Sì, non avete letto male, c’è stato un periodo in cui i Papi erano veri e propri testimonial di prodotti commerciali: c’era Pio IX che reclamizzava uno studio fotografico, Leone XIII che prestava il suo volto per il tonico Vin Mariani, Pio X era il fattore trainante della vendita della Pastiglia Santa e Pio XI era il paladino del Lysoform: nulla mondava le “stalle” materiali e spirituali come il prodotto Achille Brioschi. Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, la nascente industria pubblicitaria aveva bisogno di testimonial di tutto rispetto e cosa c’era meglio di papi, grandi medici e dittatori ( Mussolini pubblicizzava il cioccolato Perugina) per avvalorare la bontà di un prodotto? Certamente noi non siamo più abituati a questo tipo di “pubblicità”: oggigiorno si preferisce puntare su personaggi più “neutri” come sportivi o modelle, che non accendano nell’acquirente inutili antipatie legate a correnti politiche o a tematiche religiose, ma per l’epoca il fatto che un Papa pubblicizzasse un detergente per pavimenti ( che in realtà nacque come pastiglie per la tosse!) era completamente normale, ma confesso che scoprire l’esistenza di una Pastiglia Santa è stato incredibile anche per me. Se non ci credete, ecco la foto della scatola:
Quando i Papi facevano pubblicità
Sì, non avete letto male, c’è stato un periodo in cui i Papi erano veri e propri testimonial di prodotti commerciali: c’era Pio IX che reclamizzava uno studio fotografico, Leone XIII che prestava il suo volto per il tonico Vin Mariani, Pio X era il fattore trainante della vendita della Pastiglia Santa e Pio XI era il paladino del Lysoform: nulla mondava le “stalle” materiali e spirituali come il prodotto Achille Brioschi. Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, la nascente industria pubblicitaria aveva bisogno di testimonial di tutto rispetto e cosa c’era meglio di papi, grandi medici e dittatori ( Mussolini pubblicizzava il cioccolato Perugina) per avvalorare la bontà di un prodotto? Certamente noi non siamo più abituati a questo tipo di “pubblicità”: oggigiorno si preferisce puntare su personaggi più “neutri” come sportivi o modelle, che non accendano nell’acquirente inutili antipatie legate a correnti politiche o a tematiche religiose, ma per l’epoca il fatto che un Papa pubblicizzasse un detergente per pavimenti ( che in realtà nacque come pastiglie per la tosse!) era completamente normale, ma confesso che scoprire l’esistenza di una Pastiglia Santa è stato incredibile anche per me. Se non ci credete, ecco la foto della scatola: