La farmacia d'epoca

Hepavis B12 Vister


Tra i tanti integratori di vitamina B12 a base di estratto di fegato che circolavano nelle farmacie negli anni Sessanta, c’era anche l’Hepavis B12 VISTER. La Vismara Terapeutici o VISTER, nacque nel secondo dopoguerra come parallela del gruppo Vismara, quello dei salumi, per volontà di Vincenzo Vismara. Vi sembra strano che un’azienda alimentare abbia una divisione farmaceutica? Per l’epoca era più che normale! L’Hepavis B12 era a base di vitamina cristallizzata ed estratto di fegato fresco, e chi meglio di un salumificio poteva avere accesso ad una grande quantità di organi animali freschi di macello. La Vismara non fu un caso isolato, anche la Negroni Salumi aveva sogni di “casa farmaceutica”. L’Hepavis B12 era un integratore da assumere oralmente in caso di anemia: non era chissà cosa dal punto di vista dell’innovazione, ma era un integratore di B12 affidabile e dal prezzo contenuto. Sicuramente in condizioni di assenza di competizione avrebbe anche potuto prosperare, ma già negli anni Sessanta si stava verificando il tramonto del mercato degli opoterapici italiani, meno performanti rispetto alle specialità vitaminiche estere o di sintesi.Comunque ciò non significa che la VISTER abbia avuto difficoltà ad affermarsi, anzi tutt’altro. L’azienda infatti, non era attiva solo nel il mercato degli opoterapici: Vincenzo Vismara aveva contatti con l’ ICI (Istituto Chemioterapico Italiano, non la tassa!) e aveva proposto alla Glaxo di iniziare una joint venture per la produzione in Italia di penicillina. Negli anni Sessanta, era elencata tra le 50 aziende con il maggior fatturato in Italia.Ecco la foto della scatola:
Misura 11,3 cm x 7,3 cm x 2 cm ed è databile tra il 1961 e il 1964. Ogni scatola conteneva 6 flaconi da 5 cc: gli adulti dovevano assumere un flacone al giorno, i bambini uno a giorni alterni. Grazie per aver letto il post!