Sinceramente non credevo che un medicinale potesse mai avere un tale successo, tanto da avere un gruppo di fan sfegatati che lo rivuole indietro ad ogni costo. Inchinatevi davanti alla sua potenza! Mirate la sua maestosità! Fatevi bruciare le cornee dalla luce emanata dal Mictasol Bleu, uno tra i più venerabili antisettici urinari, nonchè sedativo genitale, direttamente dai laboratori Le Brun, siti in Rue de Lubeck, a Parigi. (Non penso siano più qui, dal momento che ho percorso la via per due o tre volte con google maps, ma non ho trovato altro che ambasciate). I laboratoires Le Brun come tanti altri laboratori farmaceutici non hanno lasciato traccia del loro passaggio, eppure erano molto famosi sia per i medicinali che producevano, sia per le barzellette che allegavano ai bugiardini del medicinale stesso, rigorosamente di stampo francese, ovviamente.Le prime notizie sul Mictasol Bleu si hanno nel 1937, data di lancio del prodotto. Da subito dà dimostrazione della sua efficacia come antibatterico, a causa del colorante blu di metilene, il suo principio attivo. Il blu di metilene è un colorante utilizzato anche nel gelato al gusto puffo, e come rimedio per afte e mal di gola, ma da qualche anno a questa parte, sta scomparendo dal commercio... Cosa sarà mai accaduto? Lo hanno rapito? Gli hanno sparato? No, si è semplicemente scoperto che il blu di metilene, che molti osannano come una panacea totalmente omeopatica, è nocivo. Chi bazzica nei laboratori istologici, sa benissimo che il blu di metilene è usato per colorare i nuclei delle cellule, ma sa ancor meglio che sulla boccetta c'è la frase di rischio: " nocivo se ingerito", corredato dalla X nera su sfondo arancione.Il blu di metilene, entra così a far parte di quella schiera di composti, come l'ossido di piombo, l'arsenico, il mercurio, e il minio considerati in passato come farmaci. La storia del Novecento è piena di questi esempi, e non dobbiamo prendercela con il Nuovo Ordine Mondiale o altre fantomatiche associazioni che hanno permesso il suo commercio: la continua evoluzione di nuove tecnologie, permette di scoprire nuove nozioni. Grazie a Dio che ce ne siamo accorti, ma purtroppo la scoperta non è ancora di dominio pubblico. Ecco che troviamo ancora in farmacia la mamma che dà dell'imbecille al farmacista perchè non vende il blu di metilene, il vecchietto che cerca il blu di metilene disperatamente per le afte da dentiera, senza sapere che stanno cercando un prodotto certificato come tossico. Il ritiro del Mictasol Bleu dal mercato è stata una scelta molto consapevole: poche sono le case farmaceutiche che riescono a rinunciare al loro prodotto di punta, per questo voglio fare i complimeti agli attuali produttori. E' stata una scelta molto responsabile.Bene, chiudiamo la parentesi generale e veniamo alla scatoluzza:
Torna a casa, Mictasol Bleu
Sinceramente non credevo che un medicinale potesse mai avere un tale successo, tanto da avere un gruppo di fan sfegatati che lo rivuole indietro ad ogni costo. Inchinatevi davanti alla sua potenza! Mirate la sua maestosità! Fatevi bruciare le cornee dalla luce emanata dal Mictasol Bleu, uno tra i più venerabili antisettici urinari, nonchè sedativo genitale, direttamente dai laboratori Le Brun, siti in Rue de Lubeck, a Parigi. (Non penso siano più qui, dal momento che ho percorso la via per due o tre volte con google maps, ma non ho trovato altro che ambasciate). I laboratoires Le Brun come tanti altri laboratori farmaceutici non hanno lasciato traccia del loro passaggio, eppure erano molto famosi sia per i medicinali che producevano, sia per le barzellette che allegavano ai bugiardini del medicinale stesso, rigorosamente di stampo francese, ovviamente.Le prime notizie sul Mictasol Bleu si hanno nel 1937, data di lancio del prodotto. Da subito dà dimostrazione della sua efficacia come antibatterico, a causa del colorante blu di metilene, il suo principio attivo. Il blu di metilene è un colorante utilizzato anche nel gelato al gusto puffo, e come rimedio per afte e mal di gola, ma da qualche anno a questa parte, sta scomparendo dal commercio... Cosa sarà mai accaduto? Lo hanno rapito? Gli hanno sparato? No, si è semplicemente scoperto che il blu di metilene, che molti osannano come una panacea totalmente omeopatica, è nocivo. Chi bazzica nei laboratori istologici, sa benissimo che il blu di metilene è usato per colorare i nuclei delle cellule, ma sa ancor meglio che sulla boccetta c'è la frase di rischio: " nocivo se ingerito", corredato dalla X nera su sfondo arancione.Il blu di metilene, entra così a far parte di quella schiera di composti, come l'ossido di piombo, l'arsenico, il mercurio, e il minio considerati in passato come farmaci. La storia del Novecento è piena di questi esempi, e non dobbiamo prendercela con il Nuovo Ordine Mondiale o altre fantomatiche associazioni che hanno permesso il suo commercio: la continua evoluzione di nuove tecnologie, permette di scoprire nuove nozioni. Grazie a Dio che ce ne siamo accorti, ma purtroppo la scoperta non è ancora di dominio pubblico. Ecco che troviamo ancora in farmacia la mamma che dà dell'imbecille al farmacista perchè non vende il blu di metilene, il vecchietto che cerca il blu di metilene disperatamente per le afte da dentiera, senza sapere che stanno cercando un prodotto certificato come tossico. Il ritiro del Mictasol Bleu dal mercato è stata una scelta molto consapevole: poche sono le case farmaceutiche che riescono a rinunciare al loro prodotto di punta, per questo voglio fare i complimeti agli attuali produttori. E' stata una scelta molto responsabile.Bene, chiudiamo la parentesi generale e veniamo alla scatoluzza: