La farmacia d'epoca

Novaneurina Calosi


Anche se non così famosa come il Betotal, la Novaneurina Calosi era un prodotto farmaceutico piuttosto diffuso negli anni Cinquanta / Sessanta. Di per sé erano fiale per iniezioni dalla composizione piuttosto semplice: estere monofosforico della vitamina B1 (tiamina) ed acqua distillata, da impiegarsi in caso di nevriti, nevralgie, astenie e convalescenze. La scelta dell’estere monofosforico rispetto a tiamina semplice non è casuale perché rispetto a quest’ultima permette un rilascio costante ed una permanenza più lunga di vitamina B1 nell’organismo. Come la vitamina C e la vitamina PP, il gruppo delle vitamine B sono idrosolubili e non vengono accumulate all’interno dell’organismo, per questo motivo è utile avere un medicinale a rilascio graduale. Ad oggi in Italia fortunatamente, le sindromi da carenza di vitamina B1 non sono più all’ordine del giorno, ma in passato il beriberi era più diffuso. Questa patologia provoca prevalentemente danni al sistema nervoso, che possono poi estendersi a quello cardiovascolare con conseguenze molto serie. La scoperta della correlazione tra l’abuso di alcool (che naturalmente inibisce l’assorbimento di tiamina) e lo sviluppo della malattia ha migliorato la prevenzione, ma anche una dieta carente o monotona e l’ipertiroidismo possono dare origine al beriberi, perciò non si può ancora definire una patologia legata al passato, soprattutto nei paesi del terzo mondo. Ecco la foto della scatola:  
Misura 8,4 cm x 6,9 cm x 1,7 cm e risale agli anni Cinquanta / sessanta. Ogni confezione costava 600 Lire e conteneva 6 fiale da 2 cc, il cui utilizzo doveva essere deciso di volta in volta dal medico, rimanendo comunque nell’ordine di una fiala al giorno, oppure a giorni alterni. La Novaneurina era disponibile anche in una versione in compresse, sempre prodotta dalla Farmochimica Cutolo Calosi (FCC) con sedi in Firenze e Napoli.Grazie per aver letto il post!