Anche se meno conosciuta dell’Idrolitina, la Litiolina ha avuto tra gli anni Cinquanta / Sessanta il suo momento di gloria.Questa alternativa piemontese al più famoso prodotto Gazzoni nacque il 2/03/1950, quando il suo marchio fu depositato all’ufficio brevetti dalla “Lacdor” gestita da Rosa Brusin Giuseppe e Dighera Giorgio. Quest’ultimo da giugno del 1953 diventò il proprietario unico dell’azienda.“Lacdor” era un acronimo che stava per Laboratorio Chimico Derivati Organici e aveva sede a Giaveno in via Ruata Sangone 4. Oggi i laboratori non esistono più, e al loro posto sorgono diverse villette di nuova costruzione, ignare di essere state costruite su quello che una volta era uno stabilimento farmaceutico, ma si racconta che nelle notti di luna piena, centinaia di migliaia di scatole di Litiolina appaiano inspiegabilmente nella speranza che qualcuno completi il concorso a premi “la catena dell’amicizia”!Eh sì, se c’era un fattore che tra gli anni Cinquanta / Sessanta sapeva trainare le vendite era quello del concorso a premi: l’Idrolitina aveva il concorso con i “milioni del signor Pietro”, la Frizzina aveva i “regali Star”, la Idriz metteva in palio 30 Lancia Appia e 40 Bianchina, e la Litiolina doveva accontentarsi della “catena dell’amicizia”.Infatti, confrontando gli ingredienti della Litiolina con quelli di altre marche rivali, ci si rende conto che a parte qualche piccola variazione nelle quantità, le componenti erano sempre le stesse, perciò l’unico modo per stabilire il primato commerciale era quello di fidelizzare il cliente ( o meglio la cliente, in quanto in quegli anni “regina indiscussa della spesa”).Ecco la foto della scatola:
Litiolina Lacdor
Anche se meno conosciuta dell’Idrolitina, la Litiolina ha avuto tra gli anni Cinquanta / Sessanta il suo momento di gloria.Questa alternativa piemontese al più famoso prodotto Gazzoni nacque il 2/03/1950, quando il suo marchio fu depositato all’ufficio brevetti dalla “Lacdor” gestita da Rosa Brusin Giuseppe e Dighera Giorgio. Quest’ultimo da giugno del 1953 diventò il proprietario unico dell’azienda.“Lacdor” era un acronimo che stava per Laboratorio Chimico Derivati Organici e aveva sede a Giaveno in via Ruata Sangone 4. Oggi i laboratori non esistono più, e al loro posto sorgono diverse villette di nuova costruzione, ignare di essere state costruite su quello che una volta era uno stabilimento farmaceutico, ma si racconta che nelle notti di luna piena, centinaia di migliaia di scatole di Litiolina appaiano inspiegabilmente nella speranza che qualcuno completi il concorso a premi “la catena dell’amicizia”!Eh sì, se c’era un fattore che tra gli anni Cinquanta / Sessanta sapeva trainare le vendite era quello del concorso a premi: l’Idrolitina aveva il concorso con i “milioni del signor Pietro”, la Frizzina aveva i “regali Star”, la Idriz metteva in palio 30 Lancia Appia e 40 Bianchina, e la Litiolina doveva accontentarsi della “catena dell’amicizia”.Infatti, confrontando gli ingredienti della Litiolina con quelli di altre marche rivali, ci si rende conto che a parte qualche piccola variazione nelle quantità, le componenti erano sempre le stesse, perciò l’unico modo per stabilire il primato commerciale era quello di fidelizzare il cliente ( o meglio la cliente, in quanto in quegli anni “regina indiscussa della spesa”).Ecco la foto della scatola: