La farmacia d'epoca

Inseva


Fortunatamente, quando il Karcamir correva libero per gli scaffali delle autarchiche farmacie italiane, c’era chi invece, aveva immesso sul mercato qualche prodotto contro gli scompensi intestinali un po’ più valido. Sto parlando delle supposte Inseva  Maestretti.Sì, lo so cosa state pensando, ed effettivamente capisco la vostra posizione: le supposte sono sicuramente uno dei modi meno amati per somministrare un farmaco, ma il brodo – vaccino di colibacilli e di enterococchi era uno dei pochi preparati galenici disponibili contro i batteri in un mondo senza antibiotici.I brodo – vaccini e le stomosine, altro non erano che vaccini multivalenti, capaci di essere attivi contemporaneamente contro infezioni di diverso tipo. Praticamente andavano a stimolare il sistema immunitario con microrganismi morti o dalla bassa virulenza per amplificare la risposta immunitaria.D’accordo che l’unico patogeno intestinale buono è quello morto, ma sicuramente lo sforzo scientifico per individuare i cappi batterici quando la biologia stava muovendo ancora i primi passi è decisamente notevole e degno di menzione.Ecco la foto della scatola:
Misura 10,5 cm x 5 cm x 2,5 cm e risale alla fine degli anni Trenta / inizio anni Quaranta.  Non sono presenti altre indicazioni circa la posologia, che era lasciata alla decisione del medico.Grazie per aver letto il post!