La farmacia d'epoca

Iodarsenico Guidotti


 Sì, lo so che in tanti me lo avete fatto notare, e rimedio subito alla mancanza: eccovi lo Iodarsenico Guidotti! Personalmente non so da cosa derivi questo furore popolare nei confronti dello Iodarsenico: forse sarà il fatto che essa rappresenta una delle scatole più comuni che si possano trovare nei mercatini dell’antiquariato,  oppure il suo logo particolare, con la torre di Pisa  avvolta da un serpente gigante tipo caduceo per chi soffre di complessi d’inferiorità (perché utilizzare il solito King Kong o Godzilla, quando puoi avere un mega pitone!), o ancora il design che vede insieme un verde malva e una litografia con effetto legno? Bene, non ci è dato sapere cosa renda lo Iodarsenico così speciale, ma è sicuro che esso sia stato la fortuna dei Laboratori Guidotti di Pisa. Essi furono fondati dalla famiglia Guidotti nel 1914, ma esistono tracce della presenza sul mercato dello Iodarsenico precedenti a quella data. Questo è imputabile al fatto che, i Guidotti erano già attivi prima della fondazione dei laboratori, e probabilmente erano già in possesso della formula del prodotto dal 1913, come dimostra un atto dell’ufficio brevetti degli Stati Uniti. I Guidotti coinvolti nell’impresa farmaceutica erano Luigi, Giuseppe ed Ezio, i quali potevano contare sull’appoggio di alcune delle personalità di maggior spicco della Pisa medica dell’epoca, quali il Professor Domenico Bosalino, i dottori Carlo martinetti, Ciro Campani, Giovanni Ricci, Olindo Spadoni, Lopoldo Pio Ceccarelli, e Roberto Berti. L’azienda nacque con la denominazione “Laboratorio Jodarsenico Giuseppe Guidotti & C”, divenendo poi nel 1923 “Laboratorio Guidotti & C”, nome che manterrà fino al 1981 quando i laboratori, esistenti ancora oggi verranno trasformati in una società per azioni. La famiglia Guidotti mantenne il controllo dell’azienda fino al 1943, quando alla morte di Luigi Guidotti i laboratori passarono nelle mani del genero, il Dott. Harry Bracci Torsi, nipote del fantino Thomas Rook, il primo fantino della scuderia di Vittorio Emanuele II, e nel 1983 diventarono parte del gruppo Menarini, mantenendo comunque il brand. Lo Iodarsolo dal punto di vista della composizione è il classico “ricostituente che non ricostituiva” dei primi anni del Novecento: arsenico, guajacolo e iodio, indicati in caso di anemie, linfatismo , scrofolosi e tutte quelle che al tempo erano indicate come “malattie del ricambio” tra cui ricadeva anche la notissima tubercolosi. Ecco la foto della scatola:
Misura 7,5 cm x 9,7 cm x 1,7 cm ed è databile tra il 1914 e il 1923. Il costo di una scatola era di 6 Lire, ed era disponibile sia sotto forma di fiale che in versione  sciroppo. La posologia era decisa caso per caso dal medico. Grazie per aver letto il post!