, qualora desideraste accaparrarvene uno, fate una stragrande attenzione alle imitazioni, soprattutto quando avete a che fare con il Dr. Nelson’s Improved Inhaler: ne vengono vendute anche delle copie! Se mi seguite da tempo saprete che non acquisto i miei pezzi a caso, e quello in foto potrà sembrare l’inalatore più brutto e semplice di tutto l’Impero Britannico, ma tra i molti posso affermare con buona sicurezza che sia originale, in quanto il Felixstowe Museum, che ospita la collezione proveniente dal St. Audry’s Hospital, uno tra i più importanti ospedali psichiatrici dell’Inghilterra della Regina Vittoria, ne possiede uno identico. Ovviamente il modello in ceramica aveva parecchi svantaggi che contribuirono all’abbandono dell’oggetto tra l’ultimo decennio dell’Ottocento e il primo del Novecento, soprattutto il suo scarso isolamento termico rendeva impossibile sottoporsi ad inalazioni ripetute per lungo periodo. Molto meglio il modello riscaldato dal fornelletto ad alcool, che permetteva sedute più lunghe senza dover necessariamente rinnovare il medicamento poiché si raffreddava. Questo è tutto, dal momento che ho notato che gli oggetti ottocenteschi riscuotono sempre un certo entusiasmo nei miei lettori, ho deciso di tenerlo da parte per chiudere l’anno in bellezza: buon 2014 a tutti, se tutto procede come dovrebbe , sarà un anno pieno di sorprese per i miei lettori! Prima di tutto, e ve lo anticipo già adesso, vorrei chiedervi un parere, e mi piacerebbe che partecipaste numerosi, in quanto potrebbe cambiare di molto il blog. Spesso mi capita di pubblicare farmaci stranieri (per la maggior parte francesi e inglesi) che attirano anche lettori da altri Paesi europei, perciò vi chiedo o miei “affezionati”, quanto vi interessi effettivamente la farmacia europea, e quanto la pubblicazione dei post nella lingua del pezzo ( cioè post in inglese per farmaco inglese e post in francese per farmaco francese) potrebbe darvi “fastidio” (sono ben conscia che in Italia è piuttosto raro trovare qualcuno che legga con scioltezza diverse lingue straniere!). Purtroppo la Farmacia d’Epoca si regge in piedi grazie agli sforzi di una persona sola, e pubblicare l’articolo in italiano e in un’altra lingua sarebbe troppo oneroso, senza contare che sarebbe lavoro in più se effettivamente la farmacia estera non interessasse. Comunque,  prima di effettuare qualunque cambiamento, lascio a voi la scelta: potete dirmi cosa ne pensate con un commento qui, sulla pagina Facebook o una mail, che prenderò in considerazione fino al 7 gennaio. Felice 2014 dalla Farmacia d’Epoca