La farmacia d'epoca

Iodone Robin


La scatola di Iodone Robin in foto risale ai primissimi anni del Novecento, ed esplica mirabilmente il concetto di “non traduciamo le scatole nemmeno a morire” tipico di quel periodo.
A prima vista sembrerebbe uno dei tanti comportamenti ultranazionalistici antecedenti alla Prima Guerra Mondiale, la realtà invece è un’altra. Alle case farmaceutiche conveniva molto di più avere una sola scatola su cui applicare etichette o timbri differenti, piuttosto che tante scatole localizzate, insomma, i tempi della Bioplastina Serono erano ancora da venire! Maurice Robin, il fondò dell’omonima azienda farmaceutica nel 1883 per produrre il frutto delle sue ricerche: due anni prima infatti, egli aveva iniziato alcuni studi sul peptonato di ferro, molecola che permetteva una più facile assimilazione degli ioni ferro, creando prima un piccolo laboratorio a Bruges, per poi trasferirsi qualche anno dopo a Parigi, in Rue de Poissy n°13. Lo Iodone, altro non era che il fratello minore del “Fer Robin” (Peptonato di Ferro Robin), in quanto si trattava di semplice peptonato di iodio per iniezioni muscolari. Sulla scatola è già presente la dicitura “boite echantillon”, ossia “scatola omaggio”, ma è stato anche ribadito tramite un timbro in rosso con la scritta in italiano. Misura 13,4 cm x 5,9 cm x 3 cm, e non sono presenti indicazioni circa la posologia, ancora lasciata a discrezione del medico. Grazie per aver letto il post!