La farmacia d'epoca

Fosfomagnesina Aminica


 Direttamente dalla prima metà del Novecento, periodo storico famoso per la convinzione che il fosforo facesse diventare i bambini intelligenti, ecco la Fosfomagnesina Aminica della Giberto Borromeo di Milano.Questo ricostituente faceva parte dei “dimetil - ammino – metil – fenil – fosfinito di (introdurre elemento chimico a caso)” una categoria molto ben nutrita, soprattutto sulla fine degli anni Trenta / inizio anni Quaranta. La Fosfomagnesina era a base di dimetil - ammino – metil – fenil – fosfinito di magnesio, ed era impiegata sia negli adulti che nei bambini, nel trattamento di carenze di fosforo o magnesio, all’epoca ritenute causa di esaurimenti, neurastenie e problemi psichici. Se avete buona memoria, sicuramente ricorderete il Tonofosfan Bayer o il Miovit Fosforo entrambi a base di dimetil - ammino – metil – fenil – fosfinito  acido di sodio, utilizzati per le stesse patologie: per quanto volesse sembrare innovativa, in realtà la Fosfomagnesina era semplicemente una “variazione sul tema” e nulla più. Ecco la foto della scatola:
Misura 14,8 cm x 7,5 cm x 2 cm  e risale alla metà degli anni Quaranta, per la precisione al 1944. La vera curiosità intorno a questa scatola è che il Laboratorio Giberto Borromeo, aveva come consulente il Professor. Prassitele Piccinini, la “mente” dietro la Forgenina Zoja, di cui potete trovare pubblicati alcuni cartoncini pubblicitari  sulla pagina Facebook della Farmacia d’Epoca (so che vorreste il post sulla Forgenina, ma dovrete pazientare ancora un po!). La posologia raccomandava una fiala al giorno per gli adulti e mezza per i bambini. Ogni scatola costava 20,60 Lire del Regno d’Italia. Grazie per aver letto il post!